martedì 1 aprile 2008

La pillola del giorno dopo

Per chi ancora avesse dei dubbi sulla pillola del giorno dopo (Norlevo) citiamo la sentenza 8465/2001 del Tar del Lazio:

«Il decreto che autorizza la commercializzazione del “Norlevo” non contrasta con la legge n. 194/1978, poiché il farmaco autorizzato agisce con effetti contraccettivi in un momento anteriore all’innesto dell’ovulo fecondato nell’utero materno. Detta evenienza resta sottratta alla regolamentazione dettata dalla legge richiamata che, come in precedenza esposto, assume a riferimento una condizione fisiologica della donna di stabile aspettativa di maternità cui soccorrono, in presenza di una volontaria e consapevole scelta interruttiva, specifici interventi di assistenza sul piano sanitario e psicologico.
Come, del resto, illustrato dalle parti resistenti, il farmaco “Norlevo” esplica effetti di prevenzione della gestazione al pari di altri usuali metodi contraccettivi, quale lo “IUD” o spirale, che parimenti mirano a inibire l’impianto dell’ovulo fecondato e in ordine ai quali non si pone questione circa la qualificazione come pratiche abortive eccedenti i limiti stabiliti dalla legge n. 194/1978»


Insomma la pillola del giorno dopo è un contraccettivo come lo sono il profilattico, la spirale, il diaframma, con buona pace di G.Ferrara e del Movimento della Vita(?).
Più precisamente si tratta di contraccettivo post-coitale d'emergenza:la pillola del giorno dopo agisce alternativamente prevenendo l’ovulazione o, qualora l’ovulo sia già stato fecondato, modificando la cavità uterina in modo da impedire l’annidamento dell’ovulo stesso.

La sua prescrizione è dovuta in assenza di possibilità di diagnosi… quindi ve la devono prescrivere anche senza fare alcun controllo ginecologico.

Citiamo infine l'OMS:la gravidanza inizia NON con la fecondazione, ma con l’impianto dello zigote nell’utero materno.

Ultima cosa: la pillola del giorno dopo NON VA CONFUSA con la RU486 che invece E' una pillola abortiva e funziona in maniera completamente diversa.

P.S.
Tutto questo senza ledere i diritti dei cattolici (e simili) che della pillola del giorno dopo possono,se lo desiderano, continuare a fare tranquillamente a meno.

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