sabato 19 aprile 2008

Montezemolo attacca i sindacati: «Casta di professionisti del veto»


L'addio a Confindustria è avvenuto a Torino, in modo informale e in anticipo rispetto all'assemblea di maggio: Luca Cordero di Montezemolo passa il testimone al nuovo presidente designato, Emma Marcegaglia. E coglie l'occasione per attaccare i sindacati e fare la sua scelta di campo.

«È ormai chiaro - dice - che la trincea dei negoziati infiniti, del rifiuto di guardare con occhi obiettivi la realtà e soprattutto in che direzione va il mondo, serve solo e soltanto a difendere una casta di professionisti del veto». I sindacalisti, per chi non l'avesse capito. «In quattro anni - ha citato a titolo ad esempio Montezemolo, riferendosi alla trattativa sul modello contrattuale - le 3 sigle sindacali non hanno voluto o potuto raggiungere un accordo, badate bene, non con noi ma tra di loro».

«È veramente ora - ha proseguito Montezemolo tra gli appalusi degli imprenditori presenti al Lingotto - che il sindacato apra gli occhi e si confronti con il mondo reale, rinunciando a pratiche vecchie, come quegli scioperi rituali e inutili che ogni due anni accompagnano puntualmente i rinnovi contrattuali. Riti logori e vanamente costosi per i lavoratori e per le imprese». C'è invece bisogno «di un sindacato autorevole, capace di rappresentare gli interessi dei lavoratori e non quelli dei sindacalisti, che come si legge nel libro "L'altra casta", sono in Italia ben sei volte più dei carabinieri. Abbiamo bisogno - ha concluso - di un sindacato moderno anche per affrontare l'urgenza sociale con cui ci confrontiamo».

E poi, la dichiarazione d'amore verso Silvio Berlusconi: «Il risultato delle elezioni - analizza Montezemolo - conferma quanto andiamo dicendo da tempo: i lavoratori non si sentono più rappresentati da forze politiche e sociali incapaci di dare risposte vere ai loro problemi concreti. E sono molto più vicini alle nostre posizioni che non a quelle dei sindacalisti».

Passa qualche minuto e il segretario della Uil Luigi Angeletti prova a buttarla sull’ironico: «Se fosse così – dice riferendosi alla tesi di Montezemolo – saremmo tutti contenti. Gli industriali – aggiunge – trattassero meglio i lavoratori, così questi saranno ancora più vicini». Commenta le parole del presidente uscente degli industriali anche Raffaele Bonanni, leader della Cisl: «Si tratta di un attacco ingeneroso e generico – dice – Chi è senza colpa scagli la prima pietra. Così facendo si bloccano solo i necessari processi di riforma e si fa il gioco di chi non vuole cambiare nulla. Non è con il populismo o peggio cavalcando le campagne strumentali contro il sindacato – conclude – che si risolvono i problemi del paese e delle imprese».

E infine arriva la dura reazione del segretario della Cgil Guglielmo Epifani: «Con le sue dichiarazioni – spiega – il presidente di Confindustria sta soffiando sul fuoco di una condizione sociale molto pesante con un linguaggio estremista e, come spesso gli capita in quest'ultima fase, senza alcun rispetto per il ruolo degli altri soggetti sociali: atteggiamento, questo sì, di casta. La Cgil - prosegue Epifani - lo lascia solo in questo esercizio di estremismo e non si fa trascinare sul terreno della rissa ma lavorerà, come sempre, per migliorare le condizioni retributive e i diritti dei lavoratori italiani, a partire dai temi della sicurezza sul lavoro. Lo lasceremo solo anche nella scelta di campo politica che ha prontamente assunto».

www.l'Unità.it

venerdì 18 aprile 2008

Vauro

Ottimista


"Io non considero disastrosa la sconfitta del Pd. Gli otto punti di distacco sono stati notevoli, ma è un dato di fatto che avendo fatto la scelta di correre da soli, senza la parte più di sinistra della coalizione, si è realizzato un risultato superiore a quello delle elezioni che erano state vinte". (Giuliano Amato)

Adeguata Considerazione

Alessandra Mussolini, Segretaria di Azione Sociale e deputata del Pdl, chiede un'adeguata considerazione per il suo partito, nel momento in cui verrà costituito il governo.
(La Repubblica)

Ecco, appunto.... la Segretaria.....

