giovedì 5 giugno 2008

Nucleare, no grazie


Sarebbe troppo facile usare questo in maniera strumentale diffondendo paura irrazionale sul tema degli impianti atomici.
Il Nucleare penso sia svantaggioso per motivi economici e tecnologici.
Tullio Regge scrive sulla Stampa:

"Io sono favorevole alla costruzione di centrali nucleari in territorio italiano, ma rimango intransigente sulle norme di sicurezza da applicare. L’energia nucleare non contribuisce all’effetto serra e non richiede l’importazione di combustibili fossili, che sono altamente inquinanti e la cui estrazione è causa di gravi incidenti. Le riserve di combustibili fossili sono destinate ad esaurirsi entro tempi relativamente brevi, con un evidente impatto negativo sulla nostra economia che si sentirà molto presto."

Alcune domande:
L'uranio è una risorsa infinita?
I costi di costruzione giustificano l'investimento?
In quanto tempo ci si ripaga i costi di costruzione tramite l'energia prodotta dalla centrale?
Costruire ora una centrale che quando sarà pronta sarà già tecnologicamente superata, ha senso?
Le scorie dove le mettiamo? In Italia manca il deserto del Nevada...
Se tra due mesi avremo il petrolio a 2 euro e se i costi energetici continueranno a salire così rapidamente a che serve costruire una centrale che produrrà energia fra 10 anni?

Temo che le risposte a tutte queste domande siano molto pessimistiche.

0 commenti: