Il Governo pensa a tutti (purtroppo). Credevate che si era dimenticati di voi/noi precari? Ecco qui:
ROMA - La condizione di precario del lavoro, potrebbe diventare ancora più dura, in alcuni casi eterna. Secondo fonti dell'agenzia Agi, nella manovra economica al vaglio del Senato, sarebbe stato inserito un emendamento per impedire al giudice la possibilità di obbligare un datore di lavoro a stabilizzare un dipendente irregolare. La norma, approvata dalla Commissione Bilancio della Camera e recepita nel maxiemendamento, si applicherà anche ai contenziosi in corso.
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Il datore di lavoro potrà effettuare una serie pressoché infinita di contratti a termine rischiando al massimo una sanzione di importo pari a sei mensilità. Il lavoratore, in caso di irregolarità della causale di utilizzo del contratto a termine, potrà essere indennizzato, ma non riammesso nel suo impiego.
(La Repubblica)
Un sentito grazie, a nome di tutti i precari, al nuovo governo "di sinistra".
sabato 26 luglio 2008
Precarietà
Paese che vai
"Non c'è stato bisogno di alcuna causa" ha spiegato l'avvocato Augusto Palese, che ha patrocinato il vedovo gay davanti alle Assicurazioni Generali. "I due si erano uniti civilmente in Francia con il 'patto civile di solidarietà. Ho argomentato che le Generali, presenti in Francia, avrebbero in quel Paese equiparare la vittima dell'incidente al 'marito' del mio assistito. Se ciò era valido per la Compagnia nel paese transalpino doveva esserlo anche in Italia".
Una tesi, ha aggiunto, "che le Generali hanno accolto con disponibilità e una grande attenzione alle nuove sensibilità sociali".
(La Repubblica)
E ora? Chi lo spiega a Buttiglione e a Volontè?
La cartella clinica di Grillo?
di Massimo Giannini
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Vogliamo rassicurare Grillo e i grillisti: il presidente della Repubblica non solo è in ottima salute sul piano fisico e mentale, ma è anche in perfetta forma sul piano politico e istituzionale. I militanti del «vaffa» dovrebbero sapere che Napolitano non è Sarkozy o Bush e che il nostro capo dello Stato non può prevaricare le Camere, senza trasformare la repubblica parlamentare in regime presidenziale. E dovrebbero sapere che il sindacato definitivo sulla costituzionalità delle leggi non spetta al Quirinale, ma compete invece alla Consulta. Non capire tutto questo, e continuare a sparare a casaccio sul Quartier Generale, per certa sinistra barricadera è un errore uguale e contrario a quello che sta compiendo la destra egemone. È un altro modo per snaturare la dialettica democratica, e per alterare il fisiologico bilanciamento dei poteri.
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(La Repubblica)
venerdì 25 luglio 2008
Zitti tutti
di Vania Lucia Gaito
Altro giro, altra corsa. Il Papa vola in Australia e ripropone un copione già recitato negli Stati Uniti. E anche in questo caso, già sull’aereo dà la stura alle dichiarazioni, con i giornalisti lì pronti a raccogliere ogni parola. Argomento? Il solito: i preti pedofili. Novità? Sì, una esternazione di Ratzinger che definirei illuminante: il sacerdozio è incompatibile con la pedofilia.
E i giornalisti lì a scrivere. Tant’è che l’hanno riportata tutti i giornali, questa dichiarazione papale. E nessun giornalista ha detto: "Scusi, sa, ma finora mica era compatibile! Eppure i preti pedofili si sprecano! Per non parlare di quanto sia incompatibile con la legge!". Io me lo sarei aspettato, un commento così. Fossi stata lì, io lo avrei detto. Invece nulla. Forse non è previsto dal protocollo Vaticano far presente al Pontefice che sta dicendo una castroneria.
Per quelli che ne vogliono sapere di più all'argomento pedofilia-preti... cominciate da qui.
Monarchia assoluta
Paolo VI, quando nel 1966 pubblicò l´enciclica Humanae vitae che condannava, tra l´altro, l´uso della pillola, non tenne conto del voto a maggioranza a favore della contraccezione espresso da una commissione cardinalizia da lui istituita. L´episodio viene ricordato, a sorpresa dall´Osservatore Romano, il giornale della S. Sede oggi in edicola, in un editoriale del direttore Giovanni Maria Vian dedicato al quarantesimo anniversario del documento che vide la luce il 25-7-1966.
