sabato 16 maggio 2009

Follia al potere

"Le richieste di asilo da parte degli immigrati che vengono recuperati in mare potrebbero essere vagliate direttamente a bordo delle navi.” (F. Frattini)

"L'Alto Commissariato per i Rifugiati dell'Onu è un'organizzazione che non conta un fico secco”  (Ignazio La Russa)

Piccola, farò di te una star

"Spero che Berlusconi, che io ho conosciuto negli anni Ottanta, si prenderà cura di Noemi e riuscirà a dare a mia figlia la carriera che io non sono riuscita ad avere"

(La mamma di Noemi intervistata dal Times, già… dal Times)

Pericolosi criminali

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Gay Pride a Mosca

Ci vuole talento

Marchionne entra in un caffé e paga da bere a tutti convincendo gli avventori a fare la colletta, e il colmo è che ne restano abbastanza per pagare l'ingaggio anche a Del Piero.

(Formamentis – Come sempre, geniale)

venerdì 15 maggio 2009

C'era una volta...

"C’è stato un momentino - quando c’era il conflitto d’interessi - che Berlusconi fu tentato a vendere."
(Fedele Confalonieri)


"non possiamo permettere che succeda più"

Erano i primi di aprile del ’97 e Berlusconi era ancora comunista:
«Siamo stati chiusi nell’egoismo, non possiamo permettere che succeda
più nel nostro Paese. Non possiamo chiudere le porte, 58 milioni di
italiani che stanno bene non possono respingere povere persone che
vengono qui per cercare un po’ di libertà. Domandiamoci se la tragedia
non è anche dovuta, almeno in parte a quel coro di ”gettateli a mare,
sono tutti delinquenti” sentito nei giorni scorsi»
(Silvio Santo Subito Berlusconi)

Via Wittgenstein

Contrordine

Spagna: pillola del giorno dopo anche alle minorenni. Il G8 spostato a Ibiza.
(Spinoza)

Bisogna finirla con questi comici che dileggiano il nostro amato Premier.

Nemmeno io lo capisco

Alcuni, in Italia, risponderebbero che un uomo che mente su un rapporto con una donna è sempre perdonabile.
"Ecco, se c'è una cosa che uno straniero fa fatica a capire dell'Italia è questa: il modo in cui Berlusconi può dire quello che vuole e nessuno si scandalizza. Per esempio, ormai sembra provato che ha mentito sul modo in cui ha conosciuto il padre di Noemi. Quell'uomo non è mai stato l'autista di Craxi, come ha detto Berlusconi. In un altro paese, basterebbe questo a suscitare una riprovazione generale. Da voi no. Non lo capisco".
(Bill Emmott, ex direttore dell'Economist su Repubblica)

giovedì 14 maggio 2009

Paese che vai...

BARCELLONA - Licenziato in tronco il dirigente della tv pubblica spagnola, che ha censurato la protesta antimonarchica durante Barcellona - Atletico Bilbao. Fatale, per Julian Reyes, e' stata la scelta di omettere l'audio sulle immagini dell'inno nazionale, che a inizio match e' stato fischiato dalle tifoserie basche e catalane, in occasione della partita di Coppa del Re, a cui ha assistito in tribuna anche il sovrano Juan Carlos. Dopo un comunicato ufficiale di scuse, l'emittente Tve ha comunicato il licenziamento del direttore dei servizi sportivi, imputandogli un ''errore gravissimo", contrario alle istruzioni della direzione.

Da noi avrebbe avuto una medaglia e la presidenza della Rai.

Eccone un altro

«Si diffonde una retorica pubblica che non esita, anche in Italia, ad incorporare accenti di intolleranza e xenofobia»
(Giorgio Napolitano)


Ma lui non conta; è pur sempre un comunista.

Signora mia,che tempi...

Gianfranco Fini riceve le associazioni per i diritti GLBT e appoggia le loro battaglie politiche dispensando perfino consigli.
Bertinotti, per dire, non l'aveva mai fatto. Tutti gli altri stanno a guardare aspettando indicazioni da Oltretevere.

One nation, ten questions

Le domande da fare al Premier secondo Repubblica.

Più chiaro di così...

