La deflazione è un fenomeno di riduzione generalizzata e continuata del livello generale dei prezzi. Inizialmente, però, quando non ha ancora influenzato le aspettative sull’andamento futuro, la riduzione dei prezzi è un fenomeno positivo, come hanno sottolineato anche molti commenti a un articolo precedente. La deflazione porta infatti un po’ di respiro a consumatori vessati da anni di inflazione e con redditi che non reggevano il ritmo di crescita dei prezzi.
Ma l’effetto benefico della deflazione sul potere d’acquisto dei consumatori è solo temporaneo e non deve quindi far dimenticare i suoi effetti nefasti di più lungo periodo. Se infatti si diffonde nell’economia l’idea che i prezzi si ridurranno non solo oggi, ma anche in futuro, allora i consumatori potranno essere indotti a rinviare sistematicamente i loro acquisti di beni durevoli (automobili, elettrodomestici, computer), tenendosi invece in tasca il denaro contante. Non solo, le aziende con la prospettiva di veder scendere i loro prezzi di vendita e quindi i loro margini di profitto, saranno indotte a fare pressione sui sindacati per ottenere riduzioni nel livello dei salari, in assenza delle quali faranno più facilmente ricorso ai licenziamenti. A loro volta, la eventuale riduzione dei salari e/o l’aumento della disoccupazione potrebbe avvitare ulteriormente l’economia in una spirale di recessione e ulteriore deflazione. Insomma, un disastro.
(LaVoce.info )
Morale: Entro Natale compratevi il Wii, da Capodanno cominciate a preoccuparvi.
Brevi premesse ritenute necessarie
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« Prima di dettagliare il mio pensiero sul problema dell’emissione
monetaria, è necessario che io faccia delle premesse relative alla visione
della Vita ...
2 giorni fa
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