Domanda retorica:
«Nessuno ha chiesto la nostra opinione, prima di metterci al mondo: perché non dovremmo essere liberi di andarcene?»
(Repubblica - Luca e Francesco Cavalli-Sforza)
Risposta sbagliata:
«Proprio perché non siamo nati di nostra volontà, perché la vita non ce la siamo data noi non siamo liberi di andarcene.»
(Avvenire - Pier Giorgio Liverani)
Se ancora avete dei dubbi sulla fallacia della risposta leggete l'illuminante esempio esplicativo trovato in questo utilissimo blog:
Liverani: (si sveglia in una cella grande due metri per due, con un buco per terra per sapete-voi-cosa, un giaciglio di paglia, e basta.) Oh! Ma dove sono? Cosa mi è capitato? Cos’è questo posto? (Si alza da terra – e batte la testa contro il soffitto, alto un metro e sessanta. C’è una porta sprangata, con uno spioncino che permette di guardare fuori.) Ehi, lei! Si fermi un attimo! Che cosa succede?
Passante: dice a me?
L.: sì, sì, a lei. La prego, mi dica, cosa faccio qui? Chi mi ha chiuso qua dentro?
P.: è un mistero. Non è dato saperlo.
L.: oh. Davvero? Ma non si può aprire questa porta? Qui è stretto, c’è un tanfo terribile, e non mi sento tanto bene...
P.: (scandalizzato) aprire? No, no, non è possibile!
L.: non ci sono le chiavi?
P.: certo che ci sono! (Si sente un tintinnio, e dopo un attimo Liverani se le vede sventolare davanti allo spioncino.)
L.: ah, menomale! Su, per favore, mi apra, la prego!
P.: non è possibile, le ho detto!
L.: ma perché?
P.: è entrato di sua volontà là dentro?
L.: no, assolutamente. Mi ci sono risvegliato poco fa, e non ricordo nulla di quello che mi è successo prima. Forse sono stato drogato e...
P.: (interrompendolo) se non c’è entrato di sua volontà, allora nemmeno può uscirne, non le pare?
L.: eh? Come? No, forse ha capito male: ho detto che non ci sono entrato di mia volontà! Mi ci ha gettato qualcuno. Su, adesso, la prego...
P.: avevo capito benissimo. Ripeto: lei non c’è entrato di sua volontà, quindi non può certo uscirne di sua volontà. La saluto; buona permanenza. (Si allontana, accompagnato dalle urla e dalle implorazioni sempre più angosciate di Pier Giorgio Liverani.)
Le foglie morte non sono
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Le foglie, che morte non sono,
irradiano in cielo la luce,
filtrata dai rami che, nudi, vestirono.
E mi sembra, camminando,
che pestarle sia peccato
ché ...
1 mese fa
2 commenti:
CLAP CLAP CLAP!!!!
...e nient'altro!
Io ho solo incollato. Bravo a Giuseppe Regalzi che in poche battute ha mostrato quanto certe argomentazioni servano solo a buttare fumo negli occhi e a confondere la gente.
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