 

“in virtù del suo essere democratico, lo Stato non solo deve accettare di confrontarsi con la Chiesa ma deve anche saperne accogliere - solo in un secondo momento temperandole - le eventuali ingerenze. La Chiesa invece, richiamandosi a principi che hanno origine superiore a quella umana, non potrebbe mai accettare una qualsiasi ingerenza dello Stato sui propri contenuti”
(Monsignor Rino Fisichella dal suo libro Identità dissolta. Il cristianesimo, lingua madre dell’Europa)

mercoledì 13 maggio 2009

Razzisti dentro

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Grazie a L’Olandese Volante per la segnalazione. Qui il link diretto all’articolo (magari poi lo tolgono).

Non impariamo mai nulla

Da una relazione dell’Ispettorato per l’immigrazione del Congresso americano (ottobre 1912):
“Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano anche perché tengono lo stesso vestito per molte settimane.
Si costruiscono baracche di legno e alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci.

Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi o petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti fra di loro.

Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro.

I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare fra coloro che entrano nel nostro Paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali”.

 

Si parla di noi Italiani ovviamente.

Fuori dall'Onu

Che poi i respingimenti alla maggioranza degli italiani piacciano, è un
altro discorso: ma allora fate le cose pulite, cambiate la Costituzione
repubblicana e ritirate la firma italiana alla Dichiarazione universale
dei diritti umani, o uscite del tutto dall’Onu.
(Alessandro Gilioli)

Correte in edicola

Non è un pezzo satirico i fatti sono tutti veri:

Seconda magica dispensa a colori di "Berlusconi tale e quale. Vita, conquiste, battaglie e passioni di un uomo politico unico al mondo". Allegato a Libero di Vittorio Feltri, un imperdibile fascicolo molto illustrato.
Titoli e didascalie a caso: "Messaggero di pace fra israeliani e arabi". "Queste tre fotografie fanno parte dell'album privato del premier, che compare in tre momenti delle vacanze estive, GIA' ALLORA MOLTO BREVI. Il giovane Silvio mostra il suo corpo ben modellato, che ricorda quello del figlio Pier Silvio".
Segnatevi gl'inserzionisti pubblicitari di cotanto capolavoro giornalistico: "bwin" (sponsor anche del Milan), Andrea Bocelli in concerto e la Subaru.
(Dagospia)

Signorini ci prende per il culo

 

«Vedo le foto di Noemi e ho un corto circuito: è come una madonna luminosa, una vergine delle rocce, un sublime erotico proustiano mischiato a un realistico choc pasoliniano»
(Alfonso Signorini)

Indovina chi viene a cena

Io, Silvio e il minestrone. Mike Bongiorno ce l'ha fatta: dopo il drammatico appello rivolto dalle telecamere di "Che tempo che fa" di Fabio Fazio a Berlusconi: «Perché non mi chiama?», il Cavaliere ha chiamato e invitato a cena Mike il giorno successivo. Lo storico presentatore ha raccontato l'agognato attovagliamento col premier a "Oggi".
Un incontro melanconico nella villa di Arcore: «Noi due soli», racconta, «nella grande sala vuota. Lui era stanchissimo. Davanti a quel minestrone, cucchiaiata dopo cucchiaiata, diceva: "Sono teso, dormo pochissimo, quattro ore per notte. Mi attaccano da tutte le parti".
E io pensavo: "Ma guarda un po', sono qui con l'uomo più potente d'Italia... una cena che tutti m'invidieranno, e mi viene una gran tristezza. Quest'uomo mi sembra così solo! C'era come un senso di freddo e di buio attorno a noi». Mike gli ha parlato della lettera scritta quando nessuno a Mediaset gli dava retta:
«"Forse non lo sai", dicevo in sostanza, "ma non faccio più parte del gruppo. Ti volevo ringraziare per quegli anni". Lui mi ha risposto di non averla mai ricevuta, poi mi ha telefonato per dirmi che l'aveva trovata aggiungendo che avrebbe voluto chiedermi di rimanere a Mediaset, ma qualcuno l'aveva avvertito che avevo già firmato con Sky. Non era vero, ma voglio credere nella sua sincerità».
La chiusa è ancora malinconica, amici ascoltatori: «Non c'era allegria, i ricordi di quando Silvio veniva alle prove di Canale 5 e scherzava con tutti sono lontani e irripetibili. Lo strano è che dopo quella cena dove lui sembrava stanchissimo, l'ho visto la sera dopo a Porta a Porta con Bruno Vespa pimpante e combattivo e sono rimasto di stucco. Era un altro. Dove aveva ritrovato tutta quella energia?». E Mike lascia aperto il mistero.
(Libero - via Dagospia)