Un testo, ricorda il giornale, «autentico segno di contraddizione per il suo insegnamento esigente e controcorrente», che suscitò contrasti anche tra i cattolici. E come prova Vian scrive che l´enciclica fu preceduta «dai lavori di una commissione pontificia per lo studio della popolazione, della famiglia e della natalità che nel 1966 concluse a maggioranza e non senza contrasti - e questo è molto meno noto - in favore della contraccezione nel quadro di una paternità responsabile».
Tuttavia, Paolo VI «non si sentì legato a queste conclusioni e per la sua decisione - nota ancora Vian - fu criticato e attaccato». L´Humanae vitae, comunque, per il giornale pontificio fu un testo «profetico, valido ancora oggi», apprezzato anche da Wojtyla e Ratzinger.
Io comincio a preoccuparmi.
«Al fine di potenziare le attività di contrasto e di gestione del fenomeno - si legge nel comunicato stampa diffuso da Palazzo Chigi dopo il Consiglio dei ministri - il Cdm ha approvato, su proposta del ministro dell'Interno Roberto Maroni, l'estensione all'intero territorio nazionale della dichiarazione dello stato di emergenza»
(Comunicato del Consiglio dei Ministri)
C'è uno stato estero che ci sta invadendo?
Siamo attaccati da una potenza straniera?
Un attentato terroristico di Al Quaeda?
No. C'è l'invasione delle badanti rumene.
Chiamate i riservisti! la Guardia Nazionale!
Mettete i sacchetti di sabbia a porte e finestre! Siamo sotto attacco!!!
giovedì 24 luglio 2008
Andamento lento
Andamento della produzione lorda da fonte rinnovabile.
ROMA - L'energia solare raddoppia nel giro di un anno e quella eolica aumenta del 42 per cento, ma non basta. Nella corsa alle rinnovabili l'Italia rimane come un'automobile ferma, troppo lenta rispetto alla velocità degli altri concorrenti. A sfrecciarci accanto sono infatti la rapidità dei cambiamenti climatici, l'incremento dei consumi e anche le performance degli altri paesi europei. Il risultato è che il traguardo del 20 per cento di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili entro il 2020 fissato dall'Unione Europea anziché avvicinarsi si allontana.
Il resto dell'articolo di Repubblica qui.
Cossiga
Un ex presidente dela repubblica che per 10 minuti di fila insulta gratuitamente senza citare nessun fatto, Tizio è puzzone, Caio è un somaro, Sempronio ha l'alito pesante.
Manca solo un rutto o uno scorreggione alla fine.
Un'ideuzza...
Il prezzo del dollaro a livelli stratosferici comincia a dare i primi frutti. Verrebbe quasi da sperare che i prezzi non si abbassino; con i prezzi alti ci si scervella di più a trovare alternative ad una risorsa che, prima o poi, finirà....
LONDRA – Il costo è alto (50 miliardi di euro) e il progetto ambizioso ma, con il petrolio alle stelle, sembra l’unica prospettiva di una via d’uscita. Un’immensa distesa di pannelli solari nel deserto del Sahara produrrà un giorno abbastanza energia da illuminare tutta l’Europa. Ne è convinto Arnulf Jaeger-Walden dell’Istituto per l’Energia della Commissione Europea: «Basterà catturare lo 0,3% dell’energia solare che scalda il deserto del Sahara per sopperire ai nostri bisogni energetici». Il progetto è stato presentato in questi giorni all’Euroscience Open Forum a Barcellona. Una nuova rete di trasmissione a corrente continua permetterà di portare l’elettricità in posti lontani senza correre il rischio di perdite d’energia. La nuova centrale dovrebbe sorgere in un’area poco più piccola del Galles e mettere a tacere quelli che sostengono che l’energia solare non sarà mai affidabile perché il tempo è imprevedibile.
SÌ DI SARKOZY E BROWN - Il piano ha già ottenuto l’approvazione convinta del presidente francese Nicolas Sarkozy e del premier britannico Gordon Brown. I ricercatori sostengono che i pannelli solari nel Sahara saranno più efficaci perché in quella zona la luce solare è più intensa e, quindi, sarà possibile produrre tre volte più energia che in una centrale simile costruita nel nord Europa. Jaeger-Walden è anche convinto che, oltre al vantaggio ecologico, ci sarà un risparmio per i cittadini. «I consumatori pagheranno meno di quanto facciano ora» ha detto al quotidiano britannico Guardian. L’impegno più oneroso sarà costruire una nuova rete di trasmissione con i Paesi del Mediterraneo perché quella attuale non sarebbe in grado di sostenere la quantità di energia in arrivo dell’Africa del nord. I primi risultati si dovrebbero vedere nel 2050 quando la megacentrale dovrebbe già essere in grado di rendere autonomo un Paese come la Gran Bretagna.
