NEW YORK - Un drappello di ufficiali a riposo, che nelle vesti imparziali di «esperti militari» hanno diffuso attraverso la televisione e la radio analisi e commenti sulla guerra al terrorismo addomesticati dal Pentagono e dalla Casa Bianca. In una dettagliata inchiesta, il New York Times denuncia quella che definisce, in termini molto duri e severi, «un apparato di informazione del Pentagono, celato dietro l'apparenza di obiettività, che ha usato questi analisti per una copertura giornalistica favorevole alla gestione della guerra da parte dell'amministrazione».
DECINE DI MIGLIAIA DI INTERVENTI IN RADIO E TV - «Per l'opinione pubblica questi uomini sono membri di un congrega molto conosciuta, presentati decine di migliaia di volte in televisione alla radio come esperti la cui vasta esperienza conferisce la possibilità da dare giudizi inappellabili sulle più urgenti questioni del mondo del dopo 11 settembre» scrive David Barstow che ha condotto un'approfondita analisi degli interventi televisivi di questi esperti.
INTERESSI DEGLI "OPINIONISTI" NEGLI APPALTI BELLICI - L'impegno di questi esperti, «iniziato con la preparazione all'attacco all'Iraq e che ancora continua», non è dovuto solo a convinzioni ideologiche o spirito di corpo, ma anche a «potenti dinamiche finanziarie», denuncia ancora il Times. «La maggior parte di questi analisti hanno legami con compagnie che hanno appalti militari e sono coinvolte nelle politiche belliche». Legami che non vengono svelati al grande pubblico, e che «qualche volta sono ignoti anche ai network» che interpellano questi esperti, nove dei quali - ammette il Times - hanno pubblicato editoriali anche sul quotidiano newyorkese.
(Il Corriere della Sera) ..e in Italia???
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