«Vorrei fare una domanda alla borghesia produttiva, agli imprenditori, agli intellettuali, ai moderati, anche a una parte delle gerarchie ecclesiastiche italiane: possibile che non vediate dove ci sta conducendo Berlusconi? Possibile che non vediate che ormai si considera al di sopra della legge e di ogni morale, che pensa di avere così tanto potere da permettersi tutto? Vorrei suonare un campanello d’allarme: siamo ben oltre il conflitto di interessi e il controllo delle tv; siamo all’intreccio di ogni potere, economico, bancario, finanziario. Sulla spinta della crisi, intrecciando la sua forza di imprenditore con il controllo dello Stato, Berlusconi sta allungando le mani su tutto, sta riducendo ogni potere autonomo. La Sardegna è stata la prova generale. Vuole stravincere se l’8 giugno, dopo le Europee e le Amministrative, l’Italia si risveglierà con un netto disequilibrio tra maggioranza e opposizione, vale a dire tra Pdl e Pd, sarà un’altra Italia. Berlusconi cercherà di prendersi tutto: non solo la Rai, non solo le modifiche costituzionali; diventeremo un Paese profondamente diverso da quello di oggi. Altro che Peron: il modello di Berlusconi sono alcune delle repubbliche ex sovietiche dell’Asia centrale, dal Turkmenistan all’Uzbekistan. Paesi in cui il potere personale del capo è intrecciato con il potere dello Stato e i poteri economici »
(Dario Franceschini)
2 commenti:
Speriamo che ad ascoltare questa domanda (a porsi cioè questo problema) sia la maggioranza del paese.
Ma la risposta mi fa paura.
La risposta la sappiamo Luca... ma vorremmo non crederci.
Incrociamo le dita e speriamo nei miracoli (ironico da laici, vero?).
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