Sono d'accordo
"Il lodo Alfano e' il minimo per una democrazia"
(Silvio Berlusconi)
Proprio il minimo....
Rassegna Stampa
Un pò di titoli apparsi su vari giornali stranieri.
di Pancho Pardi
THE GUARDIAN
I cadaveri di due ragazze rom su una spiaggia in Italia non turbano i bagnanti. L’incidente solleva perplessità sull’atteggiamento nei confronti delle minoranze.
I fatti di Genova:15 colpevoli delle brutalità avvenute durante il G8 non saranno carcerati.
La persecuzione dei Rom è la vergogna d’Europa.
Berlusconi è tornato, più sfacciato che mai.
Silvio Berlusconi rimane un imbarazzo per la democrazia.
Urla “Duce! Duce!” salutano il nuovo sindaco di Roma
THE TIMES
Berlusconi accusato. Il Senato approva legge per “salvarlo dalla prigione”.
Una nuova legge conferisce a Silvio Berlusconi l’immunità dai processi
Silvio Berlusconi fa esplodere la “metastasi” della magistratura italiana
Silvio Berlusconi fa piovere donne nell’Esecutivo
Silvio Berlusconi: anatomia di un imperatore romano
Silvio Berlusconi: riabilita uomini di destra legati alla mafia nei libri di storia
Silvio Berlusconi non merita un’altra chance di potere in Italia
Silvio Berlusconi fa arrabbiare la Spagna per per aver deriso le donne ministre
THE INDEPENDENT
Italiani e i Rom: un vecchio pregiudizio rinato
Berlusconi e le sue donne frivole virano verso “Benny Hill”
La piaga dei Rom: echi di Mussolini
SUEDDEUTSCHE ZEITUNG
Nessun processo per Berlusconi
Proprio il vecchio Berlusconi
Campagna contro i bambini Rom
L’immondizia è solo una metafora
EL PAIS
Foto in prima pagina e citazione del Premier alla conferenza di Confesercenti: i giudici mi vogliono così
AL QUDS AL ARABI (Libia)
Berlusconi, non soldi ma scuse. Sottotitolo “Canta Berlusconi, canta!”
Bjork
di Marianna Rizzini
Perché andare al concerto di Bjork, domani sera?
Perché è una principessa dei ghiacci vestita da strega scanzonata.
Perché si trucca disegnandosi in faccia macchie avanguardiste.
Perché ama il buio ma cambia ogni giorno colore dei capelli.
Perché non ha paura di chiamare musica il fischio del vento (e cos’altro, se non il fischio del vento, riproducono gli archi striduli dei suoi dischi?).
Perché sa trasformare in armonia quello che all’inizio sembra un grido di dolore.
Perché ride con gli occhi e rende allegra l’idea di vivere lassù in Islanda.
Perché va in Cina e si fa bandire per aver urlato “Tibet libero”.
Perché è riuscita a dire in faccia al granitico regista Lars Von Trier: “Sei un dittatore”, e però poi ci ha fatto pace.
Perché ha amato a tal punto il marito video-artista da sopportare di recitare con lui in un terribile film sulle balene antropomorfe.
Perché sa stancarsi dei clamori del mondo e nascondersi nel bosco come un folletto per ascoltare quello che chiama “il rumore del ghiaccio che si assesta”.
Perché la sua musica è incantabile e imballabile e però, non si sa come, alla fine è molto più di un ballo o di un canto.
(Il Foglio)
Clerico-fascismi
Tanto per rendere più evidente la deriva clerico-autoritaria in cui stiamo precipitando, sembra che la Curia si sia interessata ai banner satirici che compaiono in molti siti web laici da un pò di tempo a questa parte.
Qualcuno ha contattato la polizia minacciando una denuncia contro l'autore delle sacrileghe immagini a cui va la nostra incondizionata solidarietà.
Leggete prima qui e poi qui.
Roba da far accapponare la pelle.
Dolo Alfano
Nel caso ancora ci fosse qualcuno a cui fosse sfuggito il concetto:
"Grazie al Lodo non mi sento più perseguitato"
"Ora il sabato potrò lavorare tranquillamente e non stare con i miei avvocati..."
