«Qualsiasi cosa succeda, non permettere che mi facciano delle foto vicino a Silvio con la bandana. Stai tu in mezzo perché altrimenti la stampa britannica ci uccide».
(Tony Blair alla moglie Cherie)
(Blog Laicista e... Farabutto)
«Qualsiasi cosa succeda, non permettere che mi facciano delle foto vicino a Silvio con la bandana. Stai tu in mezzo perché altrimenti la stampa britannica ci uccide».
(Tony Blair alla moglie Cherie)
"Nonostante rumori minacciosi da parte di Silvio Berlusconi, il principale quotidiano italiano di centro-sinistra si è rifiutato di smettere di chiedere risposte alle 10 domande poste al premier circa la sua relazione con una adolescente napoletana, Noemi Letizia. Nessun altro leader democratico avrebbe potuto ignorare i quesiti su questa amicizia nel modo in cui lo ha fatto Berlusconi. La sua spiegazione di come ha conosciuto la famiglia Letizia non regge. Egli non ha spiegato l'affermazione della sua giovane amica sul fatto che il premier le avrebbe aperto la strada in politica o nello show business. Né ci sono state spiegazioni sulle nuove rivelazioni secondo cui la 18enne signorina Letizia è proprietaria di quattro case. Questa è molto più che curiosità della stampa. Sua moglie ha detto che non può più stare con un uomo che "frequenta minorenni" e che egli "non sta bene". Repubblica ha fatto notare che le dichiarazioni della signorina Letizia sui regali di compleanno ricevuti dall'uomo che lei chiama 'papi' lasciano intendere che erano amici da quando lei aveva 15 anni. La stampa rimane una delle poche forze critiche in una società in cui quasi tutti i canali televisivi rispondono a Mr. Berlusconi. Finora, il suo solo gesto per dare spiegazioni è stato di apparire in un talk show il cui ossequioso presentatore gli ha lasciato pronunciare un monologo autogiustificativo. Ma quando un giornalista di Repubblica ha provato a fargli una domanda questa settimana, Mr. Berlusconi ha perso le staffe. "Che diritto ha di fare domande?", ha gridato. La risposta, in una società democratica, deve essere: "Tutti i diritti del mondo". Repubblica sta combattendo una battaglia solitaria e merita sostegno"
qui dal sito inglese.
e qui invece un collage di quello che ne pensa la stampa estera della sentenza su Mills.
"Sto veramente pensando ad un disegno di legge di iniziativa popolare per diminuire, che so, a 300 il numero dei deputati e a 150 il numero dei senatori"
(S.B.)
Ma io farei 100…. anzi no… 20…. ma che dico… 1 solo…
Domani dice che non l’ha detto.
Post moralista.
Ma la cosa peggiore, in fondo, non è che lui sia o non sia colpevole delle nefandezze che gli vengono attribuite, alla fin fine è secondario. L’incubo vero è che agli italiani, in maggioranza, non frega assolutamente niente.
Può continuare, il premier, a ripetere senza che alcuno lo interrompa di non aver mai conosciuto David Mills nonostante l'avvocato inglese abbia detto e scritto di averlo incontrato, per lo meno, in due occasioni? Quando Berlusconi verrà a spiegarci che la seconda guerra mondiale è scoppiata perché un dissennato Belgio ha invaso il distratto Terzo Reich? O che il Sole gira intorno alla Terra immobile? Può credere il premier di essere sempre nella poltrona bianca di Porta a Porta?
(Giuseppe D'Avanzo)
ROMA - Due scuole romane chiuse per sette giorni in via precauzionale dopo che quattro studenti sono risultati positivi all'influenza A. La decisione è stata presa dal viceministro per la Salute Ferruccio Fazio.
(Repubblica)
Uhm. Queste cose mi mettono agitazione.
"Pertanto siamo felici di ospitare questa sera Marco Pannella, che abbiamo comunque sempre rispettato come un grande protagonista della scena politica italiana."
(Comunicazione della Redazione di AnnoZero )
Domani piove.
"L'Assemblea di Montecitorio può essere giudicata, con i suoi 630 membri, pletorica ma certo non può essere definita nè inutile nè controproducente".
