"[La Russia e la Cina] Sono due mondi agli antipodi. La Russia è un Paese-rentier, che vive sulla rendita di posizione delle materie prime ed è incapace di creare un’economia competitiva e di attrarre investimenti esteri. Paradossalmente solo uno choc al ribasso dei prezzi energetici potrebbe salvarla dal declino, innescando un processo di riforma altrimenti impensabile.
[la Cina] E’ anch’essa lontana dalla piena democrazia. Ma ha saputo creare la macchina della crescita. Per fare affari ha un bisogno vitale di mercati aperti e di relazioni pacifiche”.
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