"Giovedì 23 e venerdì 24 aprile, a Roma, si è tenuto un meeting degli insegnanti di religione dal titolo 'Io non mi vergogno del Vangelo (Rm 1,16)'. Non del Vangelo - ci mancherebbe altro - ma vergognarsi un pochetto di essere gli unici insegnanti a stare in cattedra senza aver vinto un concorso, senza aver dovuto scalare alcuna graduatoria, e di avere uno stipendio solo perché si è di gradimento al proprio vescovo, be', vergognarsi un pochetto di questo non guasterebbe.. Ma qui non tratteremo degli insegnanti di religione, dei quali non si può fare tutto un fascio, perché ce ne saranno di ogni genere, perfino di simpatici. Qui tratteremo di quello che l'insegnante di religione dovrebbe essere, dando ampia voce al Papa e al presidente e al segretario della Cei. Si tratta di un articolone lungo e tedioso, perché i chierici sono prolissi e ti costringono ad esserlo, uno sporco lavoraccio che qualcuno deve pur fare, e dunque procediamo.[..]"
(Luigi Castaldi aka Malvino)
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