E così la candidatura “bomba” di Ignazio Marino è stata disinnescata. Che sia vero o falso quello di cui si parla (rimborsi gonfiati), il risultato è stato ottenuto. Marino passa il tempo a difendersi dalle accuse con smentite e repliche e le ragioni della sua candidatura sono ormai un ricordo. Il rischio era che Bersani e Franceschini dovessero confrontarsi con questo candidato scomodo prendendo posizione su temi di cui loro hanno un paura fottuta (laicità, laicismo, bioetica, diritti civili, biotestamento…). L’hanno scampata bella. Di certe cose, agli italiani, non si parla e non si deve parlare.
Con le buone o con le cattive.
Ps.
Secondo voi all’interno del PD chi sta stappando bottiglie di spumante per l’inchiesta del Foglio?