Dal blog di Luttazzi:
"Essere censurati è per metà un sopruso subito, per metà un errore commesso." Michele Serra
Ah, no, scusate: Serra scrisse quella frase quando censurarono me, all’epoca di Decameron.
Oggi, invece, Serra scrive:"Da quando il cattivo gusto è oggetto di censura? (...) E quelli che apprezzano la ruvida intelligenza di Vauro dovrebbero forse ingoiare il boccone della censura nel nome di una informazione corretta? Ma corretta da chi?(...) Un paese che chiede la testa di Santoro è un paese già pronto per l'informazione di regime."
E per lo strabismo di Serra.
Altri due casi esilaranti segnalati dall'ottico: quello di Lietta Tornabuoni (sulla Stampa attacca la censura, definendola "pulsione contro la libertà di espressione, limitazione del diritto a esprimere il proprio pensiero, qualcosa di profondamente anti-democratico che scopre terribili code di paglia", ma nel 1994, quando la Tamaro chiese il sequestro della mia parodia satirica "Va' dove ti porta il clito", la Tornabuoni si schierò con la Tamaro);
e quello di Giovanni Valentini (su Repubblica adesso scrive "Non sarà la censura del Regime Televisivo a imporre il pensiero unico dominante a tutti gli italiani", ma il 1°maggio 2001 Valentini definiva Satyricon "incrocio perverso fra informazione e intrattenimento" e scriveva che "non ha torto chi reclama contro le trasmissioni di satira in cui, tra una battuta e l'altra, si celebrano processi politici in assenza dell'imputato o dei suoi difensori.")
(Ah ah ah, così è davvero troppo facile. E' come permettere la caccia in uno zoo.)
A quanto pare Vauro ha molti più amici di Daniele Luttazzi.