mercoledì 31 dicembre 2008

Reciprocità

Perfetto, ora non pretendete che da noi valgano le vostre leggi però.
Giacchè ci siamo vogliamo parlare anche di quell'obbrobrio del Concordato?

Vorrei puntualizzare...

In un'ampia intervista concessa su un settimanale gossipparo a forte tiratura e ripresa dal maggiore quotidiano nazionale la signora ci tiene a precisare che, no.

Lei non è una sfasciafamiglie

martedì 30 dicembre 2008

Scheletri nell'armadio

di Marco Travaglio
Ernesto Galli della Loggia è sgomento. Non per la corruzione che riemerge da tutte le parti, ma per il pericolo che torni Mani Pulite. Cioè che l’Italia ripiombi nella stagione felice in cui la legge era uguale per tutti: “Politica, stampa e opinione pubblica devono promettere che non sarà come all'epoca di Mani Pulite”. “La tentazione di ripetere quel copione fa continuamente capolino”, ma guai a “ripetere gli errori commessi allora”.
In effetti allora c’era uno sfegatato giustizialista che, sulla Stampa e sul Corriere, scriveva cose del tipo: “Sciogliere le Camere per mettere i partiti con le spalle al muro della volontà popolare” (17-6-92). “Tutti hanno rubato”, c’è una ”propensione all’illegalità finanziaria del sistema politico” e di “settori importanti dell’imprenditoria privata” (9-5-92). “E’ inverosimile che le segreterie romane non sapessero nulla e non ricevessero parte del prelievo tangentizio (il non voler sapere è un modo di sapere)… I partiti sono combriccole di malandrini” (17-6-92). “Le risultanze delle inchieste delineano una situazione sostanzialmente vera, su cui è possibile esprimere giudizi” senza “aspettare che i fatti vengano accertati da una sentenza”, a prescindere dal “principio della presunzione d’innocenza” (19-6-92). “E’ già molto se, dopo gli estenuanti e annosi riti giudiziari, gli indulti, le amnistie, i patteggiamenti, e gli arresti domiciliari, alla fine si riesce a mandare in galera qualcuno per un lasso di tempo non proprio ridicolo” (19-6-93). “E’ tempo che il capitalismo italiano torni sotto l’imperio della legge” (13-8-93).
Il suo nome, guarda un po’, era Ernesto Galli della Loggia.

lunedì 29 dicembre 2008

La migliore

Si ripartirà dalla legge sulle intercettazioni: saranno limitate al solo reato di olocausto.
(Come sempre su Spinoza)

Yahweh - Allah: 330 - 1

Tetragramma Biblico

Mi chiedo se i 330 morti della striscia di Gaza andranno nel paradiso di Allah o nell'inferno di Yahweh.


Comunque sono dispute intellettualistiche per onanisti mentali, queste controversie sono state risolte molto più semplicemente in altre occasioni:

"Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi"
(Arnaud Amaury, abate di Cîteaux)

Problem-solving medioevale.

venerdì 26 dicembre 2008

Vacanze forzate

Scusate ma le ferie mi stanno distruggendo, sono sfinito.
Divertirsi sfianca.

Appena torno a lavoro sarò più tranquillo e riposato e riprenderemo le pubblicazioni.

mercoledì 24 dicembre 2008



W la Catalogna

Per poter vedere una cosa del genere e per poter dire che non è il massimo, bisogna andare in Spagna, da noi non si può:
siamo tutti in libertà vigilata.




Pensate solo a quello che potrebbe fare Corrado Guzzanti....


(ok, Gabriele?)

Come Povia.

Giuseppe Povia- Per sette mesi è stato un cantante

"Cattolici non si nasce. Lo si diventa in base a chi frequenti. Anche io ho avuto una fase cattolica è durata sette mesi poi l'ho superata e ho anche convertito due miei amici che credevano di essere cattolici e invece adesso sono atei"
(Una mia dichiarazione a Panorama di qualche anno fa)

Manca poco e avremo i roghi. Sono soddisfazioni.

lunedì 22 dicembre 2008

Dio è Laicista


Pare che Dio nonostante tutte le perfezioni continui a disubbidire ai precetti Ratzingeriani.
Poche ciance, Ratzinger ha detto che al mondo esistono solo maschi e femmine: E BASTA! Gli endocrinologi si rassegnino.

Dio però, per rimanere solo a quelle biologiche, continua a creare eccezioni alle regolette papali.
Se continua di questo passo prima o poi si becca una scomunica.


Anticipazione:
Domani il Papa esprimerà la sua ferma condanna nei confronti del moto delle maree.
"Basta con questo su e giù ambiguo. Quello che in realtà si vuole ottenere è il matrimonio gay! Francesi convertitevi!"

Irricevibili


I Torquemada italioti in Europa collezionano figuracce:

STRASBURGO
- La Corte europea per i diritti dell'uomo ha respinto, giudicandolo "irricevibile", il ricorso presentato da diverse associazione contro la sentenza della Corte d'appello di Milano sul caso di Eluana Englaro.
(La Repubblica)

Casini in piazza


Sabato sera, dopo la conferenza stampa del presidente del Consiglio, ha preferito non reagire a caldo. Si è preso del tempo per riflettere sul lungo «sermone» di fine anno pronunciato da Silvio Berlusconi e sulla proposta, a sorpresa, del presidenzialismo. Ma ora a Pier Ferdinando Casini tutto è chiaro, lampante: «Altro che sorpresa. Il suo è un discorso coerente, molto coerente: vuole eliminare tutto ciò che è di impaccio nel rapporto tra lui e il popolo e così facendo trasformare completamente il quadro politico ». È quasi un grido d’allarme, quello del leader Udc: «Vuole mettere da parte i partiti per il suo progetto plebiscitario». Un progetto dal quale Casini prende nettamente le distanze. Anche se fa notare che è solo la logica conseguenza di un discorso avviato un anno fa: «La nuova proposta è in realtà il compimento della svolta del predellino, quando annunciò un nuovo partito mentre il dibattito nel centrodestra stava salendo di intensità».
Anche questa volta, in effetti, ha fatto l’annuncio più importante solo alla fine, rispondendo all’ultima domanda della conferenza stampa.
«Così è l’uomo. Certo, ci sono state anche le stagioni del Berlusconi moderato, quasi il continuatore della Dc. Ma noi che lo conosciamo bene abbiamo capito da tempo che c’era una differenza tra ciò che diceva e ciò che realmente pensava. E che ieri ha cominciato a dire apertamente ».
Cioè?
«È ormai evidente che Berlusconi non si accontenta più di avere una maggioranza schiacciante in Parlamento. Pensiamo solo ai continui voti di fiducia: nei passati governi, ogni volta che li si chiedeva, ci si sentiva in dovere di giustificarli per non essere sottoposti alle critiche. Ora invece Berlusconi se ne vanta».
Sostiene che è costretto a ricorrere a quel tipo di strumento perché il presidente del Consiglio in Italia non ha poteri adatti per governare.
«Non prendiamoci in giro. Se nel nostro Paese siamo inefficaci è perché la politica è inefficace».
Ripete che ovunque in Europa il premier ha poteri più forti.
«Lasci stare l’alibi dell’Europa. Il presidenzialismo che propone, con l’elezione diretta, porterebbe ad una desertificazione della politica in Italia».
Un’operazione eversiva?
«Non è certo eversione, ma è senza dubbio una trasformazione radicale del sistema che ci ha governato per sessant’anni. Perché porta all’eliminazione, di fatto, dei partiti per privilegiare l’unico rapporto che per Berlusconi conta, cioè quello del "re" con il suo popolo. Certo, non gli si potrebbe dare del tiranno in quanto eletto dalla maggioranza dei cittadini, ma ogni contrappeso sarebbe eliminato. C’è coerenza nel suo progetto: un bipartitismo solo di facciata perché ha l’obiettivo di blindare il rapporto tra il leader e il suo popolo».
Perché insiste tanto con la coerenza del progetto berlusconiano?
«Perché è alla luce del discorso fatto ieri che vanno lette anche altre sue scelte. Basta pensare a quella di evitare in campagna elettorale i temi eticamente sensibili: meglio non creare problemi con questioni che fanno ragionare la gente. Forse ora potete capire meglio perché non abbiamo accettato di entrare del Pdl. E anche la denominazione Popolo della Libertà non è casuale: il popolo si sostituisce al partito».
Non le sembra però che, al momento, l’opposizione sia troppo debole per contrastare i suoi progetti?
«Purtroppo l’opposizione è più che debole: non esiste. O, meglio, ci sono diverse opposizioni. E quella di Di Pietro è certamente funzionale all’egemonia di Berlusconi. Tra l’altro penso che anche lui sarà d’accordo con il presidenzialismo ».
Anche la sua Udc però è all’opposizione. E più volte dal Pd sono giunti appelli al dialogo.
«Veltroni ha fatto bene a scrollarsi di dosso Rifondazione comunista. Poi però, con Di Pietro, è passato dalla padella alla brace. Speriamo che ora accetti il dialogo sulla riforma della giustizia: è il vero banco di prova per il riformismo del Pd».
Vede comunque possibile in futuro un’alleanza con il partito di Veltroni?
«Normalmente in Europa il centro è alternativo alla sinistra. E anche noi lo siamo. Certo, i discorsi di Berlusconi di ieri cambiano completamente il quadro politico. Perché queste tesi si allontanano dalla tradizione del popolarismo».
Quindi?
«Dobbiamo restare coerenti alla nostra anima popolare e al tempo stesso osservare come si evolve la situazione, a che cosa porterà il progetto di Berlusconi. Ma magari nei prossimi giorni farà marcia indietro ».
In Germania la Merkel governa con i socialisti.
«Beh, quella è un’eccezione. Comunque, prima delle prossime Politiche c’è ancora molto tempo. Vedremo, nel frattempo, che cosa succederà. E come reagirà anche il centrodestra alla nuova offensiva berlusconiana ».
(Il Corriere della Sera)

Attenti a voi miscredenti


Non dite le parolacce, fate i bravi altrimenti Gesù piange e scatta la denuncia:
Siticattolici propone sul suo sito un form in cui si può fare delazione dei siti blasfemi. Si dicono “in grado di intervenire e di sollecitare adeguate misure repressive nei confronti di questi siti collaborando con il Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l’editoria della Guardia di Finanza. Va in tal senso l’affiancamento all’azione di monitoraggio intrapresa dal Comando Unità Speciali di Roma sotto la direzione del Gen. Basso e del Colonnello Giuseppe Montanaro”.
(via UAAR)

Siamo alle intimidazioni.
Alcuni cattolici hanno un'idea piuttosto primitiva della libertà di opinione.

