Uno dice, i blog sono tutti di sinistra.
Ok, dico io.. cerchiamone uno di destra e vediamo un pò che pensano...
Lo trovo e mi trovo davanti un post in cui si preannuncia la Festa della Libertà:
"Il Popolo delle Libertà è in festa.
Da ieri, infatti, al Lido di Milano (Piazzale Lotto), ha preso il via la prima Festa della Libertà.
Durerà fino al 5 ottobre, dando spazio a dibattiti, tavole rotonde ed anche a concerti."
Potevo resistere?
Mi sono inventato un programma dei festeggiamenti, tanto per ridere, neanche molto cattivo e ho così commentato:
Ore 9. Conferenza organizzata dai giovani di Forza Italia: "Se papà mi intesta la terza casa al mare devo pagare l'Ici?"
Ore 11. Evento culturale con dibattito fra gli iscritti: "Meglio le tette o il culo?"
Ore 13. Pranzo. Sottofondo musicale. "Apicella. The best of."
Ore 15. Corso intensivo dedicato ai professionisti del PDL: "Come si compila una fattura. Proviamoci insieme."
Ore 16. Per i simpatizzanti di An: corso veloce di politically correct:"Tutti i sinonimi di 'negro' e 'frocio'. Cenni ai vantaggi dell'espressione 'è solo un episodio isolato' "
Ore 18. Concerto: "Apicella. The best of."
ore 21. Presentazione del nuovo libro del ministro Tremonti:"Il '29? Un'eredità del governo Prodi".
Ore 23. "Ma stiamo scherzando? Chi ha detto che non si può più andare a puttane?"
ora dico, è satira, no? No!
Mi risponde il blogger:
"In tre anni di blog, credo di non aver mai letto un commento così banale, offensivo e razzista! Grazie per averlo lasciato. E’ utilissimo per capire l’odio che ha la sinistra nei confronti degli avversari politici; l’assenza di qualunque argomento."
No Comment. Qui il resoconto.
Se qualcuno ha un blog di destra più autoironico, si faccia vivo.
sabato 4 ottobre 2008
I blog di destra
La buona educazione di Alemanno
Alemanno ha l'agenda piena.
Ogni giorno deve chiedere scusa a qualcuno. Una vitaccia.
Razzismo moderno
"Il 31 maggio la corte d'appello di New York si è riunita per prendere in considerazione quattro casi di coppie di colore che si sono viste rifiutare dallo Stato la licenza matrimoniale. Se la sentenza, attesa fra pochi mesi, sarà a favore delle coppie, il matrimonio tra negri sarà reso legale nello Stato di New York, come lo è già nel Massachusetts e nel Vermont. La lobby nera di New York attraverso l'Empire State Pride Agenda e la Lambda Legal Defense and Education Fund si è preparata per due anni a questo caso, raddoppiando il personale e ottenendo il consenso del sindaco Michael Bloomberg e del procuratore generale Eliot Spitzer, attualmente in corsa per diventare governatore dello Stato. Nel frattempo, il 7 giugno, dopo due giorni di intenso dibattito, l'offensiva anti-bianchi ha registrato una vittoria: ottenendo solo 49 dei 67 voti necessari, il tentativo del presidente Bush di far passare in Senato l'emendamento costituzionale per definire una volta per tutte il matrimonio civile come unione tra bianchi è fallito, e per ora i singoli Stati potranno continuare a legiferare a favore delle nozze miste.
La lobby nera internazionale, che ha le sue roccaforti a New York, Washington D.C., San Francisco e Bruxelles, è sempre più influente e determinata al sovvertimento dell'istituto della famiglia tradizionale in favore del riconoscimento dei cosiddetti diritti riproduttivi di neri, ebrei,zingari. È una lobby che riceve finanziamenti sia dalle grandi corporation private americane sia dai governi e dalle istituzioni internazionali"
[..]