[E']"inaccettabile la privazione del Parlamento, in quanto espressione della sovranità popolare, delle sue essenziali funzioni di indirizzo generale, di controllo dell'operato del Governo, di esercizio del potere legislativo"
(Gianfranco Fini)
"Silvio Berlusconi tocca il cielo con un dito. Non si aspettava un successo del genere. Come pure non si aspettava il veleno, le accuse e gli insulti che gli hanno riversato addosso in questi giorni i suoi alleati. E visto che l’uomo risponde alle difficoltà come un leone, in quattro e quattrotto come quando è sceso in campo nel ‘94 ha deciso di rivoluzionare lo scenario politico italiano"
(Augusto Minzolini qualche articolo fa)
via Luca Sofri
Lui giura ancora sulla testa dei suoi figli che è innocente.
Viste le ultime vicissitudini non riesco più a capire quante teste sono a rischio decollazione.
"Il giorno in cui escono le motivazioni del processo Mills in cui Berlusconi fu assolto…"
(Luigi Galluzzo a Studio Aperto)
Ecco, magari senza il Lodo Alfano sarebbe stato davvero assolto... chissà...
Rimarremo con il dubbio e tutti quei cattivoni malpensanti comunisti continueranno a pensare che se Mills è un corrotto ci sarà pure un corruttore da qualche parte.
In Irlanda stanno venendo a galla migliaia di casi di abusi di minorenni da parte di preti cattolici:
"Un terremoto per la Chiesa d’Irlanda e per l’intera Chiesa Cattolica mondiale. Ma siamo certi che in Italia arrivera’ filtrata dalla propaganda clericale. Un documento del genere sarebbe impensabile in Italia e chi provasse a farlo verrebbe ostacolato da politici, clero e media."
(Fabristol)
La fantacronaca del Giornale del discorso di Berlusconi alle Camere:
Berlusconi ha ricordato una verità sacrosanta: il 90% degli italiani lo ama, ha vinto le elezioni, quindi è impossibile che lui abbia corrotto qualcuno. Chiaro?
(dal blog di Tooby)
Per arrivare ad avere una citazione in un articolo del Corriere della Sera, Marco Pannella deve rischiare ogni volta la vita.
Santoro per favore invitalo.
Aveva detto che c'erano sempre i genitori con la ragazza. Pare non sia vero.
Alessandro Penna per "Oggi" (www.oggi.it)
Enrico Mentana ha da poco pubblicato un libro. Si intitola Passionaccia ed è lettura che sorprende, diverte, informa. Perché, se «parla come mangia» (ordine impartito ai «suoi» cronisti agli albori del Tg5), Mentana scrive quel che ha digerito. Roba forte: teoria e pratica di alto giornalismo, una grossa fetta degli anni di piombo e della Prima Repubblica, qualche polpetta avvelenata, quintali di cronaca, il berlusconismo dai suoi primi e imprevisti passi fino agli ultimi e prevedibili trionfi.
La passionaccia del titolo è, ovviamente, quella per il lavoro che ha fatto in Tv fino al 9 febbraio scorso, quando si dimise da direttore editoriale di Mediaset e gli venne tolta la conduzione di Matrix. Ma Mentana vive anche di altre passionacce. Quella più privata riguarda le battute e le definizioni fulminanti, di cui è una specie di distributore automatico. Sua figlia Alice giura che non tutte vanno a segno, e che spesso è lui il primo a riderne. La seconda parte è vera. Sulla prima, giudicate voi. Noi ci siamo limitati a fare nomi e cognomi che attraversano il libro e l'attualità. Lui ci ha incollato la sua ironia a mitraglia.
Fedele Confalonieri.
«È stato il mio testimone di nozze ed è diventato un testimone a carico. Ma la storia non si giudica dalle ultime curve: per 17 anni è stato il garante della mia autonomia a Mediaset. Se lo incontro, lo saluto. Se mi chiama, gli rispondo. Non è successo».
Antonio Di Pietro.
«Un populista di destra che ha occupato l'unica bancarella sgombra del mercato politico: quello di populista di sinistra. Abile a cavalcare l'antiberlusconismo, una merce abbandonata da altri produttori».
