mercoledì 23 gennaio 2008

La Rai e il Vaticano

“Le verità di Vespa e le cifre di Pannella”, di Norma Rangeri, Il Manifesto (18 gennaio)

“Ci voleva la contestazione universitaria al papa per fare il miracolo di vedere seduti sulle poltroncine di Porta a Porta Marco Pannella, Marcello Cini e Piergiorgio Odifreddi. Al formidabile trio il compito di confutare l’ultima, colossale bufala mediatica, replicata da tutti i giornali e i telegiornali del regno: al papa è stato impedito di parlare. E, altro miracolo, ci sono riusciti. Nonostante gli insulti e il conduttore che gli giocava contro.

Agli insulti di Giuliano Ferrara (uno dei tre ospiti papalini: gli altri due erano Buttiglione e monsignor Fisichella), i professori non hanno badato. Se uno dice «raglio dell’asino non sale al cielo» (Ferrara), meglio lasciar perdere. Se un altro (Buttiglione) aggiunge «professori mediocri» mentre la telecamera inquadra il suo calzino calato rovinosamente sulla scarpa, non vale la pena aggiungere altro.

Ripetere che al papa è stato impedito di parlare è dura se c’è Pannella che ti snocciola i dati del presenzialismo Vaticano nei nostri telegiornali. Le cifre del leader radicale parlano da sole: dal 19 aprile 2005 (anno in cui è stato eletto Ratzinger) al 14 gennaio 2008, il Tg1 ha dato il 35,45 per cento al governo e il 29, 13 per cento al Vaticano, mentre il Tg2 ha assegnato il 34 per cento al governo e il 32 al Vaticano. Numeri che chiariscono quel che i telespettatori sanno molto bene: la nostra televisione è ossessivamente papalina come nessun altra al mondo. […]”

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