Opus Dei proclama

A proposito dei 9 radicali eletti nelle fila del PD:





"Ecco, ci sono tutti e nove. Tutti eletti. Sarebbe stato meglio non accoglierli. Ora, con queste soglie di sbarrammento, con i loro voti e senza il nostro appoggio, dove sarebbero i radicali?"

( Paola Binetti)








Ma a questo punto... Se vai a blaterale dall'altra parte? Che dici? Lì ti ascoltano di più.
La porta è quella....Andersen.

0,371 %

"La mia lista arriverà all'8 per cento e anche di più in Lazio e in Lombardia, perché la gente è stufa di questa situazione"
(Giuliano Ferrara, leader di Aborto No Grazie, Corriere della sera, 14 febbraio 2008)
.

"Le mie liste prenderanno il 6-7 per cento in tutte le regioni in cui ci presenteremo"
(Giuliano Ferrara, "In mezz'ora", Rai3, 17 febbraio 2008).

"Abbiamo tra il 4 e il 6 per cento"
(Giuliano Ferrara, Il Giornale, 28 febbraio 2008)

"I sondaggi mi danno allo 0,5 per cento? Sbagliano. Raccoglierò non meno del 4,5% dei consensi, puntando sul voto di passione"
(Giuliano Ferrara, Corriere. it, 28 marzo 2008)

"Trenta deputati, per un totale di 2 milioni di voti. Questo è il risultato che conta di raggiungere Giuliano Ferrara alle elezioni politiche con la sua lista 'Aborto No Grazie"
(Libero, 13 aprile 2008)

Risultato elettorale:
VOTI IN TUTTA ITALIA:135.578 PERCENTUALE: 0,371 %

Foto vere

Feltri a proposito della prima pagina di Libero, dopo la smentita ufficiale dei due protagonisti della foto:
«personalmente nulla di cui scusarsi con Prada: le foto, tra cui quella pubblicata dal giornale in prima pagina, sono vere» qui i dettagli della misera vicenda.

giovedì 17 aprile 2008

Ermeneutica Leghista

"Bisogna interpretare il linguaggio paradossale, iperbolico e metaforico di Bossi - ha aggiunto - se lui ha detto che non si è combinato niente è perchè qualcuno gli ha fatto una domanda sui nomi e lui avrà risposto così".
(Silvio Berlusconi)

Ma la cordata italiana???


«Air France? Ne parlerò con Sarkozy»
(Silvio Berlusconi)

Totoministri


Il presidente di Alleanza nazionale Gianfranco Fini caldeggia la nomina del celebre avvocato Bongiorno per un ministero-chiave. "Deve essere il presidente del Consiglio a scegliere i ministri. Berlusconi - dichiara Fini - conosce già, per averli visti all'opera nel suo precedente esecutivo, le personalità di An. Per la sua indiscussa professionalità, ritengo che Giulia Bongiorno sarebbe un ottimo ministro della Giustizia".

La celebre avvocatessa Bongiorno fu eletta già nel 2006 alla Camera dei Deputati nelle fila di Alleanza Nazionale, si malignava che la candidatura fosse un premio personale del Presidente Fini riconosciutole per avere seguito e condotto a buon fine la causa di divorzio dalla moglie Daniela.

Giulia Bongiorno fece anche parte del collegio difensivo di Giulio Andreotti, guidato dal prof. Franco Coppi, nel processo per associazione mafiosa a Palermo. Famosa l'esultanza dell'allora giovanissima avvocata, in diretta tv, alla lettura della sentenza di assoluzione. Peccato che quella esultanza stridesse col fatto che Andreotti fosse stato si assolto, ma solo per una serie di "circostanze processuali" pur avendo compiuto il reato.

Feltri si droga


A Libero sono impazziti. "Icona chic dei progressisti"?????? "Ecco perchè Veltroni ha perso"?????