Schizofrenia al governo

Pare che stiano tirando fuori l'idea della settimana corta. Lavorare 4 giorni a settimana, dice Sacconi.

Ma non si era detto che bisognava lavorare di più per guadagnare di più? Che bisognava legare il salario alla produttività?
Era la grandiosa idea della detassazione degli straordinari. Vi ricordate? Lavorare anche sabato e domenica.
Le aziende licenziano, nessun operaio è al sicuro, i precari vanno a spasso e Tremonti detassa gli straordinari.
Coerente no?
Ora si fa marcia indietro cercando di non perdere la faccia.

Tito Boeri sulla schizofrenia del governo:
I tecnici del ministero del Welfare legittimavano pubblicamente questa scelta perché per "sostenere la crescita e incrementare la produzione occorre lavorare di più". Sabato, nella conferenza stampa di fine anno, il Presidente del Consiglio Berlusconi ha, invece, proposto di ridurre l'orario di lavoro, portando la settimana lavorativa a 4 giorni. E gli stessi tecnici che avevano fino a qualche settimana fa elogiato la detassazione degli straordinari si sono affrettati a rimarcare (sugli stessi giornali che avevano ospitato i loro interventi precedenti) che queste misure serviranno per "fronteggiare l'emergenza economica e salvaguardare i livelli occupazionali".

Intuendo lo smarrimento degli italiani, poniamoci la domanda che molti di loro si saranno posti: aveva ragione il Governo (e i suoi tecnici) un mese fa a incoraggiare il lavoro straordinario o ha ragione il Governo (e i suoi tecnici) a sostenere ora esattamente il contrario, vale a dire, l'orario di lavoro ridotto?

A giudicare dalle esperienze internazionali, la risposta è nessuno dei due. La detassazione degli straordinari era una misura del tutto anacronistica in una fase recessiva, quando si tratta soprattutto di contenere la distruzione di posti di lavoro. I texani amano parlare senza mezzi termini. Il più titolato studioso di domanda di lavoro, Daniel Hamermesh, viene da lì e in un recente incontro all'Isae ha definito la detassazione degli straordinari una misura "demenziale" nell'attuale congiuntura.
[..]
(La Repubblica)

domenica 21 dicembre 2008

Elogio di Fini

Aspettando Veltroni...

di Riccardo Barenghi

C’è un leader di sinistra nel centrodestra e si chiama Gianfranco Fini. Può apparire un paradosso ma non lo è se diamo al concetto di sinistra un senso più ampio di quello storicamente determinato. Non è di sinistra, Fini, se pensiamo a Carlo Marx e a tutte le evoluzioni e le applicazioni che il suo pensiero ha avuto nel corso del secolo scorso. Non lo è se pensiamo al modello di produzione, al superamento del capitalismo (che lui non ha alcuna intenzione di superare). Non lo è se ragioniamo sulla rivoluzione proletaria e lo scontro di classe. E non lo è, né potrebbe esserlo, per altre mille ragioni.

Ma lo è invece quando discutiamo di alcune delle questioni che sono oggi all’ordine del giorno del nostro dibattito: politico, storico e culturale. Valori e idee che servono (o servirebbero) a modernizzare il nostro Paese. Quando il Presidente della Camera sottolinea le responsabilità del Vaticano nel non essersi opposto adeguatamente alle leggi razziali, varate dal regime che fu idealmente suo, fa un doppio strappo: con la sua storia e con l’ideologia del suo schieramento per cui guai a chi tocca la Chiesa cattolica (la quale non a caso si è inviperita). Quando propone e ripropone il voto agli immigrati, l’ultima volta ieri per gli studenti stranieri, fa un altro doppio strappo: con la sua cultura d’origine e con quella dominante (soprattutto a destra ma non solo) che giudica queste persone come un utile usa-e-getta. E quando interviene sul caso di Eluana Englaro, auspicando una legge sul testamento biologico, compie un terzo doppio strappo: con i dirigenti e gli elettori del suo ex Partito (non tutti, si spera) e con quelli della maggioranza e del governo (anche qui non tutti), insomma con il senso o luogo comune che governa il centrodestra. E, ovviamente, scontentando di nuovo il Vaticano.

Altri esempi si potrebbero aggiungere, come il suo intervento sulla riforma della giustizia che deve essere bipartisan, quello sul caso Villari che deve essere risolto con le buone o con le cattive, quello sulla questione morale che attanaglia il Pd: «Sbaglia chi pensa di salvarsi mentre altri naufragano». Sono gesti importanti anche questi ma in fondo riconducibili al suo ruolo istituzionale. Gli altri invece danno l’idea di un personaggio che nel corso degli anni ha seriamente riflettuto sul suo passato, prendendone vieppiù le distanze. Con qualche uscita politico-mediatica che ha fatto notizia, il fascismo male assoluto, le visite al Museo della Shoah di Gerusalemme e ad Auschwitz, ma soprattutto dando l’impressione di un uomo che si preoccupa dei problemi futuri cercando di affrontarli liberandosi dal peso della sua storia, della cultura, dell’ideologia, dei valori, insomma di tutto quello che rappresenta la formazione di un uomo politico. Con laicità insomma, nel metodo e nel merito.

Certo, uno può chiedersi quanta buona fede ci sia in questa sua evoluzione, se lo faccia perché ci crede sul serio o solo per ritagliarsi un ruolo politico, oggi nel dialogo con l’opposizione e domani quando si porrà il problema di sostituire Berlusconi. Si può anche ricordare che spesso e volentieri, quando poi il premier lo ha richiamato all’ordine, Fini si è adeguato. Ma in politica le cose marciano e cambiano anche attraverso stop and go. Un passo indietro per farne due avanti: non lo disse proprio Lenin?

sabato 20 dicembre 2008

Reperti antisemiti


“Un vero cattolico non ha domestici ebrei, o balie ebree, non accetta maestri ebrei. La Chiesa fa di tutto per impedire matrimoni tra ebrei e cattolici”
(Giovanni Cazzani - Vescovo di Cremona- 1939 Osservatore Romano)

Camelot ha scritto il post più "Statolatra" che io abbia mai letto.
Applausi.
Lo dico io che il ragazzo è intelligente. Ha le sue fissazioni, ma chi non ce l'ha.

venerdì 19 dicembre 2008

Uno sbadiglio vi seppellirà

"Ma il PD farà la fine del PSI? Chi può dirlo, secondo me no, secondo me muore prima di noia"
(Formamentis)

Questa mi puzza



Affrettatevi: posti limitati.

giovedì 18 dicembre 2008

Mai più senza



Telecomando "Gel Remote".
A riposo di consistenza piuttosto flaccida, avverte il tocco di una mano amica e prontamente aumenta in dimensioni irrigidendosi.

Sono a corto di battute.

via Punto Informatico


Etichette

Da oggi non solo Laicista, sono anche uno Statolatra

Sesso Specifico

di Filippo Facci
Ringrazio l’onorevole Flavia Perina, direttore del Secolo d’Italia, per averci finalmente spiegato quella «specificità tutta nostra» che dovrebbe impedirci di pensionare le nostre donne a 65 anni, come nel resto d’Europa. Ora ho capito: le nostre donne «producono un valore aggiunto sociale di portata incalcolabile». Ossia? La maternità, certo. Quella maternità, aggiungo io, che è la più mammona, piagnona, vittimista, iperprotettiva e bambocciona d’Occidente. Ma non solo: la succitata specificità, secondo Flavia Perina, consiste nel «lavoro di cura nei confronti dei mariti, dei genitori anziani, della famiglia allargata ai parenti prossimi e acquisiti», «un valore aggiunto di portata incalcolabile», «una cultura femminile radicata nel nostro Paese». Ecco perché negli Usa le donne vengono coadiuvate dai loro uomini in tutto e per tutto: poverette, non hanno la specificità delle nostre, il loro «valore aggiunto». Ecco perché da quelle parti i ruoli sono davvero intercambiabili, e il peso della famiglia viene equamente ripartito tra i coniugi: poveretti, non sanno che le donne, per assistenza e cure e altre pie attività, sono molto più adatte, pardon specifiche. Dev’essere per questo che il suffragio universale negli Usa è stato sancito nel 1918 e da noi solo nel 1946: noi siamo più avanti, più rispettosi delle specificità, alieni a questo «automatismo europeista». Le nostre donne non sono europee. Non ancora.
(Il Giornale)

Su Eluana

Sacconi è tre volte incostituzionale.

Chi si accontenta...

Un puro, mio padre. Non come me e noi, un piede avanti e uno indietro, generazione di mezzo. Quando gli presentai la mia donna, a mio padre, vide che era una donna, e gli bastò.
(Filippo Facci - su Grazia)

Prometto e non mantengo


Il deputato PD coinvolto nell'inchiesta napoletana si giustifica così:
“Ma io sono fatto così, i magistrati non mi conoscono, i miei colleghi e gli amici lo sanno: prometto magari di interessarmi ad una cosa, ma poi non lo faccio mai. E’ il mio carattere, sono distratto lo
so, dovrei stare piu’ attento”.
(Renzo Lusetti)

via Massimo Mantellini

mercoledì 17 dicembre 2008

Minacce mafiose

Il ministro Sacconi passa alle minacce. A tutte le strutture sanitare che provano a far applicare la sentenza della Cassazione manda a dire che:

«certi comportamenti difformi da quei principi determinerebbero inadempienze con conseguenze immaginabili»
(Maurizio Sacconi)

Roba da matti: c'è una sentenza d'Appello, c'è la conferma della Cassazione e anche la corte Costituzionale non ha eccepito, la sentenza è esecutiva.
Il ministro si pone CONTRO la legge. Siamo fuori dallo Stato Diritto.
Napolitano dovrebbe intervenire.