La domanda sbagliata

Non pensa che già oggi Internet sia lo strumento più efficace di lavoro, ricerca, condivisione, confronto anche immediato. E che i libri corrano il rischio di diventare un passatempo, l'evasione, un feticcio da collezionisti?
«No».
(Intervista a Umberto Eco sulla Stampa)

Domande da porci

Le domande che, per sbadataggine, Bruno Vespa ha scordato di fare:
1. Possono gli spostamenti, aerei e terrestri, e le soste prolungate, particolarmente pericolose, di un capo di governo essere improvvisate? I servizi segreti e le scorte da dodici consentono simili improvvisate?

2. E’ vero o non è vero che il villone di Casoria, affittato per caso presso l’aeroporto (e non, per esempio, con vista sul mare) è stato “bonificato” dai servizi segreti sin dal giorno prima?

3. In quale documento meteorologico risulta il temporale che ha imposto partenza anticipata e tempo utile per la festa?

4. Perché, maleducatamente e con sconsiderato puntiglio di concorrente, il settimanale “Gente”, (11 maggio, n.20) fa notare con fastidiosa precisione che le foto del team giornalistico specializzato di “Chi” (proprietà Berlusconi) sono state taroccate, al punto da “ritoccare il volto del premier come lui desidera, secondo le indicazioni del fotografo personale”, al punto da aggiungere, in una delle foto, babbo Letizia che brinda? (E’ anche l’unica foto in cui babbo Letizia compare con Papi).

5. E’ vero, e si può trovare qualcuno che lo conferma ( “Sì, lo diceva anche a me”) che la piccola Noemi Letizia “chiamava tutti Papi” (dall’intervista a “Repubblica” e “Gente”, 11 maggio)? Uno o due aneddoti chiarirebbero meglio le avventurose circostanze. Qualcuno conosce qualcuna che chiama ”Papi” un conoscente in presenza del suo vero padre? (“E’ mia figlia e sottolineo mia figlia” ha detto babbo Letizia al quotidiano “The Times”, Londra, 10 maggio).

6. Chi è Elio Letizia e quando è diventato intimo del quattordicesimo uomo più ricco del mondo, del più potente in Italia, al quale, su cellulare che sa solo lui, consiglia decisioni politiche riservate? La risposta a questa sola domanda darà risposta a tutte le altre.

(Furio Colombo)

martedì 12 maggio 2009

Chi manca?

“Riammettere quelle persone rinviate dall'Italia e identificate dall'Unhcr quali individui che cercano protezione internazionale"

(Ban Ki-Moon Segretario Generale dell’ONU)

Manca solo la dichiarazione del Gran Consiglio dei Jedi, di Gandalf il Bianco e della Confederazione dei Pianeti di Star Trek.

Poi è stato ammazzato veramente

«Purtroppo, se in questo momento state ascoltando o guardando questo messaggio, è perché sono stato assassinato dal presidente Álvaro Colom, con l'aiuto del signor Gustavo Alejos»(*)

Tutti a casa

di Filippo Facci
Mi chiedo se agli occhi di uno straccione morto di fame del Ghana, semisvenuto dopo sei giorni passati a stritolarsi su un barcone stipato come San Siro, la nostra distinzione tra immigrazione clandestina e diritto d’asilo non debba sembrare solo una delle astruse fighetterie occidentali di cui siamo capaci noi che abbiamo lo stomaco pieno.
La questione è serissima, non devo neanche dirlo, ma a considerare quei bastardi degli scafisti come dei potenziali Schindler io faccio una fatica d’inferno. Il che è niente rispetto allo sforzo deliziosamente occidentale di dover poi discernere tra diritto d’asilo, rifugiati, asilo politico, rifugiati politici e profughi, discutendo poi se dobbiamo rifarci alla Convenzione Onu del ’51, a quella di Addis Abeba del ’69, alla Dichiarazione di Cartagena dell’84, alla Convenzione di Roma del ’50 o a quella di Dublino del ’97. Questo mentre l’unica distinzione che pareva chiara, quella tra chi fugge per delitti politici e chi scappa per delitti comuni, non l’ha ancora capita nemmeno il Brasile che se la mena trattenendo l’assassino Cesare Battisti. C’è qualcosa di culturalmente razzista nell’immaginarsi una cernita come la seguente: i rifugiati si mettano di qua, i rifugiati politici di là, i profughi in lista d’attesa, quelli che hanno solo fame sorry, sono clandestini normali. A casa.
(incredibilmente su Il Giornale )

