Dice che vuole mandare i terremotati in crociera. Lui porta un camion di Figa fresca per tutti.
sabato 30 maggio 2009
venerdì 29 maggio 2009
Hot Line
di Antonello Caporale
La lunga vita telefonica di Silvio Berlusconi costituisce senza ombra di dubbio un pilastro degli archivi pubblici, quasi un bene demaniale dello Stato. Nel ventennale delle intercettazioni in cui il nome del premier direttamente o indirettamente compare, viene dato alle stampe "B. Tutte le carte del presidente", un volumone di Gianni Barbacetto (Marco Tropea Editore) che allunga la lista dei libri-inchiesta sul presidente del Consiglio.
Conti esteri, politici amici e finanzieri distratti: fatti che trascinano in giudizio dirigenti, commercialisti e avvocati della cerchia Fininvest ma lambiscono senza ferire il signor B. Ad alleggerire il clima di queste cupe pagine di indagini giudiziarie ci pensa sempre lui, il protagonista del libro.Nella mirabile intercettazione del 31 dicembre 1986 (ore 20,52) finalmente entrano in scena le ragazze di Drive In, cult sculettante dell' epoca. Marcello Dell' Utri parla con Berlusconi. B: Iniziamo male l' anno! D. Perché male? B. Perché dovevano venire due di Drive In e ci hanno fatto il bidone! E anche Craxi è fuori della grazia di Dio!. D. Ah! Ma che te ne frega di Drive In? B. Che me ne frega? Poi finisce che non scopiamo più! Se non comincia così l' anno, non si scopa più! D. Va bene, insomma, che vada a scopare in un altro posto!
Continua su retro.
Cronache dal Berlusconistan(*)
Ricapitolando: il capo dell’esecutivo minaccia il potere legislativo (che già è bello prono, essendo nominato dal capo dell’esecutivo stesso), quello giudiziario (che già non può controllarlo in virtù della legge Alfano) e quello dei media (che pure Berlusconi possiede in gran parte).
(L'olandese Volante)
(*)
Diffondo
Ogni volta che poteva entrare si masturbava sopra di me e mi faceva fare lo stesso con lui. Smise di farmi vedere i miei genitori: aveva paura che lo dicessi.
Venne, mi buttò giù dal letto e mi portò in camera sua, accese la radio a tutto volume e disse: "Togliti quel pigiama di dosso, ora puoi gridare quanto vuoi, piccolo bastardo!" Si masturbava con la sinistra e intanto mi frustava con la sua cintura.
Un prete guardava mentre l'altro mi violentava, poi si scambiavano i posti. Ogni volta finiva con forti percosse. Quando lo raccontai in confessione, il sacerdote mi disse che ero un bugiardo. Non ne parlai mai più.
Un giorno stavo giocando a basket; venne da me e mi disse "Ho dei dolci per te, in camera mia". Io pensai davvero che li avesse. Lui andò in camera sua e tornò nudo, mi disse di spogliarmi e mi cosparse di olio. Mi portò in camera sua e chiuse la porta. Poi mi fece fare sesso orale e altre cose del genere. Non mi piace parlarne.
Estratti dal rapporto completo (in inglese) sugli abusi ai minori perpetrati dai preti in Irlanda. Grazie a Metilparaben.
Sui TG ne hanno parlato?
Mattino 5
Si parlava di crop-circle.
L'esperto: "Questi fenomeni avvengono soprattutto sui campi di grano e di colza".
Barbara D'Urso: "Cos'è colza?"
Il teste conferma
Perché quell’intervista a «Repubblica»?
«Volevo solo raccontare la mia storia d’amore. Non ho preso una lira. Non ho niente contro Berlusconi, per noi è una specie di santo»
Ha detto la verità?
«Sì, è tutto vero: il book e Fede. Solo una data forse è sbagliata: quella della prima telefonata di Berlusconi a Noemi. Forse non era ottobre ma metà novembre»
(Gino Flaminio stavolta al Corriere della Sera)
giovedì 28 maggio 2009
Qualcuno mente
Quindi la zia dice che già da tre mesi prima si sapeva che Berlusconi sarebbe andato alla festa di compleanno di Noemi.
