lunedì 18 maggio 2009

E con la scusa della pedofilia...

Censuriamo Internet (come in Birmania):

Quando si procede per delitti di istigazione a delinquere o a disobbedire alle leggi, ovvero per delitti di apologia di reato, previsti dal codice penale o da altre disposizioni penali, e sussistono concreti elementi che consentano di ritenere che alcuno compia detta attività di apologia o di istigazione in via telematica sulla rete internet, il Ministro dell’interno, in seguito a comunicazione dell’autorità giudiziaria, può disporre con proprio decreto l’interruzione della attività indicata, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine.

I fornitori dei servizi di connettività alla rete internet, per l’effetto del decreto di cui al comma 1, devono provvedere ad eseguire l’attività di filtraggio imposta entro il termine di 24 ore. La violazione di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000, alla cui irrogazione provvede il Ministero dello sviluppo economico.



Il testo sta arrivando alla Camera dopo essere stato approvato in Senato.

Dove comincia l'apologia di reato e dove la libertà di espressione? Se invito a disobbedire ad una legge che ritengo ingiusta sono perseguibile? Beppe Grillo potrà continuare a scrivere? Travaglio? Se dicessi che sono per la legalizzazione delle droghe leggere commetterei reato? E se dicessi che la legge sul testamento biologico fa schifo? Criticare il Papa diventerebbe reato?

Update:

Ho preso una cantonata e Tooby mi ha giustamente corretto, il disegno di legge con l’articolo liberticida una volta arrivato alla Camera è stato modificato. L’articolo in questione è stato soppresso e il disegno di legge è ritornato al Senato. Pericolo scampato per ora.

Grazie Tooby.

3 commenti:

Tooby ha detto...

Qualcosa non va. L'articolo 60 è stato licenziato al Senato, ma è stato soppresso da Roberto Cassinelli alla Camera http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=16&id=418179

Adesso il testo è tornato al senato senza il famigerato articolo.

ellekappa ha detto...

Mea culpa. Mi sono fidato di un blog (di cui non farò il nome nemmeno sotto tortura) e non ho verificato sul sito della camera la notizia.

5 minuti di vergogna.

Grazie.

Tooby ha detto...

Nessuna vergogna nello sbagliare, tanto più che di questi tempi in cui la rete è uno dei pochi luoghi dove ci si può esprimere liberamente, è normale avere i nervi tesi. Non sarà l'ultimo attacco alla rete, mi sa...