IL PAPA OSCURANTISTA
CONTRO LE DONNE, CONTRO LA SCIENZA
CONTRO LE DONNE, CONTRO LA SCIENZA
E' l'inequivocabile titolo del quaderno speciale di MicroMega, che sarà in edicola da venerdì 29 febbraio. Il volume è composto da due parti. La prima risponde con puntualità scientifica e con indignata moralità alla crociata oscurantista che vuole criminalizzare la libertà delle donne e portare diritti civili e laicità indietro di mezzo secolo. Il volume è aperto dall'appello lanciato lo scorso 14 febbraio da 13 autorevolissime donne (Simona Argentieri, Natalia Aspesi, Adriana Cavarero, Cristina Comencini, Isabella Ferrari, Sabina Guzzanti Margherita Hack, Fiorella Mannoia, Dacia Maraini, Valeria Parrella, Lidia Ravera, Rossana Rossanda ed Elisabetta Visalberghi) e che on-line (www.firmiamo.it/liberadonna) ha già ottenuto oltre 40 mila firme. Una delle proposte dell'appello – l'abolizione dell'obiezione di coscienza sull'aborto - è ripresa da un articolo di Carlo Flamigni, che propone che i reparti di ginecologia non assumano più medici obiettori. Il neonatologo del Meyer di Firenze, Gianpaolo Donzelli, spiega perché le cure intensive sui nati molto prematuri siano nella stragrande maggioranza dei casi accanimento terapeutico. E poi interventi di don Enzo Mazzi (che condanna il ritorno del sacro come fonte primaria di violenza), Carlo Alberto Redi (che descrive i paradossi di una Chiesa che “difende la vita” solo a parole), Bruno Brambati (che spiega perché una riproduzione libera e responsabile non c'entra niente con l'eugenetica), Valeria Parrella (che, sulla scorta di un'esperienza diretta, riflette sulle recenti polemiche sulla rianimazione dei nati ultraprematuri).
La seconda parte del volume riporta tutti, ma proprio tutti, i materiali del noto caso Ratzinger/Sapienza: una cinquantina di editoriali e commenti delle principali testate, le lettere che hanno dato il via alle polemiche, i discorsi del papa, di Veltroni e di Mussi per l'inaugurazione dell'anno accademico. Il tutto inquadrato in una dettagliatissima cronologia dei fatti e con un commento inedito di Luca e Francesco Cavalli Sforza, che sottolineano la piena legittimità della protesta dei 67 professori di fisica.
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