martedì 12 agosto 2008

Giaculatorie

di Marco Travaglio
Ieri, sul Corriere, Pigi Battista ha fornito un catalogo completo del razzismo sociale applicato alla giustizia, in un memorabile commento dal titolo “E se Del Turco fosse innocente?”. Il prode Pigi lacrima perché Del Turco fu “prelevato dalla sua casa all’alba, come il peggiore dei malfattori”. Frase rivelatrice quant’altre mai del doppiopesismo classista di cui sopra: se non ne ricorrono i presupposti di legge, non si arresta né all’alba né al tramonto, né prima né dopo i pasti; ma, se i presupposti ci sono, allora l’orario e le modalità dell’arresto sono del tutto secondari rispetto ai fatti che l’hanno originato. Invece, per tutti i Battista d’Italia, i “signori” - se proprio si vuole arrestarli - meritano le manette di prima classe, quelle di velluto, possibilmente precedute da una telefonata di cortesia. Infatti Pigi chiede addirittura un risarcimento per Del Turco, scarcerato - a suo dire - “con 48 ore di ritardo causa introvabilità del gip”, rientrato ieri dalle ferie per esaminare l’ok dato sabato dalla Procura ai domiciliari. In realtà non c’è stato alcun ritardo, visto che il gip aveva 5 giorni di tempo per rispondere ai pm e ne ha impiegati solo 2.

Seguono le solite giaculatorie sulla “presunzione di innocenza”, che non c’entra nulla: la custodia cautelare riguarda sempre i “presunti non colpevoli”, altrimenti non sarebbe cautelare, ma definitiva. In carcere ci sono 30 mila persone nelle condizioni di Del Turco, ma naturalmente Battista si muove solo per Del Turco. E lo paragona addirittura a Enzo Tortora sol perché non s’è ancora scoperto “dove sono andati a finire i proventi” delle presunte mazzette. Ci sarebbe pure la possibilità, sostenuta dai pm, che i soldi siano finiti in alcuni immobili e/o in qualche conto cifrato nei paradisi fiscali. Ma lo Sherlock Holmes di Via Solferino non sente ragioni: se uno - puta caso - nasconde bene la refurtiva, vuol dire che è innocente. Attendiamo con ansia un editoriale dal titolo rovesciato: “E se Del Turco fosse colpevole?”. Cioè se fosse come Craxi, come Contrada, come Mambro e Fioravanti, per citare solo alcuni dei condannati definitivi che Battista e il Corriere continuano a trattare da innocenti. Come pure i 18 pregiudicati, da Dell’Utri in giù, che popolano il Parlamento. Ecco: se Del Turco fosse colpevole, sarebbe innocente lo stesso.
(L'Unità)

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