Figurati il mio....

«Questo non è il mio partito»
(Wuolter)

In molti in Italia pare che condividano.

A proposito:
"Di fronte all’agonia del Partito democratico mi sento un po’ come quelli che hanno una persona cara con una malattia terminale, e una vocina dentro di loro vorrebbe che questa persona se ne andasse il prima possibile, ma poi si sentono in colpa per averlo solo pensato."
(Alessandro Gilioli)

Il primato della politica

La Carfagna si attivi. Serve una legge salva Bocchino!
Alfano... volevo dire Alfano...

martedì 16 dicembre 2008

Stato vegetativo


Sacconi l'ha fatta grossa: con un atto amministrativo cerca di impedire l'esecutività di una sentenza giudiziaria. Un atto quasi eversivo. In pratica per applicare la legge e la sentenza della Cassazione bisognerebbe andare in una struttura sanitaria ma l'atto di indirizzo del ministro dice che è illegale applicare quella sentenza nelle strutture pubbliche e convenzionate.
Assurdo.

"Sacconi fa una cosa illegale, tenta di sospendere di fatto, per via politica, l'esecutività di una sentenza giudiziaria, dispondendo di un potere che la Costituzione non gli conferisce e rischiando, tra l'altro, di dover rispondere di violenza privata."
(Jimmomo)

"Il cosiddetto «atto di indirizzo» del ministro, infatti, pretende di stabilire cosa sia legale in questo paese; non potendolo fare da sé – saremmo in pieno golpe, visto che come tutti sanno un atto amministrativo di un ministero non può avere valore di legge – fa riferimento a un parere del Comitato Nazionale per la Bioetica e alla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Ma un parere del CNB non ha forza di legge; e la Convenzione Onu non è ancora stata ratificata dal Parlamento (c’è solo l’approvazione del relativo disegno di legge da parte del Consiglio dei Ministri lo scorso 28 novembre – e a questo punto c’è da chiedersi quale fosse il vero scopo di questo atto del Governo). L’atto del ministro Sacconi è quindi nullo e illegale."
(Bioetica)

Sugli ebrei


"questi cani sono troppi a Roma nei nostri tempi, e li sentiamo guaire per le strade e ci disturbano in ogni dove".
(Pio IX - grazie a il Laicista)

Pio IX è stato proclamato beato.

La sterlina affonda

Guido Santevecchi
Il diagramma, se rappresentasse la pressione di un paziente, sarebbe il sintomo di un collasso: la sterlina continua a scendere; ieri il cambio ufficiale sull'euro ha toccato il punto più basso a 1,1084. Vale a dire che un euro valeva più di 90 pence e le due monete marciano verso la parità. In un anno la valuta britannica ha perso il 22% su quella dell'Unione e nessuno sogna più il rapporto di forza del maggio 2000, quando il cambio era a 1,74.
Ma fin qui si ragiona in termini di tasso ufficiale. Poi c'è la realtà della strada: se si va su Oxford Street a Londra, le tabelle di conversione rivelano che la sterlina è ancora più giù, che è scesa addirittura sotto l'euro. Si passa sotto il vetro dell'impiegato una banconota da 20 pounds e si ricevono 18 euro e pochi centesimi. Effetto del ribasso e della commissione. A Liverpool e Birmingham, Travelex l'altra sera cambiava 200 sterline con 197 euro e 13 centesimi. Uno choc per molti inglesi.
"Niente è più deprimente che dare un pacchetto di banconote all'aeroporto prima di un viaggio e ricevere indietro una mazzetta più sottile", ha scritto nelle pagine di economia il Times in un linguaggio forse poco elevato ma sicuramente efficace. E nel declino c'è molto di psicologico.
I giornali avvertono i lettori che in queste condizioni "un weekend a Parigi può vuotarvi le tasche". Seguono tabelle: una cena per due l'anno scorso a Parigi sarebbe costata in un bel bistrot 80 euro, vale a dire 58 sterline. Oggi servono 73 sterline.
Una birra in un bar spagnolo è passata da 2,19 a 2,71 sterline (brutto affare, perché gli inglesi sono convinti che in Spagna faccia caldo anche in inverno e ingurgitano quantità industriali di cerveza). C'è anche un esempio italiano: due biglietti per vedere il Milan a San Siro da 102 sterline a 126.
Gli analisti prevedono che la Bank of England taglierà ancora il costo del denaro che ora è al 2% e la sterlina sarà spinta alla parità ufficiale. I commentatori hanno ripreso a discutere sull'opportunità di entrare nell'euro. Il presidente della Commissione Barroso dice di averne discusso con qualche ministro di Londra. Il governo ha smentito. Il leader conservatore David Cameron accusa Gordon Brown di aver causato il tracollo con la sua politica di spesa e indebitamento che ieri ha definito "Italian style".
Ma il paragone italiano, oltre che sberleffo politico, è anche uno spettro che si chiama "sorpasso ". Per effetto della recessione e del crollo della sterlina l'Italia, secondo il Centre for Economics and Business Research, misurata in base al Pil ora è dietro solo del 6% rispetto al Regno Unito. E l'anno prossimo in base alle proiezioni la supererà di nuovo, come negli Anni 80 di Bettino Craxi.
(il Corriere della Sera)

Scusate la domanda...

Io una cosa davvero non capisco.
Diamo addosso a Di Pietro dicendo che è rozzo e di destra, ma come mai lo votano (quasi solo) gli elettori di sinistra?

Se fosse di destra dovrebbe rubare voti in casa PDL e invece erode voti solo al PD.
Non è che ci sbagliamo? Non è che è solo la voglia di legalità dell'elettore di centro-sinistra che si esprime come può votando per l'Idv?
Non è che facciamo troppo gli schifiltosi?
Non è che è "elitismo" il nostro?

Quoto formamentis:

"Di Pietro impersona quel pane e salame che manca al Partito
Democratico, che è notoriamente diventato una consorteria di fighetti
autereferenziali che non è imbroccano una, per fare populismo ci vuole
del talento."

Fini è laicista



"La loro odiosa iniquità si rivelò in particolare contro gli ebrei che avevano aderito al fascismo. Ma l'ideologia fascista da sola non spiega l'infamia, c'è da chiedersi perché la società italiana si sia adeguata, nel suo insieme, alla legislazione antiebraica e perché, salvo talune luminose eccezioni, non siano state registrate manifestazioni di resistenza. Nemmeno, mi duole dirlo, da parte della Chiesa cattolica"
(Gianfranco Fini sulle leggi razziali in Italia)

Ragazzi è proprio finita.

Ieri sera all'Infedele si parlava di vanità,il talk show più colto di Italia, un covo di intellettuali, c'erano il filosofo Gianni Vattimo, il giurista Franco Cordero e la personificazione della puzza sotto il naso: Maria Laura Rodotà.
Vittima sacrificale Alfonso Signorini (direttore di Chi e di Sorrisi e Canzoni):








Gad Lerner
:"Non voglio fare l'arbiter elagantiorum!"







Alfonso Signorini:
"Elegantiorum??? Si dice arbiter elagantiArum, genitivo plurale. Suvvia, è la prima declinazione, la prima cosa che si impara."




Sipario.

Idea

Votiamo in massa PDL (massa si fa per dire...) , e diventiamo una sua corrente interna.

lunedì 15 dicembre 2008

Mi piace vincere facile

Scommetto su Chiodi in Abruzzo.

Update:
Ho vinto! Corro a spedire il curriculum.

Voi avete il soffritto, io il pollo al curry

Il 27% delle liti condominiali sono dovute alla puzza di soffritto sulle scale.

Anche da questo passa l'integrazione tra italiani e stranieri.
Odio il curry. Ma anche l'italico pesce alla brace....

L'Alemanno è esondato

Alemanno: "Non uscire in queste ore di emergenza"
Bertolaso: "Non diffondere inutili allarmismi"

Alemanno: "Sgomberate mille persone"
Protezione civile: "Non è stato sfollato nessuno" e "non abbiamo mai chiesto ad un solo romano di allontanarsi dal lavoro o dalla propria casa".

Alemanno: "Si sta predisponendo evacuazione del Coni"
Protezione civile: "Nessun ordine evacuazione a Coni"

Alemanno: "La piena arriverà intorno all'1 di notte"
Protezione civile:"Piena Tevere alle 3 di notte, non ci sarà alcuna esondazione". "Non
abbiamo mai chiesto a nessun commerciante di allontanarsi dalla propria
attività né tantomeno abbiamo fatto evacuare le scuole. Se ci sono
state delle decisioni in tal senso, sono arrivati da presidi o da
singoli".

(da insiemearoma.it via jimmomo)

Rispettiamo gli anziani



"Caro Direttore,
sono le sei del pomeriggio di sabato. Scrivo esasperato queste righe mentre da ore (sì da ore!) un'orchestrina più o meno improvvisata suona ad un volume altissimo da rompere i timpani musica rock sotto le mie finestre in via delle Alpi, al quartiere Trieste, gettando prima nella costernazione e poi nell'ira impotente insieme al sottoscritto tutti gli abitanti.
[..]
Lei, caro Sindaco [Alemanno], si è presentato all'elettorato facendosi portatore di un'istanza di tutela della tranquillità e dell'ordine, di rispetto delle regole e proclamando la necessità di farla finita con le notti bianche e dintorni. Ebbene, mi lasci dire che stasera, qui, in via delle Alpi, sembrava che i tempi del più rampante veltronismo, a dispetto della sua vittoria, in realtà non fossero mai finiti."
(Ernesto Galli della Loggia sul Corriere)

Non so... facciamo un decreto legge... chiamiamo la Protezione Civile. Muoviamoci!

Berlusconi porta sfiga

Tasso di crescita annuo del PIL in Italia dal 1981 ad oggi:

a) media Governi non-Berlusconi: +1,97%

b) media Governi Berlusconi (fino al 2008): +0,93%

c) media Governi Berlusconi (incluse previsioni fino al 2010): +0,71%

via Macchianera


ps
Si fa per scherzare eh...

domenica 14 dicembre 2008

Non è molto amato lui...

