martedì 6 maggio 2008

Assemblea dei Mille


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Dall’intervento di Emma Bonino:

“Nessuno di noi predica soluzioni coercitive, ma stiamo dicendo che se non si affronta come si può affrontare in “società aperte” che sono quelle in cui crediamo, con elementi che riguardano l’emancipazione femminile, i pari diritti, l’accesso all’informazione da parte delle donne il problema, non si riuscirà a capire che bisogna abbinare il dato dello sviluppo economico e quello umano: la liberta di scegliere, il family planning, diffondere l’informazione sullo stato del pianeta. Noi abbiamo un’analisi che parte dal Manifesto Peccei che dice che la crescita esponenziale della popolazione è uno degli elementi di crisi in cui ci troviamo. La crescita che osserviamo è quella degli esseri umani, non quella degli animali. Noi vorremmo gli esseri umani sempre più umani, e la povertà li rende sempre meno umani. Vi è la negazione di qualunque intervento di emancipazione femminile. Esiste un’alleanza automatica di tutte le fedi religiose, ne da atto la Conferenza del Cairo, la conferenza di Pechino. Anche nelle riunioni delle Nazioni Unite questi aspetti non si affrontano con decisione. Per esempio la negazione dei fondi all’UNFPA è stata una decisione degli Stati Uniti. Sul Financial Times troviamo un articolo di Wolf “una proposta modesta per prevenire lo sterminio per fame”, ma nei nostri giornali a parte le mie interviste si trova poco o niente. Viviamo in un paese natalista, dove la classe politica ci chiede di fare più figli italiani. Se questo è un tabù vero, una forza come la nostra sa che andrà allo scontro con le gerarchie ecclesiastiche e che saremo in solitudine.

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