La Corte suprema degli Stati Uniti a grandissima maggioranza (7 a 2) ha confermato l'uso delle iniezioni letali per le esecuzioni, bocciando il ricorso contro il cocktail di tre farmaci utilizzato nella maggior parte delle esecuzioni negli ultimi 30 anni. La decisione è stata presa con sette voti a favore e due contrari e permette la ripresa delle esecuzioni capitali negli Usa sospese in attesa della sentenza. Da sei mesi negli Stati Uniti non si eseguono condanne a morte. E' la sospensione più lunga dal 1982 ed è, inoltre, coincisa con la moratoria universale sulla pena di morte approvata a dicembre dall'Assemblea generale dell'Onu, anche se gli Usa hanno già fatto sapere che non vi si atterranno. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha una maggioranza di giudici cattolici, cinque su un totale di nove. Il verdetto, atteso entro giugno, è stato reso pubblico proprio mentre il Papa era alla Casa Bianca, a pochi isolati dal palazzo che ospita il Tribunale dei tribunali Usa. (La Repubblica) (*) Altro lavoro per Giuliano Ferrara, o no?
Le foglie morte non sono
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Le foglie, che morte non sono,
irradiano in cielo la luce,
filtrata dai rami che, nudi, vestirono.
E mi sembra, camminando,
che pestarle sia peccato
ché ...
1 mese fa
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