God Bless America

La Corte suprema degli Stati Uniti a grandissima maggioranza (7 a 2) ha confermato l'uso delle iniezioni letali per le esecuzioni, bocciando il ricorso contro il cocktail di tre farmaci utilizzato nella maggior parte delle esecuzioni negli ultimi 30 anni. La decisione è stata presa con sette voti a favore e due contrari e permette la ripresa delle esecuzioni capitali negli Usa sospese in attesa della sentenza. Da sei mesi negli Stati Uniti non si eseguono condanne a morte. E' la sospensione più lunga dal 1982 ed è, inoltre, coincisa con la moratoria universale sulla pena di morte approvata a dicembre dall'Assemblea generale dell'Onu, anche se gli Usa hanno già fatto sapere che non vi si atterranno. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha una maggioranza di giudici cattolici, cinque su un totale di nove. Il verdetto, atteso entro giugno, è stato reso pubblico proprio mentre il Papa era alla Casa Bianca, a pochi isolati dal palazzo che ospita il Tribunale dei tribunali Usa. (La Repubblica) (*) Altro lavoro per Giuliano Ferrara, o no?

mercoledì 16 aprile 2008

Walter? sei in ascolto?

«[..] È così assurdo prevedere un'evoluzione socialdemocratica di questo partito, nel solco delle principali esperienze europee?[..]» (ilSole24Ore- Stefano Folli)
qui l'articolo intero.

«troppo rosa»

5 anni così no eh!.... per pietà...

MILANO
- La battuta di Silvio Berlusconi sulle donne del governo Zapatero non è piaciuta al Psoe. Elena Valenciano, segretaria per le relazioni internazionali del Partito socialista spagnolo, replica con decisione a quanto affermato dal Cavaliere durante un'intervista a Radio Montecarlo a proposito del nuovo esecutivo iberico, definito «troppo rosa». «In Italia, come in Spagna - spiega la Valenciano - ci sono abbastanza donne qualificate e intelligenti da occupare posti di ministro o per altri impegni di governo».
INAPPROPRIATI - Più duro il ministro delle Infrastrutture spagnolo, Magdalena Alvarez: secondo quanto riporta l'agenzia spagnola "Europapress", i commenti di Berlusconi sono per la Alvarez «assolutamente inappropriati» e costituiscono «un'offesa» per le donne ma anche per gli uomini. «Probabilmente (Berlusconi, ndr) non avrà mai questo problema, perché ci sono molte donne che non vorrebbero lavorare con un politico che pensa questo delle donne - ha detto la Alvarez - in molte non andremmo mai in un governo il cui presidente fosse Berlusconi».
EL PAIS
- Anche El Paìs parla di battute machiste e racconta che è stata una giornalista di Tele5 (la rete televisiva spagnola proprietà di Mediaset) a fare a Berlusconi una domanda sul governo di Zapatero: il Cavaliere ha scherzato prima sul "conflitto di interessi" e poi ha aggiunto: «Nove donne! Se l'è cercata lui! Gli costerà dominarle». «Battuta machista», scrive appunto El Pais, né basta a redimerla la successiva analisi: «Le donne sono stupende in politica: individuano prima degli uomini le necessità reali della società, dei giovani, degli anziani, delle donne».
(Il Corriere della Sera)

Comunisti di destra


[..]Su 10 elettori dei partiti di sinistra radicale, infatti, sembra che meno di 3 siano rimasti fedeli, altri 2 abbiano votato per il Pd e IdV, seguendo il richiamo del voto utile. La metà di essi, invece, si è divisa equamente, fra l'astensione e altre formazioni politiche. In minima parte di estrema sinistra, soprattutto di centrodestra. Per il Pdl, nel Mezzogiorno. Per la Lega, in molte zone del Nord.[..] Ilvo Diamanti su Repubblica qui

Vecchie Glorie

Alcuni di loro mi mancheranno davvero (non più di 2) Illustri esclusi: Fausto Bertinotti (Rif.Comunista) Enrico Boselli (PSI) Francesco Caruso (Rif. Comunista) Paolone Cento (Verdi) Stefano Cusumano (Udeur) Ciriaco De Mita (UDC) Oliviero Diliberto (PdC) Vladimir Luxuria (Rif. Comunista) Clemente Mastella (Udeur) Alfonso Pecoraro Scanio (Verdi) Marco Rizzo (PdC) Nino Strano (AN) Luca Volontè (UDC)

martedì 15 aprile 2008

I top five della morte

Cina, Iran, Arabia Saudita, Pakistan e Usa.


