venerdì 6 giugno 2008

Il finto tonto

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Questa volta Papa Ratzinger è piaciuto ai laici. E siccome è piaciuto ai laici, in quest’occasione non si sono sentite le consuete vibrate proteste contro l’indebita «interferenza » vaticana o contro l’inammissibile «intromissione » ecclesiastica negli affari di uno Stato geloso della propria laicità. Non un proclama. Nemmeno una voce, se non quella solitaria dei radicali cui, si sa, non difetta la coerenza.
Eppure i retroscena politici sono concordi nel riconoscere alla moral suasion
esercitata dal Vaticano uno dei motivi che hanno indotto il premier Berlusconi, alla vigilia dell’incontro con Benedetto XVI, a sfumare la sua posizione sul reato di immigrazione clandestina.
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(Pierluigi Battisti - Corriere della Sera)

Nessun laico ha mai escluso che a volte anche il papa possa dire cose giuste. E' proprio questa la differenza tra i laici e/o laicisti e chi, credente o meno, applaude a prescindere ad ogni sillaba pronunciata da BXVI.
Bravo papa, stavolta sei daccordo con me. Continua così.

Ma chi ci crede?

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