lunedì 15 settembre 2008

Se il petrolio va giù giù.

In effetti la regola è che se i petrolieri dell'Opec tagliano la produzione allora il prezzo sale. La classica storiella delle patate al mercato: tante patate, prezzo basso...poche patate, prezzo alto! Ed è anche vero che in genere quando si fiuta qualche scossone sui mercati il prezzo del petrolio va su.

Il fatto che adesso stia accadendo il contrario (ma bisogna vedere quanto durerà!) è anche in parte dovuto al fatto che il petrolio è venduto su un mercato particolare, quello delle borse e il suo prezzo è determinato solo in parte dalle reali dinamiche della domanda e della offerta. Per una parte consistente è determinato dalle speculazioni e dalle tendenze dei mercati pronti contro termine.
In un contesto di aleatorietà delle borse, speculatori e contrattisti a termine mettono al riparo le loro posizioni. In pratica ragionano come tutti quando c'è incertezza: mi porto a casa il gruzzoletto e poi vediamo come vanno le cose. E per fare questo devono realizzare le posizioni vendendo sul mercato a pronti le loro disponibilità di petrolio. Il prezzo scende, come conseguenza delle vendite, ma le loro posizioni sono al sicuro.

Indubbiamente il fallimento di una banca di dimensioni planetarie come Lehman Brothers è un fenomeno abbastanza dirompente da indurre i grandi buyers petroliferi a stare alla finestra a guardare. Per ora il prezzo cala. Dopo vedremo.

1 commenti:

Max ha detto...

E io che pensavo a un complotto pluto-massonico mondiale...

.... però mi darai atto che a volte il prezzo del petrolio è molto più sensibile ai cambiamenti politico-economici....