mercoledì 3 febbraio 2010

Lucetta Scaraffia

"Ho avuto una conversione vera. Era domenica, tornavo dall’edicola. Vidi molta gente radunata davanti alla Basilica di Santa Maria in Trastevere, allora abitavo lì. C’era pure Giulio Andreotti. Un passante mi spiegò che si festeggiava il ritorno di un’icona restaurata, una madonna del VI secolo. Mi ritrovai non so come nel primo banco della chiesa. Entrò l’icona, preceduta da una lunga processione. Il coro intonò l’Akathistos bizantino, il più antico inno liturgico dedicato alla Madre di Dio. E io mi sentii male. Mi scusi… (Si commuove). Fui invasa da un fortissimo senso di luce, di calore, di presenza. Ho capito che lì c’era, ecco. C’era e mi diceva qualcosa. Mi si rivelava. Le parole sono rozze, non possono spiegare la gratuità della grazia divina. Da allora mi pare d’essere completamente cambiata."
(Lucetta Scaraffia)

C'è gente che si sente in diritto di pronunciare perfide idiozie per il solo fatto di soffrire di allucinazioni.

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