martedì 24 novembre 2009

Pane al pane

"E tuttavia c'è qualcosa che Brunetta e i critici del Tesoro non sembrano vedere: le riforme non sono una bottiglia di champagne, e non è il tappo di Tremonti che impedisce il brindisi. Se le riforme non decollano è innanzitutto perché gli italiani che le temono sono di più di quelli che sarebbero pronti a sostenerle davvero, accettandone i rischi, le tensioni, i prezzi da pagare. E proprio per questo uno schieramento politico riformista diverso dal partito della spesa, al momento, non esiste ancora. Le riforme che servirebbero richiedono coraggio, e nessun governo ne avrà mai abbastanza finché l'opposizione sarà come quella, faziosa e pregiudiziale, che Prodi e Berlusconi hanno incontrato sui rispettivi cammini. Né si vede come questo dato di fondo della politica italiana possa cambiare rapidamente. L'agenda del centro-destra è continuamente stravolta dalla necessità di salvare Berlusconi dai suoi processi. Quella del centro-sinistra dall'imperativo categorico di impedire che Berlusconi la faccia franca. Nessuno è disposto a interrompere il circolo vizioso. Nessuno ha la forza di rimuovere l'ostacolo che blocca il confronto, nemmeno Tremonti. Peccato, perché più passa il tempo e più arduo sarà venir fuori dal pantano in cui la politica ha precipitato il Paese."
(Luca Ricolfi - la Stampa)


Ma Phastidio pensa che Ricolfi sia troppo generoso con questa maggioranza.

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