Il resto dell'articolo lo trovate qui; il giochino mi ha stufato... i corsivi sono miei, nell'originale sono quasi uguali ma il senso non cambia:
venerdì 3 ottobre 2008
Fare figli come conigli
«la possibilità di procreare una nuova vita umana è inclusa nell’integrale donazione dei coniugi. […] Se, infatti ogni forma d’amore tende a diffondere la pienezza di cui vive, l’amore coniugale ha un modo proprio di comunicarsi: generare dei figli. […] Escludere questa dimensione comunicativa mediante un’azione che miri ad impedire la procreazione significa negare la verità intima dell’amore sponsale,con cui si comunica il dono divino»
(Benito XVI)
Se siete una coppia con difficoltà a concepire, se siete una coppia troppo in là con gli anni per avere figli, se per vostri motivi personali siete una coppia che non vuole avere bambini, secondo lui non siete nemmeno una coppia: il vostro amore coniugale non ha un "modo proprio di comunicarsi" e negate la "verità intima dell'amore sponsale".
E, inoltre, nel caso aveste qualche problema di sterilità risolvibile magari con qualche tecnica medica particolare, non ci pensate nemmeno! Siete fottuti e basta.
Il paradosso del sorite
"Un caso isolato non è razzismo, due casi isolati non sono razzismo, tre casi isolati non sono razzismo.
Quanti casi isolati servono per parlare di razzismo?"
Se vi sembra un'osservazione di poco conto ricredetevi. Oltre che a essere un problema politico non trascurabile è anche un celebre paradosso logico matematico con cui deve fare i conti l'epistemologia moderna.
giovedì 2 ottobre 2008
Ma gli infermieri dove stanno?
«I parlamentari sono un popolo di persone depresse a causa di tutto il tempo sprecato in aula per approvare le leggi»
(Silvio Berlusconi)
Mi documento... forse l'avrà detto Crozza e il Corriere si è sbagliato....
...forse...
..... spero...
A chi spacchiamo la testa stasera?
Poteva passare un giorno senza il pestaggio di uno straniero a Roma?
Ormai è come andare a prendere l'aperitivo. Si esce di casa e si cerca uno da menare a sangue (un frocio, un negro, uno zingaro, un cinese...) l'importante è che si sia in gruppo e che il poveraccio sia da solo.
Ecco l'ultimo:
ROMA - Un ragazzo cinese di 25 anni è finito al policlinico di Tor Vergata, a Roma, dopo essere stato accerchiato e picchiato a sangue da alcuni ragazzi, cinque minorenni italiani secondo un testimone, in viale Duilio Cambellotti davanti al teatro di Tor Bella Monaca. Il ragazzo ha il setto nasale rotto, un grave trauma cranico, una profonda ferita alla testa e alcuni tagli al volto, ma non è in pericolo di vita. L'aggressione è a sfondo razziale: il gruppo ha circondato l'uomo insultandolo e gridandogli: "cinese di merda".
(La Repubblica - 2 ottobre 2008)
Giancarlo Gentilini
Uno che "parla alla gente".
"Voglio la rivoluzione contro i campi dei nomadi e degli zingari. Io ne ho distrutti due a Treviso."
"Voglio eliminare i bambini che vanno a rubare agli anzianiiiiii"
"Prenderò dei turaccioli per ficcarli in bocca e su per il culo a quei giornalisti"
"Voglio la rivoluzione contro chi vuole dare la pensione agli anziani familiari delle badanti extracomunitarie. Sono denari nostriiiiii E io me li tengo."
"Questo è il vangelo di Gentilini: tutto a noi e se avanza qualcosa agli altri..."
"Io voglio la rivoluzione contro chi dice che devo mangiarmi la spazzatura di Napoli. Io la prendo e la macino e poi se la devono mangiare loro perché sono loro che l'hanno prodotta Io non lo tollero.."
"Non voglio vedere neri, marroni o grigi che insegnano ai nostri bambini."
(Giancarlo Gentilini - Vicesindaco di Treviso)
Non so se è più colpevole lui o il pubblico che applaudiva questo comizio.
Logica demenziale
A proposito del testamento biologico c'è chi cerca di ammantare con la logica(?) posizione semplicemente clericali.
di Benedetto Ippolito
Se […] posso fare tutto di me, perché non ammettere che io possa decidere anche sul mio essere, sulla mia vita e sulla mia morte? Se è legittimo scegliere tutto di se stessi, della propria vita e di quella altrui, perché non pensare di rendere assoluta questa libertà fino a decidere su tutto quanto riguarda l’esistenza umana? […] Ma su quale base posso pretendere di essere così tanto libero, se non ho deciso io di venire al mondo ma mi ci sono trovato, e se non sono io l’autore della mia vita e della mia morte ma tutto questo mi è accaduto? La
mia libertà potrebbe essere tale da stabilire un arbitrio completo su quello che sono, cioè una decisione di vita e di morte sulla mia persona, se io fossi autore di me stesso e della mia esistenza. Ma non è così. Ed è esattamente questa l’assurdità del testamento biologico rispetto ad ogni altro testamento legale e ad ogni altra libera scelta. Esso pretende di far valere decisioni ultime su cose di cui la persona non dispone, non essendo nessuno creatore di se stesso.
(Il Foglio)
Benedetto Ippolito per dimostrare a se stesso che invece lui può tranquillamente essere l'autore della propria morte non ha che da buttarsi sotto un treno.
Chi non si accontenta della mia battuta può andare qui.
Veltroni ha preso le vitamine
«Oggi al Quirinale c'è Giorgio Napolitano, in precedenza ci sono stati Carlo Azeglio Ciampi, Oscar Luigi Scalfaro, persone che hanno fatto il bene del Paese. È un luogo dove devono esserci figure che garantiscano la Costituzione, conoscano le regole del gioco, rispettino le opinioni di tutti, accettino il dissenso. Tutto ciò che Berlusconi non è»
(Walter Veltroni)
Le colpe degli altri
di Pino Corrias
Le colpe, in politica e nella vita pubblica, sono sempre degli altri. Quando Prodi non riuscì a rifilare (vantaggiosamente) Alitalia a Air France, la colpa fu dei sindacati e della Destra. Per Berlusconi, nel lungo settembre di trattative stop & go con Cai, Air France, Lufthansa, la colpa di ogni impasse era dei piloti, dei sindacati, delle hostess che giocano a golf e di Veltroni.
Anche davanti ai giudici, Berlusconi ha adottato lo stesso scarica barile. Corruzione? Fondi neri? Falso in bilancio? Chiedete a mio fratello. Chiedete a mio cugino. Chiedete ai miei manager.
I rifiuti che ingombrano Napoli da quasi due decenni, arrivano sempre “dal governo precedente”. Persino Bassolino, che guida la Regione Campania da due mandati, cioè dal 2000, se ne professa estraneo e quando qualcuno glieli rinfaccia si guarda intorno, si stringe nelle spalle, dice: “E io che c’entro?”.
Il debito pubblico italiano - oggi a quota 1621miliardi di euro - non lo ha scavato nessuno, lo hanno ereditato tutti, la Destra dalla Sinistra e viceversa, al massimo è colpa di Bettino Craxi, defunto in latitanza. La colpa della crisi economica non è mai nostra, ma europea, anzi americana, dell’11 settembre, degli arabi, delle Cina. La colpa dei morti ammazzati sulle strade è dei rumeni ubriachi. La colpa dei furti è degli zingari. La colpa della disoccupazione è degli immigrati che lavorano in nero. La colpa della cattiva scuola è del ’68 e della scomparsa dei grembiuli. La colpa delle prostitute è dei clienti. La colpa dei clienti è delle prostitute. La colpa delle prostitute e dei clienti è della mafia albanese. La colpa della mafia albanese è della globalizzazione e di Bruxelles, dei suoi burocrati, dell’euro, del nuovo secolo. Poveri noi, anziani e bamboccioni, che di tante cattiverie altrui siamo sempre le vittime innocenti.