Berlusconi aveva detto che fu un'improvvisata.
Tanto per dire, oggi qualcuno ha detto:
«Sono consapevole che se fossi uno spergiuro mi dovrei dimettere un minuto dopo»
Attenti allo squalo
La grande paura di papi-Silvio si è materializzata questa mattina. La maledizione di Palazzo Chigi (il Cav. preferisce sempre Palazzo Grazioli) ha colpito. Al termine della firma di un protocollo d'intesa sull'Abruzzo, mentre i giornalisti se ne stavano già andando e gli operatori tv stavano smontando i cavalletti, Berlusconi si è lasciato andare ad una battuta che gli scava la fossa da solo. Si è fatto da solo una domanda e si è dato una risposta, sotto gli occhi terrei di Gianni Letta, pronunciando per la prima volta la parola dimissioni. A riprendere il tutto, le telecamere dello squalo Rupert Murdoch.
Quello che Berlusconi temeva, è accaduto. Le telecamere di Sky Tg 24 lo hanno beccato mentre pronuncia parole pesanti: "rapporti piccanti", "minorenne", " spergiuro", "dimettermi". Il video è già cliccatissimo nell'homepage del sito della tv. Scrive il sito: «"Mai avuto rapporti con minorenni". Silvio Berlusconi torna sulla vicenda Noemi ed è lapidario al riguardo. "Sulla questione - spiega - non ho mai detto nulla se non rispondere alla domanda che tutti hanno il diritto di farmi. Aggiungendo il carico del giuramento sulla testa dei miei figli e sono consapevole che se fossi uno spergiuro mi dovrei dimettere. Invece guardate quello che vedo sui giornali..."».
(Dagospia)
mercoledì 27 maggio 2009
E fu così…
Che l’intera stampa internazionale si vendette a Franceschini. Meno male che il Giornale resiste.
Tanto per riassumere abbiamo:
- il Financial Times
- L’Independent
- Il Times
- Il Guardian
- El Paìs
- Abc News,
- La Reuters
- Die Welt
- El Clarìn
Se masticate le lingue ho messo i link agli articoli in lingua originale
FARSASILVIO.IT
Io, invece, se non ci fosse Berlusconi me ne vanterei.
Ma si possono trattare gli elettori da cerebrolesi? Io non me ne capacito.
Io non ho avuto il coraggio di registrarmi. Qualche intrepido l’ha fatto. Ecco il resoconto.
Pari opportunità per (quasi) tutti.
"Il ministro Carfagna non ha ritenuto di mantenerla"
(Il Ministero delle Pari Opportunità a proposito della cancellazione della pagina web relativa all'omofobia)
Pure il Financial Times adesso
«No fascist, but a danger, in the first place to Italy, and a malign example to all.»
(Financial Times - ripreso dal Corriere)
Trad:«Non un fascista, ma un pericolo in primo luogo per l'Italia ed un esempio deleterio per tutti»
Piatti da dieci anni
Trend del PIL reale pro-capite
Il PIL pro-capite è un indicatore economico del tenore di vita degli abitanti di un paese. Preso da un interessante articolo letto qui.
Le balle blu
Ecco un buon modo per far uscire allo scoperto le balle di Berlusconi.
Lui dice che vuole ridurre i parlamentari con una legge di iniziativa popolare, il PD propone subito una norma per ridurre a 500 il numero dei deputati.
Il Pdl respinge.
Scripta manent
A proposito di Noemi la montagna ha partorito questo:
(Mons. Mariano Crociata)
Cioè, per capire, il monsignore mi sta dando del bacchettone? Il monsignore?
Comunque questa dichiarazione tornerà buona quando si riparlerà di Eutanasia, Pacs, fecondazione assistita, legge 40... Vedremo come il monsignore lascerà a "ognuno la propria coscienza".
Chi era Quello che parlava di sepolcri imbiancati?
