lunedì 9 luglio 2007

Motu proprio

ed ecco puntuale il commento entusiasta degli integralisti cattolici lefebvriani al ripristino del rito tridentino della messa (la messa in latino).
Il capo della scismatica Fraternità Sacerdotale di San Pio X , il vescovo Bernard Fellay, successore di Marcel Lefebvre dice:

"Con il Motu Proprio ‘Summorum Pontificum’, il papa Benedetto XVI ha ristabilito nei suoi diritti la messa tridentina, affermando con chiarezza che il Messale Romano promulgato da san Pio V non è mai stato abrogato. La Fraternità Sacerdotale San Pio X si compiace di vedere che la Chiesa ritrova così la sua Tradizione liturgica, donando ai sacerdoti ed ai fedeli che fino a questo momento ne erano stati privati la possibilità di accedere liberamente al tesoro della Messa tradizionale per la gloria di Dio, il bene della Chiesa e la salvezza delle anime. Per questo grande beneficio spirituale, la Fraternità San Pio X esprime al Sommo Pontefice la sua viva gratitudine"

però non è tutto rose e fiori:

"La lettera che accompagna il Motu Proprio non nasconde tuttavia le difficoltà che ancora sussistono. La Fraternità San Pio X auspica che il clima favorevole instaurato dalle nuove disposizioni della Santa Sede permetta – dopo il ritiro della scomunica che colpisce ancora i suoi vescovi – di affrontare con più serenità i punti dottrinali in questione


piano piano.. piano piano.... i roghi si avvicinano... e la sinistra... sta a guardare....

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