(Silvio Berlusconi)
Per la mia multa per divieto di sosta si può fare qualcosa? Passo le domeniche con in miei avvocati.
mercoledì 23 luglio 2008
I prezzi all'estero
Spagna: benzina 1,26 diesel 1,19
Austria: benzina 1,29 diesel 1,27
Francia: benzina 1,50 diesel 1,45
Germania: benzina 1,52 diesel 1,49
Inghilterra: benzina 1,59 diesel 1,68
Olanda: benzina 1,63 diesel 1,45
Danimarca: benzina 1,62 diesel 1,67
Norvegia: benzina 1,77 diesel 1,83
In Europa le cose non è che vanno molto meglio, escludendo Spagna e Austria i nostri prezzi sono già ai livelli Europei (al contrario di come si dice nei TG).
Notato la stranezza della Norvegia? E' un paese produttore di petrolio e ha prezzi altissimi.
Qui delucidazioni.
martedì 22 luglio 2008
Butter Fly
Stasera qui
Visualizzazione ingrandita della mappa
danno
io sarò testimone.
Soprassiedo sui significati reconditi della farfalla di burro (Butter fly), Bertolucci ci ha già fatto un film.... (Puccini era uno zozzone)
Trama:
Lui è un porco, lei si innamora non corrisposta.
Lui dopo aver spulsellato la ragazza esce a prendere le sigarette e torna dopo tre anni a riprendersi il frutto del peccato.
Lei non la prende bene.
Spoiler: la tipa muore.
La parte giusta
"Per me vale sempre l’impegno di Giacomo Brodolini: «Da una parte sola, dalla parte dei lavoratori!»."
Forse i lavoratori si sono spostati.
lunedì 21 luglio 2008
Chi obietta va licenziato!
Ma a voi sembra normale che uno si laurea in anestesia, va a lavorare in un ospedale statale magari nel reparto di ostetricia e poi quando serve il suo aiuto si dichiara obiettore?
E vi sembra normale che ormai si trovino sempre più obiettori negli ospedali italiani?
Gli obiettori vanno semplicemente rimossi! Non sanno (o non possono, ma è lo stesso) fare il loro mestiere.
Cosa farebbe un imprenditore al suo dipendente se quest'ultimo si dichiarasse obiettore rispetto alle mansioni che dovrebbe svolgere???
P.S.
E se il trucco fosse proprio questo? Occupare,negli ospedali statali, tutte le caselle disponibili con medici obiettori (ginecologi, ostetrici, anestesisti..) e rendere di fatto inapplicabili le leggi dello stato.
domenica 20 luglio 2008
Doppiosenso?
«Ma la verginità, nel mio caso il celibato, è un altro modo di realizzare sino in fondo la propria affettività, compresa la propria sessualità»
(Angelo Scola, patriarca di Venezia)
Fannie e Freddie
di Beppe Grillo
Fannie e Freddie sono due istituti di credito degli Stati Uniti. Vendono mutui immobiliari. Sono come Ginger e Fred, ma non ballano su un set cinematografico. Danzano sul baratro del fallimento. Le loro azioni sono crollate nel mese di luglio.
In caso di bancarotta Fannie e Freddie lascerebbero un buco di 5000 miliardi di dollari, la metà del debito pubblico americano. Dovrebbe intervenire lo Stato nazionalizzandole con un automatico aumento del costo del denaro e delle tasse. In Italia è come se fallisse contemporaneamente la maggior parte delle imprese quotate in Borsa. Fannie deve rimborsare 216 miliardi di dollari entro un anno, Freddie un po’ di più, circa 291 miliardi. I soldi non ci sono. Per due motivi. Le rate dei mutui non vengono più pagate e nessuno sottoscrive nuovi mutui. In sostanza il mercato immobiliare non c’è più.
La gente non ha più soldi e il costo del denaro è salito. Inoltre, il valore delle case è crollato e le banche sono piene di case ipotecate. Nella pancia dei bilanci delle banche ci sono ancora immobili valutati al valore precedente alla crisi dei “subprime”. Le banche non vogliono svalutare, alcune non se lo possono permettere, il loro valore azionario crollerebbe. Fannie e Freddie rappresentano uno tsunami finanziario che in un modo o nell’altro arriverà da noi. I prezzi degli immobili in Italia sono drogati da un cartello di società immobiliari. Il centro delle città non ha più scopi abitativi, ma di lucro. Il prezzo degli appartamenti non ha alcun legame con la realtà. Le società immobiliari stanno da tempo, in uno strano silenzio dei media, perdendo il loro valore in Borsa. Da gennaio 2008 le prime nove società del settore hanno perso 2,4 miliardi di euro, circa la metà della loro capitalizzazione. Pirelli Real Estate, un po’ di più della media: il 57,82%. Il crollo del mercato immobiliare in parte c’è già stato. Chi aveva un euro di azione a Natale, si ritrova con 50 centesimi prima delle vacanze.