(voglioscendere)
La senti questa voce...
"Il ricorso ai decreti legge rientra tra le prerogative del governo. Un eventuale abuso di questo strumento non solo determinerebbe valutazioni di tipo politico, ma anche il diritto della Camera di far sentire la propria voce"
(Gianfranco Fini)
Fini prova a fare la vocina grossa.
Buoni propositi
"Utilizzeremo sempre di più lo strumento dei decreti legge"
(Silvio Berlusconi)
Avendo una così esigua maggioranza mi sembra anche giusto...
Proporrei la riconversione del Parlamento in un Teatro Lirico o un Centro Benessere.
Oppure si potrebbe anche pensare di buttare giù tutto e costruirci sopra un centro commerciale.
ICI
A dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, che l'abolizione (totale) dell'ICI è stata una delle più grandi sciocchezze fatte da questo Governo.
Berlusconi toglie la tassa a ville con piscina e castelli incurante di mandare sul lastrico i Comuni. Alla faccia del federalismo fiscale.
Anche i sindaci leghisti e del PDL stanno manifestando.
Bella idea, davvero!
mercoledì 1 ottobre 2008
Il Giornale del padrone
di Andrea Marcenaro
Genetliaco. Dal Giornale di ieri, 30 settembre: “Il bello di Villa Campari, l’ultimo acquisto di Silvio Berlusconi in fatto di case, è che è democratica. Alberi e siepi non sono impenetrabili come ad Arcore o Macherio: sul lago Maggiore si veste casual, il custode sorride e i
curiosi possono fermarsi a scrutare i muri bianchi, il prato all’inglese dove atterra l’elicottero, si può perfino attaccarsi alle cancellate come hanno fatto tutto il giorno decine di persone. Afferravano le sbarre e gridavano come fossero in carcere, ma non chiedevano la libertà, invocavano Silvio… il premier è atterrato con l’elicottero attorno a mezzogiorno. Baci sotto le pale”. Veramente? Sotto le pale?
(Il Foglio)
Affinità
Roberto Jonghi Lavarini cofondatore dell'organizzazione nazifascista Cuore Nero aderisce al Popolo delle Libertà d Berlusconi.
Dal 2011
"Dal 2011 le imposte sulle famiglie e sulle imprese scenderanno del dieci per cento."
(Silvio Berlusconi)
...2011...
Ma la campagna elettorale non è stata vinta dal PDL quasi esclusivamente sul tema dell'abbassamento delle tasse?
I cavoli a merenda
"La politica ha bisogno del cristianesimo"...
(Cardinale Tarcisio Bertone)
... come un pesce di una bicicletta.
Attendiamo di sapere da qualche rabbino se "la musica ha bisogno dell'ebraismo"
da un imam se "la gastronomia ha bisogno dell'islam"
e da un monaco tibetano.... no niente, loro non rompano troppo le scatole...
ps
Qualcuno o qualcosa ha bisogno dell'ateismo?
martedì 30 settembre 2008
Parole nuove
A Verona la giunta comunale ha deciso che si può fare una manifestazione pacifista a patto che non si esponga la bandiera arcobaleno perché «Simbolo dell’estrema sinistra e potrebbe turbare la sensibilità di chi non si riconosce in determinati partiti».
Come si dice bene qui, dieci anni fa bestemmie del genere si sarebbero potute dire?
Nulla da invidiare
«Vorrei consigliare a Berlusconi di avere rispetto per l’opposizione e di non seminare zizzania. In
quanto presidente del Consiglio ha il compito, se vuole, di dialogare con Veltroni che è il leader dell’opposizione che a sua volta, ha il poco invidiabile compito di dialogare con Berlusconi. Un compito che non gli invidio e che non voglio sottrargli»
(Massimo D'Alema)
Razzisti isolati
Un altro caso isolato di razzismo isolato compiuto da un gruppo isolato di vigili urbani isolati che picchiano un ragazzo "negro" isolato in un posto poco isolato.