Un giornalista impazzisce e in una conferenza stampa aggredisce Berlusconi a colpi di scarpa.
Schifani al suo fianco rimane attonito.



Il fine mandato di Bush è sempre più mesto.

Economisti alla guerra.

Stanchi dei soliti articoli neoliberisti de laVoce.info?
I Neokeynesiani di sinistra (Tremonti insomma...) si sono organizzati e sfidano il think-tank tanto caro ai riformisti del PD (me incluso) con una nuova testata online Economia e Politica.it.


Mettetelo nei Segnalibri.

Uncensured Version

(via Giavasan grazie a Mantellini)

Casa Sofri

Oggi a pranzo.
Ludovico, undici anni: “perchè si chiama scuola materna e non scuola paterna?”.
Segue conversazione sul tema. Emilia, cinque anni, ascolta.
Passano due minuti.
Emilia: “perché si chiama scuola media e non scuola pedia?”
(Wittgenstein)

Oggi sto così

« Voglio sperare che il mondo torni a quote pù normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare. »




"alla riscossa stupidi, che i fiumi sono in piena, potete stare a galla"
(Franco Battiato)

Segni del tempo...


«Il vero problema di Paolo Ferrero è nella sua indole illiberale nei confronti dell'informazione».
(Piero Sansonetti)









Un comunista che accusa un comunista di essere illiberare: un piacere sopraffino, per veri buongustai.

Ecco se Bossi cominciasse a dare dello scalmanato a Berlusconi sarebbe veramente troppo.

sabato 13 dicembre 2008

Cannibali


Dice che i giapponesi sono più saporiti.
Noialtri siamo troppo salati.

Matteo Renzi


Matteo Rienzi: Uno nuovo del PD, giovane,"bravo ragazzo", simpatico, ambizioso, intelligente e di centrodestra.

Sciopero CGIL: "Non credo che sia stata una brillante idea. Se fossi stato un lavoratore non l'avrei fatto". Berlusconi ringrazia.
Matrimonio gay: "Contrario". Benedetto XVI ringrazia.
Legge su unioni civili: "Dipende cosa c'è dentro. Possono bastare gli accordi privatistici". Binetti e BXVI ringraziano.
Legge 194: "Sarei per applicarla".Binetti ci siamo capiti, vero?.
Eutanasia:"Contrario". Binetti ringrazia.
Liberalizzazione droghe leggere:"Contrario". Giovanardi ringrazia.



Ne resterà soltanto uno

«Il voto dato al partito di Di Pietro è un atto di abiezione morale»
(Silvio Berlusconi)

«Berlusconi dà i numeri e dà di testa. Infatti mente sapendo di mentire.i»
(Antonio Di Pietro)

venerdì 12 dicembre 2008

Fanghiglia?


"Se si verificherà solo un rigurgito delle fogne, come prevede la Protezione civile, sarà una fanghiglia che andrà nei sottoscala e nei primi 20-30 centimetri del piano stradale".
(Gianni Alemanno)

MERRY CHRISTMAS

"La situazione per GM, Ford e Chrysler a questo punto si fa drammatica: i colossi del settore senza i prestiti che avrebbero consentito loro di operare almeno fino al 31 marzo prossimo hanno i giorni contati. La situazione peggiore è quella della GM che non ha risorse sufficienti per arrivare fino al 31 dicembre e che quindi potrebbe essere costretta a dichiarare bancarotta. Uno scenario apocalittico: si calcola che costerebbe agli Usa qualcosa come 7 milioni di posti di lavoro. Ma anche Chrysler non sembra potercela fare a superare questa crisi, mentre Ford potrebbe - teoricamente - accedere ai fondi della sua fondazione."
(La Repubblica)

Intanto loro si scusano:
«La proliferazione di marchi e rete di vendita ci ha fatto perdere un focus adeguato sul nostro mercato strategico Usa. Abbiamo anche squilibrato il nostro mix di modelli a favore di pick-up e Suv»
(Comunicato GM)

Matita rossa

“Credo che Francesco Bonami ha avuto...”
(Sandro Bondi - Ministro della Cultura)

via Luca Sofri

giovedì 11 dicembre 2008

I diritti di un cartone animato


In Australia stanno impazzendo:

"Il giudice ha stabilito che i personaggi del cartone animato si differenziano profondamente dagli esseri umani: "le mani hanno solo quattro dita - ammette il magistrato - e i volti hanno occhi, naso e bocca marcatamente diversi rispetto a quelli di qualsiasi essere umano". Ma nel contempo il giudice estrae dalla serie televisiva originale l'età dei giovani protagonisti del pornocartone amatoriale e stabilisce che l'età "apparente" dei due personaggi gialli si aggiri per l'uno intorno ai dieci anni e per l'altra intorno agli otto anni."
(Punto Informatico)

Retroguardia

"Steven Chu, premio Nobel per la Fisica, è il futuro segretario per l'Energia scelto dal presidente americano eletto Barack Obama, che ha praticamente completato la sua squadra per l'ambiente. Del «dream team» per combattere il riscaldamento globale faranno parte anche Lisa Jackson, alla guida del dipartimento per la protezione ambientale (Epa), Nancy Sutley al Consiglio per la qualità dell'ambiente e Carol Browner a un nuovo incarico in seno alla Casa Bianca che sovrintenderà all'energia, l'ambiente e le politiche per il clima."
(Corriere della Sera)

Ecco, noi invece siamo quelli delle centrali a carbone, delle centrali nucleari, quelli al 44esimo posto nella classifica dei 57 Stati a maggiori emissioni di
CO2, cioè di quelli che producono il 90% dei gas serra a livello.
Non paghi di ciò ci mettiamo a fare i capricci in Europa sull'ambiente e rinunciamo alla detassazione sugli investimenti ambientali.

Update:
Berlusconi non si/mi smentisce mai

Deformazioni

Ezio Mauro
"A questo Paese abbandonato, Berlusconi propone oggi di fatto di costituzionalizzare la sua anomalia, sanandola infine dopo un quindicennio: e restandone così deformato."
(La Repubblica)

mercoledì 10 dicembre 2008

Un uomo felice

Bonus e Social Card

di Massimo Baldini e Simone Pellegrino

[..]
In conclusione, i due provvedimenti [Bonus famiglia e Social Card] sembrano ben centrati a favore delle famiglie più povere, soprattutto la social card. Il bonus famiglie appare però come una inutile e temporanea duplicazione dell’assegno al nucleo familiare: sarebbe stato meglio non introdurlo, ma agire sull’assegno. Anche la social card ha sicuramente rilevanti costi amministrativi, che qui non sono stati considerati, ma che ne riducono l’impatto redistributivo. Anche se è apprezzabile l’obiettivo di concentrarsi sui soggetti più poveri, è comunque evidente che la social card non può da sola rappresentare una adeguata forma di contrasto alle povertà più gravi. La risposta migliore a questo problema resta l’introduzione di un reddito minimo di inserimento, come già hanno fatto quasi tutti i paesi europei.
(LaVoce.info)
E inoltre:

di Paola Monti
La social card è attribuita non solo in base a criteri reddituali e patrimoniali, ma anche di età. Le nostre stime parlano di una platea di beneficiari dominata dagli anziani: circa il 78 per cento delle famiglie aventi diritto include almeno un ultra sessantacinquenne, mentre il rimanente 22 per cento delle famiglie ha un bambino al di sotto dei tre anni. Nella tabella riportiamo la percentuale di beneficiari in base alla tipologia familiare. Più del 6 per cento delle famiglie con almeno un sessantacinquenne ha diritto alla social card, per tutte le altre categorie le percentuali sono inferiori.

Tipologia familiare% beneficiari % esclusi Totale
Single2,897,2100
2 adulti, entrambi < 65 anni0100100
2 adulti, almeno uno > 656,293,8100
Genitore solo3,896,2100
2 adulti + 1 figlio economicamente dipendente2,497,6100
2 adulti + 2 figli economicamente dipendenti1,598,4100
2 adulti + 3 o più figli economicamente dipendenti 3,996,1100

Si potrebbe ribattere che forse sono proprio le famiglie con anziani a essere in situazione di maggiore disagio in Italia. Ebbene, i dati Istat sulla povertà ci dicono che non è così. (2) L’incidenza della povertà è altrettanto grave, se non maggiore, tra le famiglie numerose (in particolare con molti figli) e in quelle monogenitoriali. Anche la scelta di concentrare le risorse a favore delle famiglie con figli minori di tre anni risulta poco comprensibile. Secondo i dati Istat, infatti, l’incidenza della povertà tra le famiglie con figli non dipende tanto dall’età dei bambini, ma dal loro numero. Sono povere il 25 per cento delle famiglie con tre o più figli e il 13 per cento di quelle con due figli, contro l’8 per cento delle famiglie con un solo figlio. Le percentuali tendono ad aumentare se il figlio è minore, arrivando al 30 per cento di poveri nel caso di famiglie con tre o più figli.Quante famiglie superano la soglia di povertà graziealla social card?
Poche. Dal momento che il trasferimento è esiguo e a cifra fissa, soltanto un limitato numero di famiglie, peraltro già in prossimità della soglia di povertà, la superano grazie al trasferimento. Secondo le nostre stime, solo il 13 per cento delle famiglie che avevano un Isee inferiore a 6mila, ma superiore a 5mila euro superano la soglia di povertà con la social card. Per i nuclei familiari con un Isee nullo o inferiore a 5mila euro, il tasso di permanenza in situazione di povertà è del 100 per cento. Risulta così evidente l’inadeguatezza dello strumento nell’alleviare situazioni di grave disagio economico. Molto più efficace sarebbe strato un trasferimento a somma variabile in funzione dei bisogni di ciascun nucleo familiare e finalizzato a portare tutti i beneficiari al raggiungimento di una soglia minima di reddito. Èquello che in quasi tutti gli altri paesi europei viene chiamato reddito minimo garantito.
(LaVoce.info)

44-esimi


Gli obiettivi del Protocollo di Kyoto? Sono sempre più distanti per l'Italia. Il nostro Paese prende voti scarsi nella lotta al surriscaldamento globale e, quel che è peggio, la soglia della sufficienza si allontana di anno in anno. A dare un giudizio negativo sulla performance italiana in quanto a misure per la riduzione dei gas serra è il rapporto internazionale Climate change performance index del German Watch, che mette l'Italia al 44esimo posto nella classifica dei 57 Stati a maggiori emissioni di CO2, cioè quelli che producono il 90% dei gas serra a livello
[..]
Il rapporto del del German Watch ipotizza che il giudizio in futuro potrebbe persino peggiorare e non lesina sulle critiche al comportamento del nostro Paese nei negoziati in corso sul pacchetto energia e clima dell'Unione Europea. Insieme alla Polonia, infatti, l'Italia si merita il giudizio più negativo sul piano internazionale per i ripetuti tentativi di sabotare il pacchetto. Come dire, abbiamo incassato anche uno zero in condotta.
(La Repubblica )

Anche Formica nel suo piccolo...

