Un tempo, in questo disgraziato Paese, il Segreto di Stato si imponeva su stragi, losche trame, fondi neri. Adesso a diventare top secret sono le centrali elettriche.
Lo ha scoperto Carta: dal 1 maggio 2008 gli impianti civili per la produzione di energia sono accomunati alle più strategiche installazioni militari, e passibili di Segreto di Stato.
A discrezione del Presidente del Consiglio, le suddette centrali possono passare dal controllo delle ASL e dei Vigili del Fuoco a quello di «autonomi uffici di controllo» il cui personale è munito del nulla osta di sicurezza al massimo livello. Traduzione: le centrali elettriche andrebbero dal controllo cittadino a quello dei servizi segreti.
Motivazioni? Vaghe. Terrorismo. Al Qaida. Chissà cos'altro. Carta ipotizza che la manovra sia vòlta a celare ogni aspetto delle future centrali nucleari agli occhi curiosi e "ribelli" dei cittadini. Ma il provvedimento potrebbe essere ancora più lungimirante, e prepararsi a problemi sulla produzione e distribuzione elettrica. E a problemi di ordine pubblico, naturalmente.
(Petrolio)
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