Spettacolare
Dopo la fantastica dichiarazione della Roccella, Anidride Carbonica (che credo sia un mio conterraneo) mi fa notare, sullo stesso tema, anche la dichiarazione di Rocco Buttiglione del 18 maggio scorso:
"Noi non diciamo mai che una cosa è vera perché lo dice il Papa. Semmai diciamo che il Papa lo dice perché è vera, e ci impegniamo a dimostrarlo con argomenti ragionevoli" (*)
Standing Ovation!
Nicodemismo
A proposito di tattiche e strategie interne al centro-sinistra italiano pare che al momento vada di moda il nicodemismo democratico.
Vaglielo a spiegare ad un elettore del PDL.
Potevi dirlo prima però...
"È vero come ha accertato Repubblica ieri che, nel giugno 2005, Gino
Flaminio, l'ex-fidanzato di Noemi, è stato arrestato per rapina. Rito
direttissimo. Condanna a due anni e sei mesi con la condizionale. Il
ragazzo non ha mai fatto un giorno di prigione."
(Giuseppe D'Avanzo)
martedì 26 maggio 2009
Universi alternativi
"Conobbi Silvio su di una nave da guerra in fiamme al largo dei bastioni di Orione. Sarà stata circa data stellare -2248169. Lui a bordo faceva il pianista."
"Un giorno d’estate di 19 anni fa, Papi ed il suo fido Emilio, prendendo il sole sulla spiaggia privata della villa in Sardegna, videro arrivare un delfino curioso il quale portava una cesta legata sulla pinna. Il mammifero la depositò sulla riva e scappò. I due guardarono all’interno del contenitore e videro una bimba dal viso d’angelo. Entrambi decisi ad adottarla amorevolmente, sostituendo i crudeli genitori che abbandonarono al mare quell’essere indifeso, dovettero scegliere un nome. Emilio suggerì: Giovanna! Papi non convinto replicò: No Emi! e ancora E: Francesca! Papi non ancora soddisfatto: No Emi……"
Pescate fra le tante qui.
Sarà il caldo intenso...
Eugenia Roccella evidentemente soffre la calura; a domanda del giornalista da una risposta...
«Non è un obbligo; non c' è la possibilità di rifiutare».
Leggere per credere.
Se ne parla anche qui e qui.
Mi ha convinto
Direi che Mario Adinolfi mi ha proprio convinto :
"Vi imploro, non fate cazzate e votate Pd senza fare troppe storie [..].Niente rifugio nell'astensione, allora, niente voto di protesta alle sinistre
inutili o agli ingrati radicali."
e all'uopo ieri a sera ho anche commentato il suo post per spiegarlo (è il commento #23).
Voterò convintamente Radicali e stamattina scopro che Malvino, con parole sue, è d'accordo con me: "Vai a fare in culo tu e il Pd, Adinolfi"
lunedì 25 maggio 2009
Stanno saltando i nervi
"Formulo il legittimo sospetto che vi sia stato un gruppo di intelligenza che si è dato l'obiettivo di indirizzare al premier un'accusa infamante e di fare in modo che a formularla fosse la moglie. Certamente il fine era far cadere il governo. Il gruppo di intelligenza non ha sparato per ferire Berlusconi, ma per ucciderlo"
Ottima domanda
(Dario Franceschini)
via Francesco Costa
Qualcuno mi aiuta a rispondere?
"Embè?"
Io insisto. Il punto è che a tutta questa faccenda è interessato solo chi legge i giornali e chi segue i blog (più i secondi dei primi). La stragrande maggioranza degli italiani si informa solo con il TG1 e il TG5 (Minzolin, Mimun) e se li guarda entrambi è già tanto. L'altra sera ad una festa tra amici, PDL-ini, ho provato ad argomentare sul "Noemi/Mills"-gate; chi non ne sapeva nulla, chi invidiava Berlusconi per le sue performance sessuali, chi diceva che era tutta una montatura, chi "Prodi ci ha aumentato le tasse".
Sintetizzanto, la risposta media a tutti i miei argomenti era: "Embè?".