Claudio Sabelli Fioretti
Ricordate i nani e le ballerine? La lite delle comari? La politica sangue e merda? I conventi poveri mentre i frati sono ricchi? Il poker d'assi di Craxi contro Di Pietro? Era lui, sempre lui, il potente ministro delle Finanze socialista, Rino Formica. Quando si sfasciò il Psi tutti i socialisti si riaccasarono. Chi inseguì gli elettori, trovò seggi con Berlusconi. Chi preferì la storia, si accomodò negli angusti spazi offerti dal Pds.
Lui scomparve. Si dette agli studi. Non si presentò più alle elezioni. Smise di votare, o quasi. E anche le interviste: niente, o quasi. Uscì dalla Prima Repubblica e non entrò nella Seconda. "Persa la famiglia socialista non sentivo il bisogno di entrare in un'altra. Nel 1992 avevo fatto un disperato tentativo convincendo Craxi a dare la segreteria a Benvenuto. Ma Benvenuto crollò. Le pressioni furono forti".
Da parte di chi?"Dall'esterno".
Cioè?"Un mondo complesso".
Che vuol dire?"Non si può dire".
Perché?"Insomma, quella fase andava chiusa con la liquidazione del Psi".
Forze internazionali..."Quando una piccola potenza fa la politica di una grande potenza, nei momenti di difficoltà dei potenti può trovare spazio. Ma quando il potente può fartela pagare, te la fa pagare".
Un socialista dove deve andare? Stefania è a destra, Bobo a sinistra..."Non ho mai criticato chi è andato di qui o di là. Era un momento di sbandamento. Chi ha trovato casa, chi il capanno, chi una villa... benissimo. State dove vi chiama il ventre o l'intelligenza. Ma non manipolate la storia".
A chi stai pensando?"A Giuliano Amato... E' un manipolatore della storia... E' anche l'unico socialista che viene utilizzato a intermittenza e a rate nel Pd. Sai perché? Perché tutti sanno che nel Psi Amato contava meno del due di briscola".
Hai detto che è un bugiardo..."E' la verità. Un esempio. Alla famosa riunione della segreteria, quella del poker d'assi contro Di Pietro, Amato c'era. Intervenne proprio su come fronteggiare Di Pietro. Il giorno dopo Scalfari scrisse un violentissimo attacco ad Amato perché aveva partecipato ai lavori della segreteria pur essendo presidente del Consiglio. Amato mi telefonò: "Devo fare una smentita. Dirò che non ho partecipato ai lavori in cui si è parlato di Di Pietro"".
Chiedeva complicità?"Esattamente. Mi disse: "Sei l'unico che potrebbe rompermi i coglioni. Posso fare questa dichiarazione?" Gli dissi: "Falla, va benissimo per me". E lui la fece".
E tu tacesti..."Fino a quando cominciò a dire che non sapeva di questo, non sapeva di quello. Non sapeva niente".
Non sapeva del sistema delle tangenti..."Come uno che fa parte di una famiglia dove entra uno stipendio di mille euro al mese ma si vive al ritmo di 2 mila euro al giorno".
Anche tu sapevi..."Ma certamente, come no?".
Ma Amato negava..."Perché non era un intellettuale organico. Era ingaggiato. Un professionista. Praticamente un tassista".
Hai detto: "Non sta mai fermo, esiste solo se balla..." "E' noto che il decreto salva-Mediaset l'ha fatto lui".
Quello grazie al quale Craxi riaccese le tv di Berlusconi..."Due sono le cose. O l'hai fatto su commissione e dici: "Vabbé, non me ne fotte niente, mi hanno ordinato un pacco e io l'ho consegnato..."".
L'intellettuale tassista..."Oppure dici: "Ci ho messo la mia convinzione. Lo difesi e lo difenderò"".
E invece non lo difende..."Ha collaborato con Craxi, ha ispirato Craxi, ha sostenuto Craxi con dottrina e con sapere".
Dopo la morte di Craxi hai detto: "Non lascio campo libero ai pentiti ciarlieri"."Gli ex comunisti".
Pentiti ciarlieri?"D'Alema, presidente del Consiglio, offrì di fare i funerali di Stato".
E allora?"Dopo quello che gli aveva fatto... dopo avergli impedito di curarsi in Italia...".
Come poteva D'Alema farlo tornare in Italia a curarsi? Era latitante."Un governo forte poteva risolvere questo problema. Bastava un decreto per farlo curare a Milano".
I funerali di Stato non ci furono."Bobo e Stefania non vollero. Fu un errore gravissimo. Coprì la contraddizione".
Perché Craxi non tornò? Massimo due giorni di galera..."Quando alla fine del 1993 c'era la certezza che ci sarebbe stata una sventagliata di provvedimenti coattivi, io posi il problema a Craxi: "Abbiamo tutti il dovere di rimanere qui. Questa vampata si spegnerà. Si tornerà ad una maggiore serenità di valutazione"".
Che cosa rispose Craxi?"Ad un atto ingiusto io non resisto. Io andrò via".
Non hai cercato di convincerlo?"Gli dissi: "Commetti un errore gravissimo. Nei confronti della comunità che ti ha voluto bene e nei confronti di te stesso"".
Non ti ascoltò."Craxi aveva un grande bisogno di aria, di libertà. La sola idea di essere chiuso gli sarebbe stata fatale".
Tu inventasti i nani e le ballerine."L'assemblea nazionale".
Eri contrario."Non solo io. Tutta la sinistra, Signorile in testa. Ma quando si votò ci fu l'unanimità. Craxi mi spiegò: "E' stato facile, gli ho dato venti posti"".
Oggi c'è il pericolo di una deriva autoritaria?"La dittatura è la forma più dura, più spietata di sacralità della politica".
E allora?"Quello di Berlusconi è un partito barattolo, un contenitore, come quello di Veltroni".
E allora?"Il leader di un partito barattolo è immune dalla dittatura: proprio lui è il grande picconatore della sacralità della politica. Fa "cucù" alla Merkel... Te lo immagini dittatore?".
Recentemente hai polemizzato con Bassanini. L'hai definito craxiano e lui se l'è presa. Dice che era lombardiano."Talmente lombardiano che nel '79 aveva fatto il programma di governo di Bettino. E fu sostenuto alle elezioni dai craxiani. I lombardiani sostenevano Cicchitto".
La sede e l'utenza del telefono della corrente lombardiana di Roma erano pagate da Licio Gelli..."E' vero. E non mi risulta che il lombardiano Bassanini avesse mai preso le distanze da questa faccenda".
La corrente lombardiana, la più a sinistra, in casa di Gelli?"Il problema è Signorile".
Cioè?"Era simpaticamente disinvolto...".
E allora?"Non voglio riaprire polemiche con lui".
Dietro i lombardiani c'era Gelli?"Gelli non stava dietro... Gelli era un intelligente speculatore".
La P2..."La P2 era una copertura. Serviva, su suggerimento dei servizi Nato, a non fare accorgere nessuno dell'esistenza di una rete clandestina, un club, dove erano iscritti tutti i capi dei servizi. Qualcosa di eversivo. E Gelli era un drittone".
Ma poi la P2 è scoppiata..."Solo quando in America hanno sentito che cominciava a puzzare, che Gelli si era montato la testa, che voleva mettere sotto Calvi, mungendogli soldi. E che voleva fottersi il Corriere della Sera".
Dietro la P2, l'America..."Io ho fatto parte della commissione P2. Nella lista c'era anche Randolph Stone, capo della Cia in Italia. Figurava come imprenditore. Quelli dell'elenco sono stati sentiti tutti. Tranne Stone. In Commissione continuavo a dire: "Ma vogliamo convocare Stone?"".
Cosa ti rispondevano?"Niente".
E tutto questo significa..."Che Stone Gelli lo ha messo lì a garanzia che stava svolgendo una funzione per conto loro... Com'è che questa loggia non ha mai avuto, nella sua vita, una riunione?".
Com'è?"Era una casella postale".
Gelli era potente. Nominava le alte cariche..."Un vecchio trucco democristiano. Quando sapeva che c'era una nomina, prometteva a tutti i candidati di interessarsi. Alla fine, quello nominato, era conquistato per sempre".
C'è ancora la P2?"Sotto altre forme ce ne saranno centomila".
Tu facesti il nome di Belzebù... di Andreotti..."Si pensava che la P2 fosse un luogo di raccordo nazionale. Invece aveva una spinta sovrannazionale".
Che c'entra Andreotti?"Andreotti sapeva..."
Quindi non pensi che sia il grande vecchio dietro a Gelli..."No, lui non guidava Gelli. Però che ci fosse una casella postale di un luogo che aveva una sua legittimità, a livello internazionale, lo sapeva".
Lo hai definito "un grande inquinatore"..."Sbagliavo. Lui è un grande uomo di Chiesa. E' il vero capo di governo vaticano prestato all'Italia. Nel suo studio ho visto un quadro molto bello di Guttuso. C'è una serie di cardinali. E sotto la dedica: "Al cardinal Andreotti" e una figura mezzo cardinale e mezzo laico. Lui".
Perché Cicchitto si è iscritto alla P2?"Si era aperta la successione a Lombardi. Cicchitto sapeva che Signorile era protetto dalla P2".
Signorile non era della P2."Sicuramente aveva rapporti. Signorile è sempre stato molto levantino, abile".
Il piano di rinascita democratica di Gelli non ti sembra quello di Berlusconi?"Il piano non è per nulla un elenco di azioni eversive. Bisogna essere onesti: il piano di rinascita è il piano comune che hanno sia il Pd che Berlusconi. Un giorno ero con Macaluso e leggemmo una presa di posizione del Pd. Commentammo: "Ma questo è il piano di Gelli!"".
Tu sei sempre stato poco diplomatico. Hai definito Signorile "uno stupido"."Signorile non è uno stupido. Forse in qualche occasione si comportò da stupido".
Merzagora "un uomo poco serio"..."Quello sì. Quando ero segretario amministrativo del Psi scrisse in forma allusiva che avevo fatto una speculazione sui titoli Ferruzzi. Lo querelai. Lui non si fece mai dare l'autorizzazione a procedere... sviò, svicolò. Fece di tutto per non andare davanti al giudice. Lui che aveva uno yacht che batteva bandiera panamense".
Gaetano Scamarcio disse che non ti si doveva affidare nemmeno la gestione di una salumeria..."Fu un eccesso di zelo da parte degli amici di Andreotti. Cercavano qualcuno della mia parte che mi desse fastidio. Trovarono Scamarcio"
Franco Reviglio disse: "Non potevo avere un successore peggiore alle Finanze"..."Io non potevo avere un predecessore più inesperto".
Perché inesperto? "Era un professore universitario ma si occupava molto più del sottogoverno che degli studi".
Sei favorevole alla pubblicazione delle intercettazioni? "Ciò che si riferisce ad una responsabilità grave va pubblicato. Ma l'operazione difficile è la lettura delle intercettazioni. E la depurazione. Poi bisogna considerare il grado di sensibilità dell'opinione pubblica. Io non voglio fare i nomi... ma insomma quando Mattei si occupava di petrolio... se avessero intercettato le sue telefonate per avere il favore dello Scià...".
Il Pci è stato il grande intercettatore e il grande intercettato, dicesti una volta..."Il Pci, con l'aiuto dei sindacati, aveva i suoi uomini all'interno delle società telefoniche... poteva ascoltare tutte le telefonate che voleva. Bastava combinare bene i turni...".
Che cosa pensi dei politici di oggi?"Non hanno la bussola".
La bussola è l'ideologia?"L'ideologia, un insieme di valori...".
Per Berlusconi ideologia è un insulto..."Berlusconi è l'interprete delle tendenze di fondo del Paese. Ordina un sondaggio, legge i risultati e si adegua. Ai miei tempi compito della politica non era conoscere la realtà, ma forzare il corso delle cose. Adesso si sta dietro il corso delle cose".
Chi è che non ti piace a sinistra?"Il trasformista. Quello che fa la scelta e poi cerca il consenso. Oggi abbiamo una classe dirigente trasformista, che produce trasformismo. Sia a destra che a sinistra. Sia Berlusconi che Veltroni".
Berlusconi lo conosci?"E' venuto un paio di volte al ministero".
Ti eri occupato della famosa Iva di cui si parla tanto adesso. Dicono che facesti un piacere a Berlusconi concedendogli l'aliquota del 4%."Alla Rai, per il canone, veniva applicato il 4%. La commissione bicamerale dei Trenta chiese al governo di applicare il 4% per tutti, pubblici e privati".
Che impressione ti fece Berlusconi?"L'avevo conosciuto ancora prima, nel 1977, a una riunione al circolo di Aniasi. Me lo aveva segnalato Craxi: "Troverai un giovane imprenditore milanese, uno che potrebbe anche essere amico nostro". Non mi fece una grande impressione. Capelli lunghi e tanta brillantina. Mi dette fastidio. Pensavo che la brillantina fosse di destra".
Avevi visto giusto..."Alla fine ci mettemmo a parlare in un salottino. Mi disse: "A me piacerebbe fare la politica". Io gli chiesi: "Che cosa vorrebbe fare?". E lui: "Il ministro degli Esteri". Quando tornai a Roma lo raccontai a Craxi. Craxi si mise a ridere: "Ma chi cavolo è questo qui? Ma che si tolga di torno"".
Poi però cambiò idea... si precipitò da Londra per fargli il decreto che riaccendeva i suoi ripetitori... sembrava un suo suddito..."Craxi voleva rompere gli schemi del monopolio dell'informazione".
Di Berlusconi hai detto: "Le sue posizioni mutano secondo le convenienze"."Gli aristocratici della monarchia sabauda industriale di Torino dicevano: "Ciò che fa bene alla Fiat fa bene all'Italia". Berlusconi pensa la stessa cosa. Quello che fa bene a Mediaset fa bene all'Italia".
Cosa pensi delle leggi ad personam?"Una volta si diceva che le leggi sono come banconote: messe controluce, in filigrana si vede la testa del Re".
Oggi si vede la testa del Re anche se non le metti controluce."Il sistema democratico dovrebbe risolvere la questione. Basterebbe la chiarezza".
Esempio?"Avrebbero dovuto dire: "Portiamo davanti al Parlamento il fatto che sono stati compiuti atti giudiziari che configurano un caso di persecuzione". La società liberale aveva risolto questo problema. Il "fumus persecutionis" era la ragione per la quale non si dava l'autorizzazione a procedere. Ma lo chiamava col suo nome".
Berlusconi ti piace?"E' stato un innovatore. Ha svelato l'animo profondo di questo Paese, moderato e individualista. Ha messo in evidenza i difetti italiani e li ha chiamati virtù".
Gioco della torre. Bobo o Stefania?"Li butterei giù tutti e due...".
Perché?"Non danno un bello spettacolo".
Cioè?"Fanno pensare che Craxi non fosse capace di insegnamento".
De Michelis o Boselli?"Boselli è modesto. E' la sottoburocrazia comunista dell'Emilia".
Martelli o Intini?"Di Martelli uno si affeziona all'intelligenza. E alla capacità chirurgica di intervenire sui fatti. Intini è più schematico. E' un vecchio funzionario bolscevico. Non butto nessuno dei due. E' già avvenuta una strage di socialisti per mano altrui".
Visco o Tremonti?D'Alema, quando gli dissero che Visco stava facendo una politica fiscale contro gli operai, disse: "Visco è sia contro gli operai che contro gli industriali. E' contro tutti". A Visco manca la visione politica. Tremonti è aperto al nuovo. Se uno non sapesse, penserebbe che Tremonti è di sinistra e Visco è di destra...".
Tremonti di sinistra?"Strutturalmente di sinistra. Ha la capacità di essere raffinatamente doppio".
Mentana o Vespa?"Mentana ha una sua capacità creativa. Butto Vespa. Porta a porta potrebbe essere il Bignami della politica. Invece è Novella 2000".
Mieli o Mauro?"Tutti e due hanno sulla coscienza il fatto di aver partecipato al falò dei socialisti. Ma butto Mauro perché è il più antisocialista".
Repubblica o Corriere?"Il Corriere è antologico. Mantiene una linea di fondo di ispirazione realistica. Repubblica è fuori stagione. E' l'unico grande giornale in Italia che riesce ad essere nostalgico apparendo innovativo. Nostalgico, peggio che conservatore. Nelle sue pagine non c'è una riga che non appartenga allo strapassato".
Qual è il giornalista che proprio non sopporti?"Se ti dovessi dire quello che mi dà fastidio... però mi dispiace dirlo perché... insomma è Scalfari. Invecchia male. E' diventato insopportabile. E' di una faziosità antica. Dà un giudizio sui partiti politici secondo le esperienze di 40 anni fa. Secondo i suoi riconoscimenti o i torti o gli insuccessi che coltivò allora".
Sarà mica innamorato ancora di De Mita..."Sicuramente no. Ma non ha mai detto una parola sull'errore di quell'innamoramento. Lui è ancora al punto che De Mita è bravo perché cercava di fregare Craxi".
Perché Scalfari ce l'aveva con Craxi?"Perché era quello che voleva essere lui. Il segretario del Psi".
(La Stampa)