Nel 2007 nel mondo giustiziate 1.250 persone. L'88% in questi cinque Paesi. Ma sono solo i dati ufficiali: secondo l'associazione Pechino da sola sarebbe responsabile di 8.000 esecuzioni.

L'articolo intero qui

La Terza Repubblica

Cliccare sull'imagine.

Le prime perle

Cominciamo con le prime perle di saggezza a 24 ore elezione del ri-Unto dal Signore
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"Purtroppo dentro il Pd c'è ancora una parte legata all'ideologia, ostile al libero mercato, alla proprietà privata".
Fino a quando non saremo tutti suoi maggiordomi non si darà pace.


"Vedremo se ci sarà la possibilità di cambiare la legge elettorale o se affrontare tranquillamente il referendum che con il buon risultato di questa legge penso che possa essere bocciato dagli elettori. Questa legge elettorale ha dato risultati storici. Vedremo quale sarà il miglioramento possibile".
E vai!La porcata è una goduria; se le leggi vanno bene a me, vanno bene a tutti. Io sono l'Italia.


"..e poi fatemi domande sulla realtà italiana e basta con i teatrini della politica di cui ho le scatole piene".
Poverino... ha le scatole piene...

Se funziona.. ben venga...


ROMA -
La Cassazione dà una mano ai precari dei call center: chi svolge lavoro in un centralino con l'obbligo di osservare un orario, utilizzando strumenti e l'ambiente messi a disposizione dal datore, ha diritto ad un contratto stabile.

Lo ha stabilito la Suprema corte che ha respinto il ricorso di una società del settore pubblicitario che aveva citato in causa l'Inps sostenendo che le ragazze impiegate nel call center all'interno dell'azienda veneta, erano lavoratrici autonome. L'istituto di previdenza sociale, al contrario, aveva accertato la natura subordinata del rapporto fra l'impresa e le dipendenti. Per questo, in prima battuta, il datore di lavoro si era rivolto al Tribunale di Padova che, nel 2001, gli aveva dato ragione affermando la natura autonoma del lavoro prestato dalle giovani.

La Corte d'appello di Venezia era invece pervenuta ad una decisione opposta dichiarando che il lavoro svolto dalle 15 ragazze aveva natura subordinata. Contro il secondo verdetto l'azienda aveva presentato ricorso in Cassazione ma ha perso. I giudici della sezione lavoro hanno ritenuto corretta la sentenza della corte d'appello. Ciò perché, ha spiegato la Cassazione, "il giudice di merito ha ritenuto elementi qualificanti della subordinazione delle dipendenti, le circostanze che seguivano le direttive impartite dall'azienda, avevano un preciso orario di lavoro e utilizzavano attrezzature e materiali della società".

(La Repubblica -15 aprile 2008)

Sarebbe bellissimo. Peccato che i call center ci mettono molto poco a trasferirsi a Singapore. E la globalizzazione, bellezza.

Il mare nero


Nel 2012 una direttiva comunitaria europea impone di abbassare di un certo numero di miliardi di tonnellate l'anidride carbonica (CO2) che le fabbriche di un paese emettono ogni anno. Supponiamo che una fabbrica non riesca a rispettare la direttiva. Per ogni tonnellata in più rispetto alla quota assegnata si dovranno pagare 100 euro di multa, oppure comprare l'equivalente di quel tot di crediti-CO2 da aziende rimaste sotto quota. In altri termini, se la mia fabbrica produce più anidride carbonica di quanto dovrebbe, per evitare di pagare la multa, io posso comprare dei crediti-inquinamento da aziende che sono rimaste sotto la quota prevista. Posso anche rivolgermi a un'impresa la cui attività consiste proprio nel sequestrare la CO2 presente nell'atmosfera con metodi certificati e nel vendere i crediti-carbonio a un prezzo conveniente.