Il valore delle case è mantenuto alto in modo artificiale. Le grandi città sono invase da cartelli di vendita e di affitto e intanto si costruiscono sempre nuovi alloggi in periferia.
La cosa strabiliante è che la crisi vera non è ancora arrivata. Negli Stati Uniti le banche a rischio fallimento sono circa 90. Una, Indy Mac, ha chiuso venerdì. Il terzo fallimento negli Stati Uniti per importanza del dopoguerra. Le file della gente che ritirava i risparmi sono la fotografia della situazione.
Qualche consiglio: non comprate immobili, non fate debiti, non accendete nuovi mutui, se potete estinguete i mutui che avete, non comprate titoli di società immobiliari, non comprate fondi con titoli di società immobiliari. Fannie e Freddie stanno arrivando.
Due "statisti"
di Eugenio Scalfari
La fotografia più tragica di Berlusconi (tragica per il Paese da lui rappresentato) ci è arrivata dal G8 di Tokyo. Terminate le riunioni di quell'ormai inutile convegno di impotenti, il nostro "premier" ha dato pubblicamente le pagelle agli altri sette protagonisti come fanno i giornali sportivi dopo le partite di Coppa e di Campionato. Con i voti e le motivazioni. Il nostro ha dato le pagelle sul serio. Poi, con appena un pizzico di ironia, l'ha data anche a se stesso concludendo che il migliore era lui.
Tre giorni dopo, parlando ai parlamentari del suo partito, ha ricordato che quello di Tokyo era il terzo G8 cui partecipava e saranno quattro l'anno prossimo. "Non merito un applauso?" ha detto ai suoi deputati. Naturalmente l'ha avuto.
Come si fa a giudicare un uomo così, che arriva al punto di tirare in ballo Maria Goretti quando parla della Carfagna? Che ha immobilizzato la politica per sfuggire ad un suo processo? Che per bloccare il prezzo del petrolio propone una riunione dei paesi consumatori per determinarne il livello massimo? Che accusa di disfattismo tutti quelli sono pessimisti sull'andamento dell'economia internazionale e italiana? E il pessimismo di Tremonti allora? Non è il suo superministro dell'economia? Siamo nel più esilarante e tragico farnetico.
[..]
Scusatemi se torno su Tremonti ma il personaggio merita attenzione.
Dice che quella che stiamo attraversando è la crisi internazionale più grave dal 1929 e forse peggio di allora. Dice che fu il solo ad averlo capito fin dal giugno 2007. Veramente in quegli stessi giorni lo scrisse anche Stiglitz, premio Nobel per l'economia, lo scrisse anche Nouriel Roubini, docente alla New York University e, assai più modestamente, anche il sottoscritto.
Comunque Tremonti capì e me ne rallegrai a suo tempo con lui. Ma visto che aveva capito, sapeva fin da allora che soldi da buttar via non ci sarebbero stati. Perciò avrebbe dovuto fermare la mano di Berlusconi quando promise in campagna elettorale l'abolizione dell'Ici e l'effettuò nel suo primo Consiglio dei ministri. Avrebbe risparmiato 4 miliardi di euro, un vero tesoretto da destinare alla detassazione dei salari. Invece non l'ha fatto.
Quattro miliardi buttati al vento. Non va bene, onorevole Tremonti. So che lei ha in mente di utilizzare la Cassa depositi e prestiti, il risparmio postale e le Fondazioni bancarie per finanziare le infrastrutture. E' un progetto ardito, soprattutto ardito usare il risparmio postale.
Comunque, di quali infrastrutture si parla? Quelle disegnate col gesso da Berlusconi nel 2001 sulla lavagna di Vespa e rimaste al palo? Vorremmo un elenco, le priorità, il rendimento e l'ammontare delle risorse. Si tratta comunque di progetti ad almeno tre anni. Nel frattempo dovranno intervenire le banche.
Sempre le banche. Per Alitalia, per le infrastrutture, per gli "swap", per i mutui immobiliari. Intanto i tassi salgono, gli oneri per il Tesoro aumentano, la pressione fiscale non diminuirà. La sua Finanziaria è piena di buchi e dove non ci sono buchi ci sono errori di strategia.
[..]
(La Repubblica)