martedì 9 dicembre 2008

Andiamo bene...

Ancora un pochino e Silvio Berlusconi verrà incoronato da Benedetto XVI, imperatore del Sacro Romano Impero.

Barbarie


Un uomo condannato a morte in Iran è stato lasciato pendere a lungo dalla forca prima di essere deposto ancora vivo, ma con probabili danni irreversibili al cervello e alla spina dorsale, per volere dei familiari della persona che aveva ucciso, che hanno accettato denaro per salvarlo solo in extremis. L'episodio è avvenuto domenica a Kazerun, città nel sud del Paese, secondo quanto scrive l'agenzia Irna, che titola la notizia «dolce epilogo di una esecuzione»
(Corriere della Sera)

lunedì 8 dicembre 2008

Sbadataggine

Ad un cuoco irlandese è accidentalmente caduto il barattolo della diossina nel Roast-beef.

sabato 6 dicembre 2008

L'esperto risponde

"La questione morale? E' innegabile che ci sia, c'è assolutamente nel Pd"
(Silvio Berlusconi)

Per capire il baratro in cui è finito il centrosinistra basti sentire da chi si fa dare lezioni di moralità.

Che brutta fine ha fatto quest'uomo


"Come cittadino continuo a pensare che testamento biologico e unioni civili siano necessari. Come portavoce di Forza Italia ripeto che non sono priorità per il paese"
(Daniele Capezzone)














Si chiama schizofrenia, credo.

giovedì 4 dicembre 2008

Grande elettore

"Berlusconi è giovane, può fare di più"
(Licio Gelli)

Buona questa


Il Vaticano è disposto a firmare la convenzione internazionale contro
le bombe a grappolo a condizione che le vittime non siano omosessuali.
(Jena - La Stampa)

mercoledì 3 dicembre 2008

Regolamentare internet

Prima di piangere, disperarsi e strapparsi i capelli per le parole odierne del Premier sulla generica necessita' di "regolamentare Internet" occorre fare mente locale su due questioni fondamentali.

1) Berlusconi a livello internazionale conta circa come il Premier Cipriota.
2) Se anche cosi' non fosse fuori dall'Italia non è cosi' facile trovare posizioni del genere (leggi alla voce Obama).