Questa è ovviamente una ipotesi al vaglio degli euroburocrati. Ma c'è già chi ci vede un buon affare.

Ci sono delle società sparse nel mondo che stanno sperimentando e anche già provando un nuovo metodo per la cattura della CO2 presente nell'atmosfera. Consiste nel seminare nwll'oceano limaglie ferrose. L'ossido di ferro è un potente fertilizzante per il plancton e per le micro alghe marine che sono, insieme, i principali artefici della fotosintesi clorofilliana e quindi i principali responsabili della trasformazione della CO2 in ossigeno.

L'idea nasce per caso. Nel 1991 l'eruzione del vulcano Pinatubo versò in mare 40 mila tonnellate di scorie ferrose. John Martin, il teorico di questa tecnica di concimazione degli oceani, morì la'nno dopo l'eruzione e non potè approfittare dell'evento naturale per sapere che in realtà, come aveva teorizzato, il plancton era cresciuto e nell'atmosfera la CO2 era diminuita.

Nel 1993 i suoi colleghi seminarono limaglia in mezzo all'arcipelago delle Galapagos e fiorirono le alghe. Da allora, una dozzina di esperimenti in deserti marini caldi e freddi ha prodotto fioriture simili, chiazze enormi di alghe, visibili nelle foto satellitari. I ricercatori calcolano che per sequestrare 3 miliardi di tonnellate di CO2, quasi metà delle emissioni annue del pianeta,(il resto sarebbe fissato dalla vegetazione terrestre) occorrono al massimo 4 milioni di tonnellate di limaglia ferrosa, cioè una quindicina di supercargo e 20 miliardi di euro all'anno, con un costo per tonnellata di CO2 di 66 centesimi. Se una impresa deve pagare 100 euro di multa per ogni tonnellata emessa in più rispetto a i piani allora preferirà comprare la stessa tonnellata da una azienda che la sequestri nell'atmosfera: il margine di profitto per le aziende spazzine di CO2 è enorme.

Tutto risolto allora? Non proprio. Un pool di scienziati ha pubblicato un articolo su Science analizzando i danni collaterali della concimazione ferrosa degli oceani. C'è infatti un limite alla quantità di CO2 che gli oceani possono assorbire prima di diventare acidi al punto da sciogliere lo scheletro delle diatomee e uccidere le alghe e i plancton. Inoltre, se il plancton fecondato col ferro non sprofonda subito dopo la fine del ciclo vitale, sottrae ossigeno ai pesci sottostanti che muoiono. Le fioriture si alghe producono tossine letali per molto organismi, nonché biossido di azoto e metano, due gas serra più rari ma molto più potenti della CO2.

Quindi lo scenario è inquietante. Un nuovo affare per imprese emergenti che potrebbe, se non controllato, produrre danni irreparabili alla vita negli oceani ed aggravare addirittura la situazione dell'effetto serra, sebbene con minori quantità di CO2 nell'atmosfera.

Ma si sa, la legge del profitto è sovrana.

Stavolta ha ragione...

«Il Pd deve diventare una vera forza socialdemocratica in grado di assorbire la sinistra radicale. Non farlo, non mantenere i contatti con le masse, ripeto, può diventare pericoloso. L'opposizione è dura oppure non è, non può essere il partito delle banche».
(Francesco Cossiga)

Grazie Giuliano!

