venerdì 25 aprile 2008

Cattolici e pena di morte

Curate da Francesco D’Alpa, responsabile dell’Osservatorio UAAR sui fenomeni religiosi (osservatorio@uaar.it), sono ora disponibili sul sito le Risposte alle domande più frequenti sull’atteggiamento della Chiesa cattolica nei confronti della pena di morte. Pubblicato, e liberamente scaricabile, anche Benedetto XVI e la pena di morte, capitolo tratto dall’imminente libro di D’Alpa “Il “sì” cattolico alla pena di morte” (Laikos 2008).

(UAAR)


Riporto alcune delle FAQ riprese da qui:

Giovanni Paolo II era contrario alla pena di morte?
Nei primi anni del suo pontificato, Giovanni Paolo II non dimostrò alcun interesse per la problematica della pena di morte, nonostante l’attualità del tema e le richieste di numerosi gruppi abolizionisti. Successivamente si è talora impegnato, a titolo personale, in senso abolizionista, senza peraltro definire ufficialmente questa posizione in alcun documento. La sua scelta era infatti assolutamente personale, incoerente con il pensiero cristiano e con la tradizione, e non impegnava il Magistero. In ogni caso, egli ha sempre attentamente precisato che non si può “uccidere l’innocente”, ma non ha mai sostenuto che non si possa “in assoluto” uccidere legittimamente.

Benedetto XVI è personalmente contrario alla pena di morte?
No. Nel 2004, ad esempio, prima di venire eletto papa, in un Memorandum per la conferenza episcopale degli Stati Uniti, occasionato dalla candidatura alle elezioni di politici cattolici che fanno campagna sistematica per l’aborto, aveva scritto: «Non tutte le questioni morali hanno lo stesso peso morale dell’aborto e dell’eutanasia. Per esempio, se un cattolico fosse in disaccordo col Santo Padre sull’applicazione della pena capitale o sulla decisione di fare una guerra, egli non sarebbe da considerarsi per questa ragione indegno di presentarsi a ricevere la santa comunione. Mentre la Chiesa esorta le autorità civili a perseguire la pace, non la guerra, e ad esercitare discrezione e misericordia nell’applicare una pena a criminali, può tuttavia essere consentito prendere le armi per respingere un aggressore, o fare ricorso alla pena capitale. Ci può essere una legittima diversità di opinione anche tra i cattolici sul fare la guerra e sull’applicare la pena di morte, non però in alcun modo riguardo all’aborto e all’eutanasia».

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