Una volta chiarito questo e' in ogno caso piu' che lecito piangere,
disperarsi e strapparsi i capelli perche' questo paese in mano a questa
gente puo' solo ulteriormente peggiorare.
(Mantellini)

Il passo del gambero

Buona notizia:

Sparisce la retroattività nella norma che taglia gli sgravi fiscali a sostegno dell'efficienza energetica.

Cattiva notizia:
Dopo il 31 dicembre 2007 i lavori effettuati vanno segnalati all'Agenzia delle Entrate per poter usufruire degli sgravi. Il Tesoro si
riserva però la possibilità di non rispondere alle domande,
precisando che decorsi i 30 giorni senza esplicita comunicazione di
accoglimento "l'assenso si intende non fornito" e il cittadino non
potrà usufruire della detrazione.
(Repubblica )

martedì 2 dicembre 2008

La UE non si discute

Dice che è colpa della UE se l'iva a SKY bisogna raddoppiarla e che è stato Prodi, quel lestofante, a prometterlo ai commissari UE.
La UE non si discute. Si obbedisce e basta. Volenti o nolenti.

Tranne quando dice di mandare Retequattro sul satellite.

Prepensionamenti



"Politici e direttori di giornali come La Stampa e il Corriere dovrebbero tutti cambiare mestiere, andarsene a casa"
(S.B.)

Quando si dice il campione del liberalismo...

Secondi fini


Questo atteggiamento però ha una sua logica: se la società smette di emarginarli, difficilmente si faranno preti.
(Spinoza)

Viaggi nel tempo

Sembra che nel 1964 una storica dell'arte, tale Mina Bacci, abbia platealmente copiato la recente prefazione di Vittorio Sgarbi per un saggio su Botticelli.


Alla buon'ora


"Sull'Iraq ho sbagliato"
(George W. Bush)









Vorrei vedere la faccia di Giulianone Ferrara.

lunedì 1 dicembre 2008

Come si picchiano le donne

1) Mai picchiarla in faccia. La stessa regola vale per gli animali. Se il vostro cammello o asino non vuole camminare, non colpitelo in volto. "E se una cosa del genere non si fa sugli animali, a maggior ragione è vietato farlo sulla sonna).
2) Le botte devono essere leggere. Il senso del messaggio deve essere: "Donna, sei andato oltre. Ora basta".
3) Le botte non le devono rendere brutta in viso.
4) La deve colpire dove non lascerà dei segni e dove non provocherà danni. Ad esempio, deve evitare di colpirla sulle mani.
5) Non deve picchiarla come si farebbe con un animale o un bambino, schiaffeggiandola.
(per i dettagli...)


Lungimiranza

In controtendenza con il mondo intero l'Italia riduce drasticamente gli incentivi fiscali in efficienza energetica e fonti alternative.
Sempre avanti noi.



Sky di lotta e di governo

"La questione SKY-Berlusconi racconta con piana crudeltà l'enormita' del
conflitto di interesse di Sua Emittenza. Una volta detto questo occorre
anche aggiungere che l'iva agevolata per la TV a pagamento e' una cosa
che non sta ne' in cielo ne' in terra."

(Massimo Mantellini)

Nulla da aggiungere salvo il fatto che non si poteva scegliere momento peggiore per l'"adeguamento" IVA. Ma non si dovevano lasciare più soldi da spendere al ceto medio?

Sul conflitto di interessi che dire?
Agli italiani non è mai fregato nulla di questa cosa... si parla al vento... è una roba da iniziati...








Relativismo cattolico



«Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di paesi si chiede agli Stati e ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni. Per esempio, gli Stati che non riconoscono l’unione tra persone dello stesso sesso come "matrimonio" verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni»
(Monsignor Celestino Migliore )










Per il Vaticano il punto è che non si possono discriminare i razzisti.

Ognuno ha diritto ai suoi pregiudizi.
C'è chi manderebbe gli ebrei ai forni.
C'è chi brucerebbe i neri sui roghi.
C'è chi ammazza i froci.
Tutti noi, brava gente, abbiamo diritto ai nostri sani razzismi.

Per fare solo un esempio pensate a quei poveretti in Iran che, giustamente, impiccano i sodomiti nelle pubbliche piazze! Come si sentirebbero se l'Onu condannasse queste esecuzioni? Pensate alla profonda tristezza dei boia disoccupati e ghettizzati.
Un po di sensibilità... per Dio!

Il Monsignore si mostra comunque generoso e di larghe vedute:
"Tutto ciò che va in favore del rispetto e della tutela delle persone fa parte del nostro patrimonio umano e
spirituale. Il Catechismo della Chiesa cattolica, dice, e non da oggi,
che nei confronti delle persone omosessuali si deve evitare ogni
marchio di ingiusta discriminazione"

(Monsignor Celestino Migliore )
Ecco ora è chiaro... non si discrimina ingiustamente.
Discriminiamo sempre e solo giustamente, in modo appropriato e, in ogni caso, nel nome del Signore (suo).
Amen.

domenica 30 novembre 2008

Acquedotto Pugliese, Barack Obama e General Motors


CLAUDIO GATTI PER IL SOLE 24 ORE DI GIOVEDI 27 NOVEMBRE 2008

Il neopresidente Barack Obama si è impegnato a non far fallire il settore automobilistico americano. Ma il rischio che Generai Motors, Ford o Chrysier finiscano in bancarotta rimane. E soprattutto rimarrà per anni. L'impatto sarebbe drammatico: in gioco è il destino di 105 fabbriche, 13mila concessionari e 24mila dipendenti. Più l'indotto. Ma le conseguenze non rimarrebbero circoscritte agli Usa. Si farebbero sentire tra l'altro anche su quattro milioni di italiani: gli utenti di Acquedotto Pugliese Spa (Aqp). Se saltassero i tre big dell'auto americani, Aqp si troverebbe infatti a fronteggiare un ammanco di decine di milioni di euro. Uno shock non da poco per una società che negli ultimi anni ha chiuso i bilanci con un attivo inferiore al mezzo milione di euro. A collegare il destino dei colossi di Detroit a quello della rete idrica pugliese è un'emissione obbligazionaria da 250 milioni di euro lanciata nell'estate del 2004. Una storia finora raccontata solo in parte. Che merita di essere ricostruita in dettaglio perché emblematica di un certo modo di amministrare la finanza pubblica locale.
Tutto comincia nei primi mesi del 2004. Amministratore unico di Acquedotto Pugliese (Aqp) era Francesco Divella, oggi deputato del Pdl. Governatore della Puglia, e in quanto tale "legale rappresentante" del socio di maggioranza di Aqp, era invece Raffaele Fitto, attuale ministro per gli Affari regionali.

All'inizio della primavera di quell'anno, l'istituto americano Merrill Lynch, all'epoca consulente finanziario della Regione Puglia, disegnò un complesso pacchetto finanziario inteso a creare liquidità per importanti lavori di rinnovamento della rete idrica che serve oggi Puglia, Basilicata e parte della Campania.
Era un'operazione in più fasi che includeva, un’emissione obbligazionaria quindicennale per 165 milioni di sterline, un primo swap in euro per eliminare il rischio di cambio, un secondo swap per trasformare il flusso di interessi da tasso variabile a tasso fisso e cambiare il piano di rimborso passando da un'unica scadenza al termine del prestito a un piano di restituzione a quote costanti di 17,8 milioni di euro all'anno, e infine un nuovo swap che ritrasformava il tasso fisso in variabile con un tetto minimo e uno massimo, i cosiddetti floor e cap.

Componente essenziale di quel pacchetto era il cosiddetto sinking fund, e cioè il fondo d'ammortamento in cui Aqp avrebbe dovuto versare semestralmente una rata di 8,9 milioni di euro fino ad accumulare l'intero nozionale da rimborsare agli obbligazionisti alla scadenza del prestito, nel 2018. Data che coincideva con la scadenza della concessione per le acque di Aqp.
L'accordo prevedeva che le rate versate nel sinkingfiind da Aqp potessero essere investite a discrezione di Merill Lynch in un paniere di titoli obbligazionari - le cosiddette eligible entìties - concordati tra le parti, che includevano titoli di Stato, di enti locali, di istituzioni finanziarie internazionali e corporate, cioè di aziende private. Il Sole 24 Ore ha ottenuto copia dell'elenco di titoli ammessi nel paniere. Tra questi spiccano appunto Generai Motors, Ford e Chrysier (all'epoca DaimlerChrysIer).

L'aspetto più delicato di questa complessa costruzione finanziaria stava nel fatto che i rendimenti dei titoli obbligazionari nel sinkingfund spettavano a Merrill Lynch, mentre il rischio di credito ricadeva su Aqp. In altre parole Merrill Lynch avrebbe avuto tutto il vantaggio nell'investire in titoli ad alto ritorno - e quindi anche ad alto rischio - perché nel caso di default sarebbe stato Aqp a dover reintegrare la differenza tra il valore nominale del titolo e il suo valore effettivo sul mercato.

Un investitore sofisticato, o ben consigliato, si premunisce definendo un paniere di titoli sicuri e un rigido limite di concentrazione per singolo titolo. Altrimenti il rischio è di rimanere in balia della voracità delle banche. In questo caso Aqp non sembra si sia premunito.
A dirlo non siamo noi. I primi a sostenerlo furono i tecnici di Dexia, la banca che Merrill Lynch aveva chiamato ad assisterla nell'emissione e che ha comprato una grossa parte dei bond. Il 24 febbraio 2005 il capo della finanza strutturata di Dexia scrisse ad Aqp dicendo di avere «recentemente scoperto una complessa transazione in derivati tra Acquedotto Pugliese e Merrill Lynch (MI)... che costituisce una violazione dei termini del contratto dell'emissione». In altre parole, come si legge in un promemoria di Aqp datato 7 luglio 2005, «Dexia ignorava resistenza dei contratti di swap sottoscritti da MI e Aqp, e in particolare... lo swap con il sinkingfund». Ecco come prosegue il promemoria: «In questa contestazione Dexia è stata supportata da Fsa, una società d'assicurazione del credito appartenente al gruppo Dexia, che è entrata nell'operazione senza sottoscrivere alcun contratto con Aqp, ma presumibilmente sottoscrivendone con Merrill Lynch e/o Dexia. La posizione di Merrill Lynch e dei suoi legali Linklaters è stata sino ad oggi quella di respingere le contestazioni mosse da Dexia e Fsa, nonché di negare qualsiasi responsabilità nell'aver suggerito ad Aqp di sottoscrivere due operazioni giudicate in conflitto contrattuale.