Però, sempre sul Giornale, sono anche divertenti i commenti a questo articolo.
Quello che non ha capito niente:
"Esatto. Un bel cartello sulla spiaggia di Lampedusa: Full-Pieno-Siamo abbastanza-Non abbiamo bisogno di manodopera e la delinquenza nostrana ci basta e avanza. "
Quello dalle maniere spicce:
"l'immigrazione clandestina é un'emergenza. L' emergenza si affronta con misure drastiche. La società multietnica mi interessa solo se porta valori non delinquenza e disagio civile.Adesso le chiacchere stanno a zero; bene fa chi si assume il peso di decisioni severe."
Quello che fa fatica:
"non so voi, ma io faccio sempre fatica a leggere gli articoli di Facci."

Il Comitato elettorale

«La nostra cena si è conclusa da poche ore. Le dico francamente che è stato un errore invitarmi. Mi sono sentito davvero fuori posto. C'era tutta la prima linea dell'informazione, ma non ho sentito parlare di giornalismo neanche per un minuto. Sembrava una cena di Thanksgiving... Un giorno del ringraziamento elettorale. Tutti attorno a me avevano votato allo stesso modo, e ognuno sapeva che anche gli altri lo avevano fatto. Era scontato, così come il fatto di complimentarsi a vicenda per il contributo dato a questo buon fine... Non mi sento più di casa in un gruppo che sembra un comitato elettorale, dove tutti ormai la pensano allo stesso modo, e del resto sono stati messi al loro posto proprio per questo... Mi aiuti a uscire, presidente! Lo farò in punta di piedi»
(Dalla Lettera di Enrico Mentana a Fedele Confalonieri)


C'è qualcuno in Italia che pensa che non sia tutto vero?

Il Complotto

L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) ha annunciato oggi a Ginevra di aver scritto al governo italiano esprimendo "grave preoccupazione" per il rinvio in Libia di migranti intercettati o soccorsi in mare e per chiedere alle autorità italiane di "riammettere quelle persone rinviate dall'Italia e identificate dall'Unhcr quali individui che cercano protezione internazionale". Per l'Onu il principio del non respingimento non conosce limitazione geografica.
(La Repubblica)

Sono sconvolto



Ieri ho scoperto una relazione segreta (nel senso che la ignoravo) tra il tenete Uhura e il primo ufficiale Spock.


lunedì 11 maggio 2009

L'udienza è tolta

LA CORTE COSTITUZIONALE
riuniti i giudizi;
dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 14, comma 2, della legge 19 febbraio 2004, n. 40 (Norme in materia di procreazione medicalmente assistita), limitatamente alle parole «ad un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre»;

dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 14, comma 3, della legge n. 40 del 2004 nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile, come stabilisce tale norma, debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna;

(Bioetica )

Si può essere felici di leggere una sentenza della Corte Costituzionale?
Su IlLaicista altri dettagli.

domenica 10 maggio 2009

Mi dissocio, veramente.

pirla

Da Bioetica.

Proprio bello

Gianni Badget Bozzo

“Un intellettuale libero e coraggioso, capace di andare controcorrente rispetto al cosiddetto establishment politico-culturale”

(Daniele Capezzone, 8.5.2009)

“È il cappellano militare della Caserma della Libertà”

(Daniele Capezzone, 5.8.2004)

 

Grazie a Malvino

Nemo propheta in Finlandia

La fama del Nostro si spinge fin lassù, in Finlandia. La campagna elettorale degli antiberlusconiani finlandesi.

L’ironia è morta

«Diciamo no all'Italia multietnica» (Silvio Ariano Berlusconi)

Che tipo di ironia si potrebbe fare su una dichiarazione del genere? Meglio il silenzio. Insieme alla vergogna di vivere in un paese governato da gente così.

Sicuramente la popolarità di Berlusconi dopo questa dichiarazione avrà toccato vette inarrivabili. Il 230% per dire.. Ogni italiano lo amerà più di due volte.