Salvataggi europei
Il Piano Paulson con i suoi 700 miliardi di dollari valeva il 7% del PIL USA...
Ma da noi?
"Il bilancio della Fortis vale il triplo del Pil del Belgio" (e infatti per salvarla si sono messi in tre Belgio, Lussemburgo,Olanda).
L'Europa è pronta per salvataggi giganteschi tipo quello dell'AIG in America? Federico Rampini pensa di no.
Lodo Alfano
Marco Travaglio spiega impeccabilmente i motivi per i quali il Lodo Alfano, che "immunizza" le 4 cariche maggiori dello Stato, è una gran porcata:
[..]
1) Se l’art. 3 statuisce l’eguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge e dunque l’art.112 prevede l’azione penale obbligatoria, non si vede come si possano sospendere i processi a carico delle 4 alte cariche dello Stato senz’alcun vaglio sulla gravità dei reati commessi né alcun filtro sull’opportunità di una scelta tanto pesante. Già bocciando il lodo Maccanico-Schifani, la Consulta aveva contestato il carattere generale e automatico della norma, ma Alfano se n’è infischiato e l’ha riproposta tale e quale.
2) Per l’art. 136, le leggi dichiarate incostituzionali sono nulle, dunque non si possono ripresentare: nullo lo Schifani, nullo anche l’Alfano.
3) La figura delle 4 “alte cariche”, per la nostra Costituzione, non esiste. Esse hanno diverse fonti di legittimità:il presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune più i presidenti di Regione; i presidenti delle Camere sono eletti dalle Camere; il premier è nominato dal capo dello Stato. Accomunarli nello stesso calderone impunitario non ha alcun senso.
4) Per derogare al principio costituzionale di eguaglianza, occorre una legge costituzionale: infatti sono articoli o leggi costituzionali a stabilire trattamenti speciali per ministri, capo dello Stato, giudici costituzionali e parlamentari. L’Alfano è una legge ordinaria, dunque non vale.
[..]
(L'Unità)
Solo in America
Vi immaginate Gasparri che va da Berlusconi e gli dice a muso duro che la Finanziaria fa schifo e che voterà contro in Parlamento?
E' successo questo, ieri, negli Stati Uniti.
lunedì 29 settembre 2008
Tanti Auguri
Auguri a Raf
Auguri a Pierluigi BersaniAuguri a Loretta Goggi
Auguri a Brigitta Bulgari
...forse manca qualcuno....
Vabbè... guardatevi i giornali.. ho segnato solo i principali personaggi, mica tutti...
Giudizio personale
Fatti tutti i distinguo, fatte le debite proporzioni, contestualizzando finchè si vuole e anche considerando che si tratta di satira, io direi che comunque, questa vignetta fa proprio schifo.
Fascisti che giocano a palla
A proposito di Christian Abbiati e della sua intervista rilasciata a Sport Week in cui si dichiara ammiratore del ventennio fascista per “La capacità di assicurare l’ordine, garantendo la sicurezza dei cittadini”:
[..]
Mai uno che almeno si prenda la responsabilità delle sue idee, che onori quel “menefrego” fascista dicendo quello che pensa, quello che veramente pensate. Quel che pensate – giustamente e coerentemente dal vostro punto di vista, come direbbe il nostro ministro della difesa – lo sappiamo bene noi che leggiamo queste patetiche interviste e lo sapete bene pure voi, caro Christian. Lo sai bene anche tu, che dalle foto del settimane scattate nel tuo soggiorno di eccezionale cafonaggine (tavolo di cristallo con attorno sei sedie... tigrate!) mostri orgoglioso le tue braccia coperte di insulsi tatuaggi.
Lo sapete bene, ma mai nessuno che abbia il coraggio di dire: “Ebbene sì, sono fascista, mi stanno sul cazzo i negri, mi piace il Duce, i suoi ideali maschi di forza, di giovinezza, di comando, contro gli intellettualini mezzi froci e comunisti che danno lezioni su camere a gas, campi rom e altre stronzate del genere”.