Va evidenziato che né Merrill Lynch né Linklaters... hanno supportato Aqp con un parere legale che dichiari in maniera netta che Aqp non sta violando il contratto di emissione obbligazionaria... Le contestazioni di Dexia e Fsa... hanno ovviamente messo Aqp in un condizione di grande difficoltà e incertezza. La società ha, pertanto, incaricato lo studio legale Dewey Ballantine di approfondire la presunta violazione degli impegni del contratto di emissione obbligazionaria, verificando altresì eventuali profili d'inadempimento contrattuale e responsabilità extracontrattuale da parte di MI. A tale scopo è stato... dato incarico al prof. Marco Bigelli (ordinario di finanza aziendale all'Università di Bologna) di effettuare un'analisi tecnica dei contratti di swap, anche al fine di verificare se l'operazione sottoscritta da Aqp è stata "prezzata" in maniera congrua da Merrill Lynch».

Ed ecco cosa scrisse il professor Marco Bigelli, con il collega Emanuele Bajo, nel «Parere sulla convenzienza economica» consegnato all'Aqp il 28 giugno 2005: «Va sottolineato il meccanismo di base sottostante il funzionamento del sinkingfund. Questo può essere investito - fino a una quota massima del 70% - a discrezione di Merrill Lynch (MI) anche su una rosa di titoli obbligazionari tutti corporate, caratterizzati da un rendimento consistentemente superiore ai titoli governativi o di enti pubblici o sovra-nazionali. La ragione del maggiore rendimento va individuata nel maggiore rischio di credito insito in tale categoria di obbligazioni... (Così come concepita) l'operazione comporta per Aqp un leggero vantaggio stimabile in circa 1,05 milioni di euro a fronte del quale Aqp si assume il rischio di credito... La quantificazione del rischio di credito assunto da Aqp dipende dagli scenari... nei quattro scenari simulati, il valore oscilla tra 7,2 e i 12,2 milioni di euro».

Altrettanto preoccupante è il parere che venne fornito da due altre banche, Deutsche Bank e Barclays, alle quali Aqp dette il mandato di advisor nella vicenda: «L'operazione è stata strutturata con modalità che lasciano a MI la libertà d'investire, trasferendo il rischio di credito su Aqp, all'interno di un portafoglio di... titoli in percentuali che risultano nettamente sbilanciate sulla componente più rischiosa, la categoria corporate». Secondo i calcoli della banca se, come normalmente viene fatto, Merrill Lynch avesse cristallizzato i guadagni del sinkingfund sin dal giorno dell'emissione, per l'istituto l'utile sarebbe stato «stimabile in euro 11 milioni».
È fra l'altro opportuno notare che quel sinkingfund non era necessario. «Acquedotto Pugliese era una Spa e in quanto tale, per legge, non aveva alcun obbligo di convertire la modalità di pagamento da scadenza unica a rate costanti. La normativa lo impone solo agli enti locali - ci dice un banchiere a conoscenza dei fatti che preferisce rimanere anonimo - Per questo le municipalizzate, o società equivalenti come l'Enel, non optano mai per un sinkingfund bensì si rifinanziano a scadenza di ciascuna emissione».

«Questo è vero - ribatte un banchiere di Merrill Lynch che partecipò alla costruzione dell'operazione - ma c'era il problema della scadenza della concessione nel 2018, data che determinò anche la durata dell'emissione. Poiché Aqp non poteva avere la certezza di avere il rinnovo della concessione, sapeva che nel 2018 avrebbe potuto avere problemi a rifinanziarsi e quindi preferì creare un fondo d'accanto-namento».

Comunque sia, supportata dai due advisor, Aqp aprì un negoziato con l'istituto Usa per una possibile ristrutturazione dell'operazione. Da testimonianze raccolte, al Sole-24 Ore risulta che Merrill Lynch dette a quel punto la propria disponibilità a negoziare una risoluzione del contenzioso.

La trattativa si protrasse per mesi alla fine dei quali emerse una possibile soluzione: Aqp avrebbe dovuto mettere sul piatto quella dozzina di milioni di euro che aveva già accontonato a bilancio e in più aggiungerne altri 405. Il problema per Aqp era il reperimento di quest'ultima cifra. Gli advisor proposero di prenderli in prestito e spalmarne il rimborso lungo la durata del prestito.
Ma forse anche perché in quel momento i titoli automobilistici Usa stavano dando segni di recupero, al Sole-24 Ore risulta che, contro il parere degli advisor, Aqp decise di non decidere. Di fatto però, tenersi quel rischio in pancia era come giocare alla roulette.

II nostro giornale ha contattato il direttore generale di Aqp Massimiliano Bianco, uno dei protagonisti di quei negoziati, per chiedergli conferme, smentite o spiegazioni. La sua risposta è stata: «La politica aziendale mi impedisce di rispondere». Bianco ci ha fatto poi contattare dall'avvocato di Aqp, il quale ha confermato i contatti con Merrill Lynch ma li ha qualificati come «chiacchiere fumose» più che proposte concrete su cui chiudere l'intero contenzioso.
Dipende da cosa s'intende per «chiacchiere fumose». Il Sole-24 Ore ha copia di una presentazione di Merrill Lynch, datata 11 novembre 2005, in cui si presentavano tre possibili scenari, con tanto di cifre per cedole e spread, e si diceva: «Nel quadro della nuova struttura, la quota capitale versata semestralmente da Aqp potrà essere utilizzata da Merrill Lynch per il solo acquisto di titoli obbligazionari emessi dalla Repubblica italiana e i titoli presenti nel fondo al momento della ristrutturazione saranno sostituiti da emissioni obbligazionarie della Repubblica italiana». Chiacchiera fumosa? Può darsi, ma rimane il fatto che se c'era una cosa che gli advisor di Aqp invitavano a non fare era proprio di non far nulla.

È doveroso specificare che Bianco non aveva deleghe per decidere da solo e che all'epoca Francesco Divella aveva lasciato la guida di Aqp a Riccardo Petrella, e che era cambiato anche il rappresentante legale dell'azionista di maggioranza: dall'aprile 2005 alla presidenza della Regione era infatti arrivato Nichi Vendola.

La gravità del rischio Gm-Ford era comunque ormai evidente a tutti. Lo dimostra fra l'altro una lettera inviata dallo studio legale di Aqp, Dewey Ballantine, a quello di Merrill Lynch, Linklaters: «Vi diffidiamo dal continuare a investire in obbligazioni General Motors, come ci avete anticipato verbalmente, o in qualsiasi altra obbligazione del settore automobilistico ingenerale». La risposta di Linklaters fu flemmatica: «I diritti e gli obblighi dei nostri rispettivi clienti riguardo sostituzioni nel paniere sono chiaramente elencati nel contratto». In altre parole: la rimozione di un titolo dal paniere è un diritto di Aqp, purché ne paghi il costo. Altrimenti è un diritto di Merrill Lynch di tenere i soldi investiti in qualsiasi titolo ritenga opportuno. E così è stato.

Il Sole-24 Ore è in possesso di due documenti utili per fare una stima sulle potenziali perdite di Aqp in caso di default. Il primo è un'e-mail inviata il 16 maggio 2005 dal banchiere di Merrill Lynch che seguì l'operazione, Daniele Borrega, al direttore generale di Acq, Massimiliano Bianco, e al suo direttore finanziario Luigi Deperte in cui si dà una valutazione dell'operazione. Il secondo è il parere tecnico degli advisor a cui si rivolse Aqp nel 2005, da cui risulta che, fino a oggi, nel sinkingfund si sarebbero accumulati oltre 71 milioni di euro. E che ben 50 sarebbero stati in titoli del settore automobilistico Usa.

Un esperto consultato dal nostro giornale fa notare che già adesso i bond della Gm sono scambiati sul mercato a poco più del 20% del loro valore nominale ma che, in caso di default, il valore potrebbe ridursi al 10-15 per cento.

E se in bancarotta dovesse andare solo l'azienda più esposta, e cioè la Gm? A quel punto, Merril Lynch avrebbe il diritto di trasferire il nuovo capitale iniettato in obbligazioni Ford o Chrysier. Insomma, Acquedotto si trova comunque a far fronte a un potenziale buco sulla cui grandezza Aqp non ha voluto esprimersi, ma che a oggi noi stimiamo attorno ai 40 milioni. Tredici milioni sono stati già accantonati, ma il resto?

La via d'uscita potrebbe offrirla la sezione societaria del Tribunale di Bari alla quale, nel marzo scorso, Aqp - ora sotto la guida di Ivo Monteforte - ha presentato una causa contro Merrill Lynch per «violazione degli obblighi di condotta e di consulenza». In altre parole, per non aver rispettato i propri doveri di trasparenza sui prodotti offerti e per non aver svolto correttamemente il proprio compito di assistenza finanziaria. Su questo Merrill Lynch ha preferito non rilasciare dichiarazioni.

«Il problema più grosso per Aqp non è un'eventuale bancarotta di Gm domani, che comunque gli costerebbe ben più dei 4 o 5 milioni aggiuntivi di due anni fa, bensì una bancarotta tra 8 o 9 anni, quando il sinkingfund avrà accumulato quasi l'intero ammontare del prestito. Se le case automobilistiche Usa saltassero allora, per Aqp si aprirebbe una vera voragine finanziaria - osserva un altro banchiere a conoscenza dei fatti - Un buon padre di famiglia non avrebbe mai accettato di correre un rischio del genere. Ma qui i soldi sono dei contribuenti».
Sarebbe però anche interessante capire se, a parte Merrill Lynch, qualcun altro abbia tratto vantaggio da questa operazione. E che ruolo può aver giocato.

Claudio Gatti
cgatti@ilsole24ore.us