Pier Silvio Berlusconi.
«Un arrivista che è nato arrivato. Si comporta come un giovane che vuole sfondare, ma ha 40 anni. E un'idea di televisione che, ai miei occhi, è ancora un po' confusa».
Lamberto Sposini.
«L'amico e il complice di tanta vita professionale. Ma non viviamo in simbiosi: nella stampa, non esistono i Fruttero & Lucentini. Il giornalismo è un mestiere individualistico che si fa in gruppo».
Joseph Ratzinger.
«Non si scherza coi santi, figuriamoci coi papi. Lo intervistai ai tempi dello scisma di Lefebvre. Lui era il prefetto per la dottrina della fede e preparò la scomunica. Bravo a scomunicare. A comunicare...».
Silvio Berlusconi.
«Se Noemi lo chiama "papino", mi sento autorizzato a soprannominarlo "Papino il breve". Il premier, però, non può essere liquidato in poche righe. Sospendiamo il gioco?».
Sospendiamolo.
«Berlusconi è il padrone di questo Paese e di un impero editoriale fortissimo, il leader politico più votato, il capo incontrastabile del suo partito. Tutto questo 15 anni dopo essere "disceso in campo" tra le pernacchie di molti. Tutto questo non solo grazie al suo strapotere e alla manipolazione dei mass media. Voglio dire...».
Vuole dire...
«C'è questa convinzione dietrologica per cui Berlusconi ha mandato in onda Dinasty, Uccelli di Rovo, La ruota della fortuna per rincoglionirci, per lobotomizzare l'elettorato. Fesserie, e lo dice uno che ha assistito alla sua cavalcata da "dentro" le quinte. Se lui ce l'ha fatta, è stato molto per merito suo, un po' per via di una costruzione del consenso borderline, ma anche per una progressiva dispersione della credibilità della sinistra. Non ho nulla contro Franceschini, ma non posso non notare lo scarto che c'è tra lui e chi governava la sinistra trent'anni fa. Ecco, se non facciamo questo ragionamento, disegniamo un ritratto di un usurpatore che ha fatto un golpe. Non è così. Però è vero che Berlusconi ha in questo Paese un potere non paragonabile a quello di nessun altro leader di una democrazia occidentale».
Emilio Fede.
«Nel cognome, il destino. Ma non riesco ad avercela con lui: è il giornalista più specchiatamente schierato che ci sia. Meglio lui di molti "paraculi". Stesso discorso per Bonaiuti».
Lo ricorda lei nel libro... Quando Fede, su probabile invito di Berlusconi, attaccò Montanelli, il giornalista del Messaggero Bonaiuti scrisse: «Silvio ha tentazioni da Minculpop». Pochi mesi dopo, era il suo portavoce.
«In Italia c'è il diritto di cambiare idea. Lui non è salito sul carro del vincitore: è salito su un carro che partecipava per la prima volta a una corsa difficile. E che poi ha vinto».
Antonio Ricci.
«Ha in comune con me un'immutata vena anarchica. Sa che se il vento soffia a favore di Berlusconi, è Berlusconi che va deriso. Fa meglio di tutti quel che dovrebbe fare la satira: non guardare in faccia a nessuno, prendere per il sedere
Carlo Rossella.
«Un elegantissimo dandy di cui è impossibile non essere amici. Un uomo con sconfinato uso di mondo, capace di stare a pranzo da Berlusconi e a cena con Veltroni».
Capace anche di subentrarle senza battere ciglio quando la cacciarono dal Tg5. Sua moglie Michela Rocco di Torrepadula commentò: «Carlo è un amico di merda».
«Cosa avrebbe dovuto fare, Rossella, rifiutarsi? Non so quale sia il protocollo in questi casi: sono stato rimosso più volte, ma ho avuto la fortuna di non succedere a nessuno... Il Tg5 è nato con me, Matrix pure».
A proposito di successori: Alessio Vinci, suo erede a Matrix.
«Un ottimo giornalista. L'ho introdotto io al talk show. Ora paga lo scotto di un mestiere, quello del conduttore, diverso da quello che faceva prima».