Invece no; siete li tutti a negare e a dire “ma figurarsi”. Come Buffon quando disse che non sapeva che “Boia chi molla” fosse un motto fascista, come Aquilani che disse che i cimeli in casa sua erano regali di uno zio ma lui non ci capiva nulla di politica, come Di Canio che disse che il suo non era un saluto romano ma un saluto alla curva col braccio poi equivocato dai giornalisti. Manco come fascisti siete buoni.
(Micromega )
domenica 28 settembre 2008
Sarah Palin... chi??
Sembra che gli americani si siano stancati della MILF d'Alaska.
Per i pochissimi che non sanno cosa vuol dire MILF.
Modello Putin
Un'intervista molto interessante di Walter Veltroni.
Se non si rimangia tutto domani...
Aldo Cazzullo
ROMA — Walter Veltroni, perché lei parla di «bullismo al governo »?
«Perché vedo un cambio di passo in questa legislatura, uno scarto rispetto ai governi della storia repubblicana. La società italiana e occidentale vive in uno stato di angoscia che non ho mai visto da quando sto al mondo. Mi viene in mente Dickens: "Era il migliore e il peggiore dei tempi, era il periodo della luce e il periodo delle tenebre, la primavera della speranza e l'inverno della disperazione". Anche nel nostro tempo accadono meraviglie: la scienza, la comunicazione. Eppure in Italia vedo prevalere i segni del tempo peggiore. Sulla fiducia vincono paura, chiusura, arroccamento. E la paura è un moltiplicatore della crisi. Quando una società ha paura, è tentata dal barattare democrazia per decisione. È una sorta di maleficio: ogni volta che la crisi democratica si è saldata con la crisi sociale e con il prevalere di suggestioni populistiche e autoritarie, sono accadute le tragedie peggiori nella storia dell'umanità».
Siamo messi così male?
«Viviamo un tempo che ha in sé gravi rischi. Se non ci sarà una sufficiente controreazione, rischiamo di veder realizzarsi anche in Italia il modello Putin. È il rischio di tutto l'Occidente. Una democrazia sostanzialmente svuotata. Una struttura di organizzazione del potere che rischia di apparire autoritaria. Il dissenso visto come un fastidio di cui liberarsi, la divisione e l'autonomia dei poteri come un ostacolo da rimuovere ».
L'incapacità di decidere è stata fatale al centrosinistra.
«È vero. Sono il primo a dire che la democrazia è anche decisione. Ma la democrazia prevede che si governa pro tempore, non che si è al potere. Che si governa nell'interesse di tutti i cittadini, non di una fazione o di una persona. Loro invece si comportano come gente che ha preso il potere. Il capo del governo oscilla dal discorso alla Adenauer del primo giorno a una quotidianità in cui il capo dell'opposizione è definito ora "un fallito", ora "un funambolo", ora "inesistente". L'hanno fatto con Rutelli, con Prodi, adesso con me. Una cosa che non avviene in nessun Paese del mondo».
Dove vede i segni del «modello Putin»?
«Il governo tratta il Parlamento come fosse una perdita di tempo, una rottura di scatole, un impedimento. Ora, mi è evidente la lentezza dei lavori parlamentari; ma il rimedio è ridurre le Camere a una e i parlamentari alla metà, non impedire di discutere e migliorare leggi che sono discutibili e migliorabili. Il governo ha l'obiettivo di far male ai sindacati. Ora, io sono tra coloro che stimolano il sindacato ad assumere un atteggiamento riformista. Ma indebolire i sindacati è una scelta suicida, il cui risultato è la proliferazione delle rappresentanze autonome e corporative. Il governo addita negli immigrati un nemico; ma se espelli un uomo dalla società, si comporterà come un espulso, e avremo un Paese non più sicuro ma meno sicuro, in cui già ora accadono episodi gravissimi di intolleranza, di caccia allo straniero. L'assassinio di Abdul per un pacco di biscotti è un segno del tempo peggiore. C'è tutto: la povertà, l'esasperazione, il razzismo. E i genitori che dicono: "Pensavamo di essere italiani, abbiamo scoperto di essere neri"».