Spero sia solo colpa della mia scarsa capacità dialettica.
Teste inattendibile
Dalle parti di Mediaset si avverte un certo nervosismo.
Emilio Fede prima smentisce ma poi conferma, le dichiarazioni del "vero" ex di Noemi:
«Falso».
Pensaci bene, sono trascorsi mesi.
«Ripeto: falso. Questi sono i ricordi rancorosi di un giovane operaio napoletano disilluso... Io credo che Noemi sia stata chiamata, per il provino, dalla produzione. Poi, non so, può darsi che le abbia telefonato io... boh... certo, con me, non c’era Silvio».
Se il racconto del ragazzo è vero, il premier avrebbe frequentato Noemi quando era ancora minorenne.
«E se pure fosse? È reato esser gentili con una ragazza?».
A Veronica Lario queste frequentazioni non piacciono.
«E sbaglia. Anche Veronica, su questo, sbaglia...».
(Corriere Della Sera - Intervista a Emilio Fede)
domenica 24 maggio 2009
Angelo Banebianco
Non sapendo di che scrivere e visto che le faccende del premier sono argomenti troppo spinosi da affrontare (si rischia di dover prendere una posizione, giammai!), il più inconcludente degli editorialisti del Corriere consiglia a Fini di darsi una calmata oppure no.
Angelo Panebianco
Celebre la sua dura presa di posizione a favore del “ni” sulla faccenda del sondino naso gastrico:
“I fautori della «sacralità della vita», i neo guelfi, sbagliano di grosso a volere imporre per legge a tutti i loro valori [..]. Ma sbagliano anche i fautori della «libertà di scelta». [..] Perché pretendendo una legge che riconosca quel diritto essi, per ciò stesso, intendono fare prevalere la loro concezione della vita e della morte[..]” (*)
Sbagliano tutti tranne Panebianco che evita accuratamente di dirci che tipo di legge fare.
Subornazione
"mi sono divertito a dire alla famiglia di cui sono amico da molti anni che non dessero risposte su quella che è stata la nostra frequentazione in questi anni per il semplice motivo che mi sembra che debba essere chiaro a tutti come sia meschina e indebita la volontà di chi si immette nella privacy e nella riservatezza che riguarda ciascuno di noi"
L’affare si ingrossa
Dagospia - riassume la faccenda.
Il fatto è che Berlusconi non ha mai conosciuto Elio Letizia né negli "anni passati", né negli "ambienti socialisti". Mai Berlusconi ha discusso con Elio Letizia di politica e tantomeno delle candidature delle Europee (Porta a porta, 5 maggio). Berlusconi ha conosciuto Noemi. Le ha telefonato direttamente, dopo averne ammirato le foto e aver letto il numero di cellulare su un "book" lasciatogli da Emilio Fede. Poi, nel corso del tempo, l'ha invitata a Roma, in Sardegna, a Milano.
Le evidenti falsità, diffuse dal premier, gli sarebbero costate nel mondo anglosassone, se non una richiesta di impeachment, concrete difficoltà politiche e istituzionali. Nell'Italia assuefatta di oggi, quella menzogna gli vale un'altra domanda: perché è stato costretto a mentire? Che cosa lo costringe a negare ciò che è evidente? È vero, come sostiene Noemi, che Berlusconi ha promesso o le ha lasciato credere di poter favorire la sua carriera nello spettacolo o, in alternativa, l'accesso alla scena politica (Corriere del Mezzogiorno, 28 aprile)? Dieci giorni dopo, ci sono altre ragionevoli certezze. È confermato quel che Veronica Lario ha rivelato a Repubblica (3 maggio): il premier "frequenta minorenni". Noemi, nell'ottobre del 2008, quando riceve la prima, improvvisa telefonata di Berlusconi ha diciassette anni, come Roberta, l'amica che l'ha accompagnata a Villa Certosa. La circostanza rinnova l'ultima domanda: quali sono le condizioni di salute del presidente del Consiglio?
Emilio Fede è sempre Emilio Fede: vedere alla voce sensale.