Marcello Dell'Utri.
«Passa per l'anima nera del berlusconismo. A me dà l'idea del parafulmine».
Veronica Lario in Berlusconi.
«L'ho vista una sola volta a Bruxelles, a un concerto del maestro Muti, nel 1996. Quindi: non la conosco. Quindi: non entro nel merito del divorzio».
Cos'è, «paraculaggine»?
«È rispetto per una vicenda dolorosa e privata sempre».
Anche se è stata resa pubblica da entrambi i protagonisti?
«Dolorosa e privata sempre».
In Passionaccia lei ha fatto outing: era socialista e in quota socialista venne assunto al Tg1. Quindi: Bettino Craxi.
«Un innovatore che è morto da simbolo di una cosa vecchia, la Prima Repubblica. Ma la Storia deve ancora scrivere la parola definitiva su di lui».
Michele Santoro.
«Un Fede alla rovescia. Anche se la sinistra non lo ama quanto a destra amano Fede».
Federica Rosatelli.
«Non so chi sia».
La protagonista lacrimante di quella famosa puntata del Gf che non interruppero nonostante la morte di Eluana Englaro e la sua disponibilità ad anticipare Matrix.
«Non so chi sia e penso di poter continuare a vivere a lungo senza saperlo».
Fabrizio Corona.
«Un simpatico farabutto: bello, dannato e cialtrone. Fa cose che nessuno di noi farebbe, è trasgressivo, a volte anche delle leggi. Ma attenzione: non è un'escrescenza. È un figlio naturale dei nostri tempi».
Luciano Moggi.
«Un Corona senza la bellezza. E senza Belen. Però, non ci credo che sia stato solo lui a minare la credibilità del nostro calcio».
Dopo lo scudetto, chiusura obbligata: José Mourinho.
«Più che un uomo, un'antenna. Che capta tutto: segnali, polemiche, odii, e li rielabora. Avercene, di tipi come lui, e non solo nel calcio. Detto questo: aspetto ancora la Champions League».
(Via Dagospia)
Lo sapevo, ci minacciano con Belpietro e ora ci tocca perfino tirare un sospiro di sollievo perchè al TG1 ci mandano Augusto Scodinzolin.
Bonaiuti dice: "Giustizia ad orologeria". Il Foglio, dicasi il Foglio, dice che non è vero .
Occorre un permesso per andare in bagno alla Magneti Marelli - Sistemi Sospensioni spa, azienda del gruppo Fiat. Un permesso scritto. Almeno nella fabbrica di Sulmona, dove lavorano oltre 750 operai. Si tratta di un tagliando su carta intestata - grande quanto un post-it - dal titolo "permesso interno".
(La Repubblica )
Un suggerimento ai dipendenti della Magneti Marelli: sapete cosa farci con quel tagliando? Ecco, ci siamo capiti.
Poi esibitelo al vostro responsabile per dimostrare l'avvenuta evacuazione.
ma va la va laaa ma cosa sta dicendo ma non è affatto vero ma chi lo ha mai detto ma daaai ma daai ma va la ma non è vero ma daaai ma va la ma va laaa ...
di Massimo Giannini
"Mentì per consentire a Berlusconi l'impunità", recita un passaggio delle 400 pagine delle motivazioni. Un'accusa gravissima. Una prova schiacciante. Dalla quale il Cavaliere, guardandosi bene dal difendersi nel processo, ha preferito svicolare grazie al salvacondotto di un'altra legge ritagliata su misura, e ora sottoposta al vaglio della Corte Costituzionale. Perché dietro la formula enfatica che dà il titolo al Lodo Alfano (cioè la "sospensione dei processi per le Alte Cariche dello Stato") è chiaro a tutti che l'unica carica da salvare era ed è la sua. "Riferirò in Parlamento", annuncia ora Berlusconi. Bontà sua. Pronuncerà l'ennesima, violenta invettiva contro le toghe rosse e la magistratura comunista, "cancro da estirpare" nell'Impero delle Libertà. E invece basterebbe pronunciare una sola parola, quella che non ascolteremo mai: dimissioni.