Il movente razzista è stato escluso dalla Procura.
«Ma è stato ammesso da La Russa. Del resto, non ho mai sentito di un ragazzo sprangato al grido di "sporco bianco". Ancora: il governo ha nel mirino le autorità indipendenti; ora toccherà a quella per l'energia e il gas; l'indipendenza dà fastidio. Il governo muove all'attacco della magistratura. Anche noi vogliamo la riforma, convocheremo gli Stati generali della giustizia per discuterla; ma ci preoccupano i diritti di sessanta milioni di cittadini, non i problemi di uno solo. E, per la scuola, l'idea di bocciare alle elementari e alle medie i ragazzi che hanno anche solo un'insufficienza significa favorire l'abbandono e l'elusione scolastica, specie tra i più poveri; qualcosa che farebbe accapponare la pelle a un uomo come don Milani».
Di «putinizzazione» parlò in piazza Navona Flores d'Arcais. Non teme di essere accostato all'opposizione più radicale?
«Questa preoccupazione l'hanno espressa in molti, anche molti moderati. E poi non c'è nulla di più radicale di quello che stanno facendo loro. Radicalità non nel cambiamento, ma nella sistematica conversione del governo in potere. La mia non è solo una denuncia, è anche un appello. Ripristiniamo le condizioni minime, fisiologiche del confronto. Guardiamo agli Stati Uniti, dove Bush chiama e i democratici rispondono. Bush non ha insultato Obama, l'ha consultato. Così funzionano le grandi democrazie. Ci vuole un po' più di moderazione; ma la moderazione è estranea a un governo che ha un'idea sostanzialmente autoritaria delle relazioni con chi è diverso. Mi chiedo dove diavolo arriveremo».
Si è offeso per le polemiche su Alitalia?
«Guardi, qui in casa mia, su quei due divani là in fondo, si sono seduti Epifani e Colaninno, e hanno trovato l'accordo. Io ho un giudizio pessimo di come il governo ha gestito la vicenda, compresa la scelta di una cordata non si sa in base a quali principi. Avrei potuto lasciare che il governo andasse a sbattere e ne pagasse le conseguenze. Ho fatto una scelta diversa, recuperando una trattativa che era morta, con la cordata che dopo aver scaricato i debiti sui contribuenti intendeva scaricare sui lavoratori ulteriori margini di profitto. In un Paese civile, il capo del governo in questi casi dà atto al capo dell'opposizione. Costa tanto fare questo sforzo? Ma lui, che vive nel terrore della comunicazione, improvvisa uno spot a freddo contro di me, si inventa che avrei fatto saltare la trattativa che invece stavo riannodando».
Sull'Alitalia il Pd è stato a lungo in difficoltà. Del resto, il vostro ministro ombra è il figlio del capo della cordata.
«Lei non pensa che in Italia cominci a esserci un pensiero unico? Sono stanco dell'assenza di una coscienza critica che ignora la trave e si concentra sulla pagliuzza. Il premier è padrone di mezzo Paese, sua figlia entra nel consiglio di Mediobanca, e il conflitto di interessi è quello di Matteo Colaninno? Se in passato l'egemonia della sinistra ha asfissiato la destra, ora l'egemonia della destra asfissia il Paese. C'è un clima plumbeo, conformista, come se a chi governa fosse consentita qualsiasi cosa. La Gelmini arriva a Cernobbio in elicottero, come neppure Dick Cheney. Il premier non va all'Onu, non partecipa alla trattativa Alitalia, per andare al centro Messegué; senza che nessun tg lo dica. Leggo sull'Espresso che a San Giuliano c'è stata una selezione tra gli operai, per fargli incontrare solo quelli più bassi di lui. Non so come li abbiano trovati; so che queste cose accadono nei sistemi autoritari. Ma i riflettori vengono puntati su di noi. Se un dirigente locale del Pd fa una critica, finisce in prima pagina. Se il sindaco di Roma smentisce Berlusconi sulla legge elettorale per le Europee, finisce in un colonnino».
