giovedì 7 gennaio 2010

I Re Magi erano astrologi...

Non più di tre giorni fa, all’Angelus, Benedetto XVI stroncava l’astrologia: “La nostra speranza non fa conto su improbabili pronostici”. Oggi, parlando degli astrologi zoroastriani chiamati Re Magi (Mt 2, 1-12), ha elogiato “coloro che, attraverso tutte le epoche della storia, sanno riconoscere il messaggio della stella”.
Tutto sta nel come si legge la stella.
Se Venere entra nello Scorpione e annuncia al nato sotto il segni dei Pesci che lo attendono settimane di coccole, si tratta di un improbabile pronostico. Se invece una cometa punta in direzione di Betlemme e annuncia a Gaspare, Melchiorre e Baldassarre che lì sta per nascere il Re dei Re, l’oroscopo è azzeccato, e l’astrologia non è più una puttanata.
(Malvino)

Ve lo immaginate Paolo Fox  a portare mirra a Gesù Bambino?

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