(La Repubblica)
La magistratura italiana dovrebbe essere deportata in Libia:
Buone notizie. Ho scovato qualcuno che ha votato centro-destra ma che ragiona ancora con la sua testa (è addirittura possibile che non sia l'unico esemplare):
UN GIORNO è entrata in aula la preside, ha preso un gessetto e si è messa a scrivere sulla lavagna un elenco di alunni. Ha fatto lo stesso in tutte le classi e nelle tre scuole del plesso, e quando non tracciava la sua lista era perché pronunciava ad alta voce i nomi degli studenti. Nomi di origine straniera. Nomi di presunti, futuri clandestini. Di prossimi fuorilegge. Nomi di ragazzi che nel corso dell´anno scolastico avrebbero compiuto il diciottesimo anno di età, e che non avevano chiarito la loro posizione ai sensi del futuro permesso di soggiorno.
(La Repubblica)
"Silvio Berlusconi, il primo ministro italiano, si lamenta di essere vittima di una diffamazione. Egli ha attaccato la Repubblica dopo che il giornale lo ha sfidato a spiegare la sua relazione con un'aspirante modella di 18 anni, Noemi Letizia, che si rivolge a lui chiamandolo 'Papi'. Secondo il signor Berlusconi, questo è un complotto della sinistra per minare la sua autorità. La lamentela del signor Berlusconi è sfrontatamente insensata. Egli ha invitato a deriderlo promuovendo come candidati per le elezioni europee delle giovani donne il cui glamour personale supera la conoscenza politica. Questa ultima impresa ha spinto sua moglie, che soffre da lungo tempo, a chiedere il divorzio.
Le domande poste da la Repubblica - sul coinvolgimento del signor Berlusconi nella selezione delle candidate, e sul fatto se egli abbia promesso di aiutare la signorina Letizia a perseguire una carriera in politica o nello spettacolo - non sono intrusioni nella vita privata. Esse si collegano al ruolo pubblico del signor Berlusconi come uomo politico e come magnate dei media. I contorti affari politici del signor Berlusconi sono ulteriormente confusi dal suo dominio dei media. Egli controlla tre canali televisivi nazionali.
La sua campagna contro la Repubblica sembra un sinistro tentativo di intimidire il dissenso per proteggere una reputazione privata. E' particolarmente di cattivo gusto che egli abbia usato la propria posizione nei media per criticare la propria moglie, insinuando che ella è mentalmente instabile. Queste sono le azioni di un uomo ricco e potente che tratta la politica e i media come feudi. Il signor Berlusconi ha apparentemente scarsa comprensione delle divisioni tra interesse privato e dovere pubblico. Il giornale che lo critica sta facendo un'opera di pubblico servizio per una popolazione malamente governata".
(Il Times di Londra ripreso da Repubblica)
"Il Parlamento deve fare leggi non orientate da precetti di tipo religioso. Il dibattito sulla bioetica è complesso e mi auguro che venga affrontato senza gli eccessi propagandistici che ci sono stati da entrambe le parti perchè queste sono questioni nelle quali il dubbio prevale sulle certezze".
Se pensate che siano cose ovvie e scontate, ecco la tempestiva replica dell’apposito Monsignor Elio Sgreccia:
"Mai pensato di imporre al Parlamento italiano precetti religiosi, ma non taceremo sui temi di bioetica, che riguardano i diritti umani, i dettami costituzionali, la stessa razionalità umana e il bene comune"
"Non si tratta di precetti religiosi ma di argomenti basati sulla ragione e il diritto: il fatto che vengano portanti avanti dal clero o da organismi cattolici non deve consentire a nessuno di considerarli come prodotto di una razionalità minore"
Censuriamo Internet (come in Birmania):
Il testo sta arrivando alla Camera dopo essere stato approvato in Senato.
Dove comincia l'apologia di reato e dove la libertà di espressione? Se invito a disobbedire ad una legge che ritengo ingiusta sono perseguibile? Beppe Grillo potrà continuare a scrivere? Travaglio? Se dicessi che sono per la legalizzazione delle droghe leggere commetterei reato? E se dicessi che la legge sul testamento biologico fa schifo? Criticare il Papa diventerebbe reato?
