Siccome tutti ne parlano, è già questo è un successo, vorrei dire la mia sulla faccenda degli autobus atei. Alcuni si sono appigliati al fatto che lo slogan era semplicemente falso:"La cattiva notizia è che Dio non esiste..."
Lo slogan era pubblicitario mica aveva una valenza scientifica: nessuno può davvero dimostrare l’esistenza o la non esistenza di Dio. Si crede (o non si crede) solo per fede.
Si voleva/vuole attrarre l’attenzione sul fatto che esiste una fetta di popolazione che non crede o non sa se credere. E sul fatto che si può vivere benissimo senza abbracciare alcuna fede. Sembra ovvio, ma visti i tempi….
Altri accusano di proselitismo i membri dell'UAAR; che ci sarebbe di male poi nel proselitismo? Che c’è di male se cerco di convincere di qualcosa senza imporre nulla a nessuno? Come dice bene Luca Sofri tutto quello che sappiamo lo sappiamo perché qualcuno ci ha convinto che sia vero.
Ci sarebbe molto di male invece se cerco di far emanare leggi che obblighino TUTTI a comportarsi in un certo modo in nome di una verità trascendente che solo io conosco… vi ricorda niente questo tipo di comportamento?
In un'epoca Ratzingeriana quest’iniziativa è sacrosanta e benemerita.
E poi vuoi mettere l'impagabile piacere di leggere le dichiarazioni scomposte dei politici teo-(con/dem)? Fa molto bene al mio ego sentirmi superiore a loro senza nemmeno la fatica di elevarmi... si abbassano loro...
Le foglie morte non sono
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Le foglie, che morte non sono,
irradiano in cielo la luce,
filtrata dai rami che, nudi, vestirono.
E mi sembra, camminando,
che pestarle sia peccato
ché ...
1 mese fa
1 commenti:
A me lo slogan che proponi(?) mi pare pilatesco fintamente salomonico.
Prendi le difese di un'idea forse anche inconsciamente:
perche sarebbe BUONO dimostrare che Dio esiste? e perchè sarebbe CATTIVO dimostrare il contrario?
Incredibile quanto l'iniziativa dell'UAAR stia facendo emergere i luoghi comuni e le formulette tranquillizzanti inculcateci al catechismo.
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