mercoledì 11 giugno 2008

Dichiarazione di guerra


di Furio Colombo

Non credo che si potrà continuare a far finta di niente. “Famiglia Cristiana” diventa strumento della dichiarazione di guerra Vaticana. L’’annuncio si fa con un ultimatum alla vittima designata, il Partito democratico. La mitezza schiva e incline a scansare argomenti “sensibili” dimostrata continuamente dal Pd non ha intenerito il governo della Chiesa. A quanto pare il più vago odore di laicismo che si sente nei pressi del Partito democratico non è tollerabile nonostante gli impegni di auto mutismo di molti laici che avevano creduto, e ancora credono, nella “casa comune”.

L’’ultimatum ha il pregio di essere chiaro e rappresenta una tale clamorosa, irriguardosa, ingerenza che i cattolici dovrebbero essere i primi a dichiararlo non ricevibile. L’’ultimatum recita: o i radicali se ne vanno (vuol dire “vengono cacciati”) dal Pd, o se ne andranno i cattolici. Lo scatto della on. Binetti dice chiaro che se l’’ordine arriva (rifiuto di coesistenza nello stesso partito con i Radicali) l’’ordine sarà immediatamente eseguito. Con gentilezza il vice segretario Franceschini non si offende, non respinge. Dice solo che la questione “non è all’’ordine del giorno”. Fioroni è più netto. Riconosce che “il problema esiste” e a un certo punto i nodi verranno al pettine.

Silenzio compatto di tutta l’’area del Pd, dal vertice in giù, che si presume laica. Diventa perciò utile far sentire almeno una voce, la voce di questo blog che dice: L’’obbedienza al diktat spacca il partito. Obbedire agli ordini vuol dire forzare ciascuno ad andare per la sua strada. In caso di spaccatura non tutti andranno con Fioroni.

Se i radicali vengono cacciati bisognerà difenderli.

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