Per chi non lo sapesse c'è stato uno scontro all'ultimo sangue nel PLI (i liberali esistono ancora) tra Paolo Guzzanti e Arturo Diaconale; il primo accusava il secondo di voler svendere il PLI a Berlusconi. Qui per i dettagli.
Tralasciando tutta la vicenda, ecco l'epilogo postato su FaceBook tra i due:
Arturo Diaconale alle 12.05 del 24 febbraio:
Questa polemica con Paolo Guzzanti mi ha seccato. Perché non è politica ma solo personale. Per cui rinvio al mittente l’epiteto di acaro, che non mi tocca. E , con la speranza di non essere accusato oltre di essere un ascaro di Berlusconi anche di essere un agente di Putin e del Kgb, annuncio che da questo momemnto ignorerò sistematicamente le ingiurie di un tizio di cui già da adesso non ricordo più il nome.
Paolo Guzzanti alle 14.04 del 24 febbraio
Caro Arturo, io invece il tuo di nome lo ricordo benissimo.
Inoltre, come dicevano oggi molti colleghi alla Camera: “Questo Diaconale neanche sapevo che esistesse e adesso grazie a te esiste. Ma che cos’è questa Opinione?”.
Ho allora spiegato che tu sei un grande direttore e un giornalista di successo, un uomo il cui giornale vive del sostegno dei suoi lettori e che sei una persona colta, fine, logica, educata, corretta. Così ti ricorderò quando tutti ti avranno di nuovo dimenticato.
Inoltre, come dicevano oggi molti colleghi alla Camera: “Questo Diaconale neanche sapevo che esistesse e adesso grazie a te esiste. Ma che cos’è questa Opinione?”.
Ho allora spiegato che tu sei un grande direttore e un giornalista di successo, un uomo il cui giornale vive del sostegno dei suoi lettori e che sei una persona colta, fine, logica, educata, corretta. Così ti ricorderò quando tutti ti avranno di nuovo dimenticato.
Meglio di Desperate Housewife.
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