La società, non in crisi, presso la quale lavoro, opta per una riorganizzazione aziendale. Risultato: oltre 200 persone in cassa integrazione straordinaria per due anni. Sono monoreddito, lavoravo da più di 20 anni e avevo tutti i miei progetti fatti di risparmi e tanti sogni. Ora i risparmi li sto consumando per vivere, i sogni sono svaniti ed io sono arrabbiatissima poiché il lavoro che facevo da anni insieme ai miei colleghi e compagni di sventura ora viene fatto da consulenti, interinali e stagisti. Ma perché lo stato permette tutto questo? Prima di sbattere fuori i dipendenti non avrebbero dovuto liberarsi degli esterni?
Cosa dovrei pensare di una storia simile considerando il fatto che io sarei un "esterno" di cui liberarsi (Consulente Information Technology)?
Mi viene solo una cosa in mente: le guerre peggiori sono quelle tra poveri.
(un sacco di altre storie qui )
Le foglie morte non sono
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Le foglie, che morte non sono,
irradiano in cielo la luce,
filtrata dai rami che, nudi, vestirono.
E mi sembra, camminando,
che pestarle sia peccato
ché ...
1 mese fa
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