venerdì 14 marzo 2008

Lieto fine

"Vittoria!" esulta Marco Cappato, eurodeputato radicale nell'annunciare la notizia. Dopo l'approvazione, oggi pomeriggio, da parte del parlamento Europeo con 46 voti favorevoli, 2 contrari e 12 astenuti, della risoluzione d'urgenza promossa dai deputati europei radicali Marco Cappato e Marco Pannella che rivolgeva "un appello agli Stati membri interessati affinché trovino una soluzione comune in modo da assicurare che sia concesso asilo o protezione sul territorio dell'UE a Mehdi Kazami e che egli non sia espulso in Iran, dove sarebbe giustiziato", la notizia che tutti stavamo aspettando con ansia da settimane: il governo inglese ha deciso di sospendere la deportazione di Mehdi Kazemi in Iran. Il ministro dell'Interno britannico Jacqui Smith ha deciso oggi di sospendere la deportazione dopo aver ricevuto una lettera firmata da oltre 60 membri della camera dei Lord che chiedeva di intervenire in favore del 19enne: "Noi membri della camera dei Lord siamo profondamente preoccupati dalla possibilita' che Mehdi Kazemi venga condannato a morte se gli verra' rifiutato l'asilo in Gran Bretagna e verra' deportato in Iran. Chiediamo al governo di Sua Maesta' di mostrare compassione e di dare rifugio nel Regno Unito a Kazemi'', si legge nella lettera. Il giovane, il cui compagno e' stato impiccato in Iran dopo essere stato condannato per ''sodomia'', si trova in Olanda dove gli e' stato rifiutato l'asilo ed ora potra' quindi tornare in Gran Bretagna senza alcun rischio.
Secondo Sergio Rovasio, segretario Associazione Radicale Certi Diritti: "Quanto avvenuto oggi è il risultato della mobilitazione internazionale che ha visto in prima linea le Associazioni Nessuno Tocchi Caino, il Gruppo EveryOne, il Partito Radicale Nonviolento e l'Associaizone radicale Certi Diritti insieme a molte associazioni lgbt europee, media e network internazionali, in particolare la stampa di Spagna, Italia, Olanda e Gran Bretagna, che lottano per la libertà e la democrazia. Non possiamo che esprimere al Governo britannico i nostri più sentiti ringraziamenti per la scelta di salvare la vita a Medhi. Occorre ora garantire, e su questo vigileremo, che in tutti i paesi dell'Unione Europea venga applicata la Direttiva 2004/83/CE che impone il riconoscimento dello status di rifugiato anche alle persone perseguitate nel loro paese di origine a causa del loro orientamento sessuale".

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