La sconfortante ammissione è quella del dott. Gary Kendall, ex tecnico della compagnia petrolifera Exxon, oggi consulente del WWF. Dice:
"Durante il 2008, l'umanità oltrepasserà il consumo di 1000 barili di petrolio al secondo. Più della metà è dedicato al trasporto di merci, servizi e persone. Stiamo, senza alcun dubbio, entrando nella fase finale dell'età petrolifera. Possiamo scegliere di affrontare il cambiamento, e orientarci verso un sistema energetico pulito, sicuro ed equo. Oppure possiamo tentare di ignorare la cosa, venirne sopraffatti, e soffrire le catastrofiche conseguenze della nostra collettiva letargia."
La seconda che ha detto, probabilmente. L'umanità non ha nessuna intenzione di abbandonare, o almeno ridimensionare, l'uso indiscriminato dei mezzi di trasporto. Se ne è accorto persino l'insospettabile Michael Bloomberg, sindaco di New York, che dopo aver promesso di incrementare i trasporti pubblici nella sua città ha scoperto che i newyorkesi sono attaccati alla loro auto al limite del masochismo. Ci sono 1,74 milioni di auto circolanti, e ogni giorno i cittadini preferiscono starsene ore in coda a soffrire, beccarsi multe e pagare salatissimi parking.
Afferma un collaboratore del sindaco: la maggior parte della gente che oggi guida, continuerà a guidare.
Temo che, nelle città, si finirà col gettare la spugna... altro che investire nei mezzi pubblici.
(Petrolio)
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