Lei teme anche per l'indipendenza dei giornali?
«Sì. È giusto che il governo cambi con un provvedimento amministrativo le regole di erogazione dei fondi pubblici ai quotidiani, riportandolo sotto il suo controllo? È giusto che, in questo clima asfissiante, chiudano il manifesto, il Secolo, Liberazione, Europa? Un clima in cui il sedicente portavoce del governo definisce Leoluca Orlando "esponente di un partito contrario ai valori della libertà e della democrazia". Come se spettasse al dottor Bonaiuti dare patenti di libertà e democrazia».
A proposito di Rai, qual è il vostro candidato alla presidenza?
«Il presidente è un tassello di un percorso. Che deve cominciare con l'elezione di Orlando alla Vigilanza. Noi accettammo Storace; perché loro non possono accettare un esponente del partito di Di Pietro, cui Berlusconi offrì il Viminale? Poi occorre riformare la governance della Rai. Se le regole non cambiano, e se c'è il consenso sul nome di Petruccioli, per noi va bene. Ma è la destra a essere divisa: tra chi vuole alla direzione generale Parisi e chi vuole Gorla, tra chi vuole dare al direttore generale più poteri e chi no. Io non mi opporrei a rafforzarlo, se questo significa ridimensionare il peso dei partiti in Rai. Purtroppo il pensiero unico prevale anche in televisione. Al riguardo, non può non essere visto con grande preoccupazione l'annuncio de La7 di voler licenziare 25 giornalisti; di tutto c'è bisogno in Italia tranne che di limitare ulteriormente la libertà d'informazione».
È sicuro di aver fatto bene a lasciare il comitato per il museo della Shoah?
«Sì. Al clima plumbeo concorre pure la rivalutazione del fascismo. Il museo della Shoah era un'idea della comunità ebraica e mia. Il nuovo sindaco ha fatto l'apologia di un regime che, ben prima delle leggi razziali, ha provocato la morte di tutti i capi dell'opposizione: il liberale Gobetti, il comunista Gramsci, il socialista Matteotti, il cattolico don Minzoni, gli azionisti Carlo e Nello Rosselli. Il giorno dopo, anziché correggersi ha aggravato le cose, condannando l'esito ma non la natura del fascismo. Con un sindaco che non si mette a urlare di fronte ai saluti romani, gli stessi saluti che hanno accompagnato gli uomini che andavano a morire a via Tasso o alle Ardeatine, per me è difficile discutere della Shoah».
Non la preoccupa anche lo stato del Pd? I prodiani la attaccano e Prodi tace. Il partito è diviso in ogni regione, in Sardegna la bega finisce in tribunale. Dopo D'Alema, pure Rutelli annuncia la sua corrente.
«No, non sono preoccupato. Lo ero sino ad agosto. Ma da settembre, dalle feste e dalla summer school, dal contatto con il nostro popolo, credo siamo usciti tutti convinti che va benissimo il pluralismo culturale, non il correntismo esasperato. Abbiamo una base molto forte e molto sana. Nei sondaggi stiamo risalendo. Il clima sta cambiando. Lo vedremo quando tra quattro settimane manifesteremo contro la politica economica di un governo che occulta la povertà, non si occupa di prezzi e salari, fa sparire pure i soldi della social card. La destra pagherà la sua confusione culturale, il passaggio brusco e zuzzurellone da Reagan a Zhivkov, dalla deregulation allo statalismo. Il tempo migliore può ancora prevalere sul tempo peggiore».
(Il Corriere della Sera)
33 giorni
«Bastarono 33 giorni perché Papa Luciani entrasse nel cuore della gente.»
(Benedetto XVI)
..e invece lui dopo più di tre anni...