Conviene ancora comprare una versione diesel di un'auto piuttosto che quella a benzina? La domanda è sempre più diffusa, perché c'è un fatto evidente agli occhi di tutti: il divario tra i prezzi dei carburanti è sempre più sottile.Secondo gli ultimi dati ufficiali, il 17 marzo scorso un litro di gasolio e uno di benzina alla pompa costavano rispettivamente 1,349 euro e 1,386 euro, con una differenza di 3,7 centesimi contro i 13,2 di un anno fa.
Un lungo inseguimento La distanza tra i prezzi di diesel e benzina si è andata d'altra parte riducendo in maniera costante negli ultimi decenni. La convenienza maggiore del gasolio si ebbe nel 1980, quando un litro di nafta costava il 44% di un litro di super ( con piombo); a prezzi attuali, 0,686 euro contro 1,544 euro. Non a caso proprio negli anni Ottanta fu introdotto il "superbollo" sulle vetture diesel: rimasta in vigore fino al 1997, si trattava di una consistente addizionale al bollo per le vetture diesel o alimentate a gas. La tassa ebbe profonde ripercussioni nel mercato delle auto, dove le motorizzazioni a benzina, non sottoposte al tributo, furono avvantaggiate nelle vendite. Quando il superbollo fu abolito, nel 1997,la situazione dei prezzi era già molto cambiata: un litro di nafta costava nel 1985 il 54% di un litro di super, nel 1990 il 66% (rispetto alla super senza piombo), nel 1997 il 78 per cento. Dopo un periodo di relativa stabilità, un nuovo salto si ebbe nel 2005, quando la percentuale arrivò al 90% rispetto all'83% del 2004, fino ad arrivare al sostanziale pareggio odierno: 97 per cento.
Costi fissi e variabili Allora, a queste condizioni, quando conviene il diesel? La risposta arriva dal Centro Studi Promotor: dipende da quanto si utilizzal'auto. Con una premessa: «la versione a benzina di una vettura sottolinea Gian Primo Quagliano, direttore di Promotor , rispetto alla versione corrispondente a gasolio, in genere ha un carico più elevato di spese variabili e un carico più leggero per quanto riguarda le spese fisse. Con una vettura diesel si risparmia sul carburante sia perché il gasolio costa meno della benzina sia perché con un litro di gasolio si ha una percorrenza mediamente superiore del 30-35 per cento. Si spende invece di più perché costa di più comprare l'auto».
Il maggior costo di acquisto significa anche un maggior deprezzamento annuo, che rientra tra le spese fisse, per i motori diesel. «Quando si è percorso un numero di chilometri tale da ottenere un risparmio sul carburante uguale al maggior deprezzamento annuo – continua Quagliano – si è raggiunta la soglia di percorrenza oltre la quale scatta la convenienza ad acquistare una versione diesel, perché da quel punto in poi il risparmio sul carburante sarà un risparmio effettivo. Ovviamente, se la differenza tra il prezzo della benzina e quello del gasolio si riduce, scende anche il risparmio al chilometro ottenibile con l'alimentazione a gasolio e aumenta di conseguenza il numero di chilometri da percorrere per arrivare al pareggio economico tra le due soluzioni, si eleva cioè la soglia annua di convenienza».
Dieci in gara Nella tabella a fianco il Centro Studi Promotor ha determinato, con gli ultimi prezzi ufficiali disponibili, la soglia di convenienza per dieci modelli a benzina e per le corrispondenti versioni diesel tra i più venduti nelle rispettive carrozzerie. «Come si vede –commenta Quagliano –vi è una grande variabilità tra modelli e modelli. Per le due versioni di Grande Punto considerate la soglia è di 9.306 chilometri all'anno.Un livello di percorrenza che viene raggiunto e superato anche da moltissimi automobilisti privati dato che la percorrenza media italiana si aggira intorno ai 15mila chilometri. Per le due versioni di Mercedes Classe A la soglia è invece di 38.831 chilometri, una percorrenza che viene raggiunta e talvolta superata, salvo eccezioni, soltanto da chi usa l'auto per lavoro».
Se si fosse compiuto lo stesso calcolo un anno fa, le soglie di convenienza sarebbero state molto più basse. Se il prezzo dei due carburanti dovesse arrivare a combaciare, la soglia aumenterebbe. La convenienza economica non è però l'unica ragione per acquistare un modello diesel.
Le prestazioni «Innanzitutto continua Quagliano sul piano delle prestazioni la maggior parte dei motori diesel non ha oggi più nulla da invidiare a quelli a benzina. Anzi, il diesel offre in genere una coppia più elevata e quindi una maggiore brillantezza, soprattutto alle velocità basse e medie.
Ma c'è anche una ragione ecologica per scegliere il diesel: ha emissioni di anidride carbonica mediamente inferiori a quello dei motori a benzina. Il diesel ha però un punto debole proprio sul terreno ambientale ed è costituito dalle emissioni di particolato. Con l'avvento dell'Euro 5 i motori a gasolio dovranno adottare obbligatoriamente il filtro antiparticolato e porteranno quindi le loro emissioni di Pm10 a livello di quelle dei motori a benzina. Ne consegue che in futuro, se le ragioni economiche verranno meno, saranno quello ecologiche a spingere la scelta del diesel. In Europa negli ultimi dieci anni il parco diesel è quadruplicato e penso che la crescita continuerà».
(Il Sole24Ore)
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