Ho preso una cantonata e Tooby mi ha giustamente corretto, il disegno di legge con l’articolo liberticida una volta arrivato alla Camera è stato modificato. L’articolo in questione è stato soppresso e il disegno di legge è ritornato al Senato. Pericolo scampato per ora.
Grazie Tooby.
E per ricompensarlo dei servigi resi alla nostra comunità, a Sassari si pensa bene di dare la Laurea ad Honorem al dittatore libico.
"Si chiede se il conferimento di una laurea honoris causa a un Capo di Stato al potere da 40 anni, e non democraticamente eletto, possa essere ritenuto in linea con gli insegnamenti dell'ordinamento italiano in materia di diritto costituzionale e diritto internazionale."
(Dall'interrogazione parlamentare dei Radicali ai Ministri dell'Universita' e ricerca scientifica e degli Esteri)
Abbiamo dichiarato guerra all'Onu.
«Gli attacchi immotivati e personali sono inaccettabili, non mutano e non muteranno l'impegno dell'Unhcr nel perseguire il suo mandato e la sua missione umanitaria».
(Antonio Guterres - Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati)
Betori in pessima compagnia
Grazie a Malvino scopro questa agghiacciante vicenda:
Il Ruanda oggi è un paese che deve ricostruire se stesso e trovare il bandolo della matassa dopo eventi mostruosi e inconcepibili. L'occidente oggi si rammarica di quegli eventi e continua a fuggire dalle sue responsabilità.
La vicenda di Padre Athanase Seromba, condannato all'ergastolo dal Tribunale Penale Internazionale per il Ruanda, è emblematica.
L'accusa è semplice: il sacerdote avrebbe "accolto" nella sua parrocchia un enorme gruppo di Tutsi in fuga dai massacri. Poi li avrebbe rinchiusi e dato ai "cacciatori" il permesso di abbattere la chiesa (nonché alcuni consigli per rendere più efficace l'azione), ottenendo in un sol colpo la morte di 1500 persone.
All'indomani dei massacri, la chiesa ruandese ha protetto la fuga del sacerdote e l'ha mandato al sicuro in Italia, dove il sacerdote ha gestito parrocchie ed è stato ospite della curia fiorentina sotto falso nome. (*)
Il Times ne parla qui.
E' bello avere la sicurezza di un dittatore che protegge le nostre frontiere. Basta fornirgli le nostre motovedette e ci pensa lui, al posto nostro, ad affondare i barconi di quei pezzenti disperati.
Sono soddisfatto.Con questo post mi sento molto in sintonia con gli italiani (brava gente).
MILANO - Svelato 'el mas intimo secreto' del Caudillo. Secondo quanto scrive su 'El Mundo' lo scrittore spagnolo Josè Maria Zavala, il Generalissimo Francisco Franco (1892-1975) aveva un solo testicolo.
(Il Corriere della Sera )
di Filippo Ceccarelli
[..] Bene, ieri i «froci» sono stati gioiosamente ricevuti dal presidente dell´assemblea nel suo ufficio, a Montecitorio; e già questo in fondo basta, «e soverchia» (direbbe Andreotti) a rendere il senso dell´evento: sennonché Fini si è pure riservato il lusso di dargli dei consigli di tecnica, per così dire, politica e procedurale: fate così, non colà, date retta a me, perché allora in quel caso si potrebbe... In ballo com´è ovvio ci sono le coppie di fatto. Ciò che senza tante storie si può e forse si deve definire un diritto civile.
Ora, non è che per questo Fini abbia smesso di essere un leader di destra, anzi della destra. La faccenda a suo modo scabrosa, sia pure in tempi di big bang ideologico, è come qualificare questa destra che è di Fini e non del Pdl, quali aggettivi o sostantivi metterle a fianco, che non siano usurati, o peggio usuranti. Destra dei diritti? Destra repubblicana? Destra sarkozista? Destra costituzionale? Destra riformista?
(La Repubblica - via IlLaicista)
Io proporrei "Destra decente" oppure "Destra civile" oppure ancora suggerirei a Fini un "La Casa dei non Trogloditi".