“Roma non è una città omofoba” (Gianni Alemanno)
A Roma, come consuetudine, mettono fuoco ad un locale gay, il segretario del circolo Mario Mieli, Andrea Berardicurti, dichiara il suo sdegno e sul Giornale (ottimo per incartare il pesce) si legge questo arguto commento all’articolo:
“Mario Mieli, segretario dell'importantissimo Circolo di "Cultura" Omosessuale dice che questo e' l'ennesimo attacco alla comunita' gay da parte di facinorosi.... Non ci siamo proprio, signor Mieli, gli unici facinorosi qui sono proprio i suoi seguaci che cercano di mettersi in mostra con manifestazioni di dubbio gusto e starnazzando ai quattro venti a proposito di un presunto "orgoglio gay". Si divertono a provocare le persone normali e poi si lamentano dell'inevitabile reazione.... “
(Ugo Limone)
Il contenuto si commenta da sé (“gay facinorosi” non ne esistono in natura, al limite se impazziscono diventano preti) ma il fatto esilarante e che Mario Mieli è morto nel 1983.
La madre dei cretini è dipendente del Giornale.