venerdì 6 febbraio 2009

Barbarie al governo

«Sarebbe un fatto di inaudita gravità. Sconcertante dal punto di vista della legalità costituzionale»
«direttamente o indirettamente si vuole impedire l’esecuzione di una sentenza passata in giudicato. Anche se si introducesse una norma che non parla direttamente della vicenda ma si limita a dire che nessun medico può interrompere l’alimentazione, sarebbe un modo surrettizio per bloccare una sentenza che è stata assolutamente chiara proprio su questo punto. Ciò rappresenterebbe pertanto un travalicamento di poteri da parte del governo contrario ai principi costituzionali e senza precedenti»
«Non si può decidere di anticipare solo alcune parti di un disegno di legge sul testamento biologico quando la discussione al Senato è all’inizio e sui testi presentati c’è un forte dissenso. Così facendo il governo selezionerebbe una tra le tante posizioni, forzando quindi l’adozione di una norma piuttosto che un’altra...»
(Stefano Rodotà)

«Il presidente della Repubblica italiana non è il Cardinal legato delle Romagne. Se lo mettano bene in testa nei palazzi vaticani che ordinano e nei palazzi romani che obbediscono. Napolitano ha esortato il parlamento a legiferare sul testamento biologico per colmare il vuoto legislativo, fin qui riempito dalla giurisprudenza della magistratura, e per ripulire l’atmosfera politica italiana dai morbi del clericalismo che, inevitabilmente, finirebbero col far divampare nel Paese un’ondata anticlericale e una guerra di religione.»
(Federico Orlando)

"Stabilire che una sentenza di un giudice possa essere annullata per decreto del governo vuol dire un domani poter annullare anche una sentenza di condanna di qualche potente di turno perchè semplicemente non piace al governante di turno"
(Antonio di Pietro)

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