Quelli dell’aborto come omicidio di massa. Quelli dell’aborto come il più grande genocidio della storia umana. A volte sembrano un esercito immenso di virtuosi crociati, una turba irresistibile pronta alla jihad. Adesso, grazie agli sforzi di Giuliano Ferrara, sappiamo quanti sono veramente. Non ci sono alibi: se qualcuno ritiene veramente che sia in corso un genocidio, negherà forse il proprio voto all’unico che ha fatto della questione il centro della propria proposta politica? La lista di Ferrara ha ricevuto l’attenzione dei media, quindi nessuno poteva ignorare la sua esistenza. Timori che votando lui si sarebbe lasciata aperta la porta agli «antivita» del PD? Ma al Senato Ferrara non si presentava, e lì sarebbe stato possibile, col voto disgiunto, stoppare ogni velleità degli «iperlaicisti» (ehm...). Allora quanti sono, i veri credenti? Il totale è di 134.666 su 47.126.326 aventi diritto: lo 0,29% dell’elettorato. Grazie, Giuliano Ferrara, grazie di cuore! (Bioetica)

lunedì 14 aprile 2008

Waterloo

Il blog è momentanenamente sospeso per sopravvenuta depressione.
Sia detto con pacatezza.... Che paese di merda!

Voglio anch'io un pollo



Il Giornale esulta, il Partito della libertà ha vinto le elezioni, la sinistra è delusa. A parte che l'esultanza è ancora inopportuna, siamo alle 17.10 e lo spoglio durerà a lungo, ma guardate come interpretano i dati le menti illuminate de Il Giornale. Non notate nulla nelle barrette orizzontali colorate che indicano le percentuali? La barretta verde non dovrebbe essere lunga quanto quella blu? Rappresentano entrambe il 35% dei voti, ma quella del Popolo delle libertà è molto più lunga. Vabbè si sa che la statistica è la scienza delle interpretazioni e dei due polli che se uno ne mangia due e uno nessuno alla fine ne hanno mangiato uno a testa, ma questo è troppo.

Proteste

1) A Capri un elettore, per protesta, si è mangiato la scheda elettorale.

2) Ad Arezzo, in una scuola elementare,un rappresentante di lista del PDL ha preteso la rimozione dalla parete del disegno di un bambino che raffigurava un arcobaleno. Gli hanno dato retta. P.S. Dovremmo mobilitarci anche per i crocifissi?

Messaggio promozionale

Due libri che amici, mi hanno consigliato.

Ian Stewart

Come tagliare una torta e altri rompicapi matematici.

Ian Stewart è uno dei matematici piú popolari al mondo. In questo libro riunisce venti rompicapi e storielle matematiche intriganti e divertenti. Nei venti capitoli, riccamente illustrati, il professor Stewart ci aiuta a risolvere puzzles e indovinelli curiosissimi, alcuni con importanti applicazioni pratiche, altri che sono stati l'incubo dei matematici piú dotati fino all'altro ieri.



Giorgio Ruffolo
Il capitalismo ha i secoli contati
Alcuni sostengono che il capitalismo avrebbe imboccato una strada di autodistruzione di cui si può prevedere il necessario percorso e la sua inevitabile fine. Per Giorgio Ruffolo non è vero. Non c'era niente, nel passato del capitalismo, che fosse necessario e inevitabile. E non c'è niente di simile nel suo futuro. Perché le origini del capitalismo possono essere rintracciate ben prima della nostra epoca, prima dell'emersione del volto potente e inquietante dell'impresa contemporanea. Perché già l'antichità dell'Occidente, tra Grecia e Roma, conteneva in sé i segni di quella attrazione verso il denaro e verso la produzione di valore che costituisce l'essenza della produzione e dello scambio capitalistico. Il passato del capitalismo gode quindi una durata straordinariamente lunga, e questo spinge Ruffolo a guardare al futuro nella certezza che il capitalismo non avrà vita troppo breve. Perché esso ha dentro di sé la capacità di adattarsi ai tempi piú diversi, l'elasticità necessaria a catturare l'immaginazione degli uomini di qualsiasi epoca, gli strumenti indispensabili per continuare ad essere lo scenario economico del futuro.

domenica 13 aprile 2008

Emespio

Un gprupo di rictecraoi anericami ha scpotero che michsiadno le lerette
all’itnenro dlele siglone palore si cacipse lo sestso il loro
singicafto, a ptato che la pirma e l’utimla retisno ivarniate. Pre
emespio, se srivco che il sanerote melcarlo dlel’urti è icnonetne voi
lo catipe e sprotuattuto ci ctedere?

(la Stampa - Jena)