[Il maresciallo d'Italia Rodolfo Graziani ] Nel 1921 venne inviato in Libia a reprimere la rivolta anti-italiana guidata da Omar al-Mukhta-r: egli spostò il suo quartier generale a Zuara e riuscì a riprendere il controllo, anche politico, della Cirenaica, sconfiggendo definitivamente l'esercito di al-Muktar nel 1931.[..] Nel corso della campagna fece uso di durissime misure anche contro i civili, ritenuti potenziali fiancheggiatori dei resistenti. Nota la vicenda della deportazione di centinaia di migliaia di appartenenti alle tribù nomadi della Cirenaica, che furono rinchiuse in campi di concentramento appositamente preparati. Nei campi si registrerà un altissimo tasso di mortalità, a causa delle terribili condizioni igienico-sanitarie e della scarsità di cibo e acqua che costò la vita a decine di migliaia di persone. La tecnica (già sperimentata dai britannici nella guerra boera) di trasferire le popolazioni civili per impedire ogni appoggio ai resistenti si trasformò, nelle mani di Graziani, in uno strumento di pulizia etnica se non di vero e proprio sterminio pianificato.
(Rodolfo Graziani su Wikipedia)
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