Sacconi l'ha fatta grossa: con un atto amministrativo cerca di impedire l'esecutività di una sentenza giudiziaria. Un atto quasi eversivo. In pratica per applicare la legge e la sentenza della Cassazione bisognerebbe andare in una struttura sanitaria ma l'atto di indirizzo del ministro dice che è illegale applicare quella sentenza nelle strutture pubbliche e convenzionate.
Assurdo.
"Sacconi fa una cosa illegale, tenta di sospendere di fatto, per via politica, l'esecutività di una sentenza giudiziaria, dispondendo di un potere che la Costituzione non gli conferisce e rischiando, tra l'altro, di dover rispondere di violenza privata."
(Jimmomo)
"Il cosiddetto «atto di indirizzo» del ministro, infatti, pretende di stabilire cosa sia legale in questo paese; non potendolo fare da sé – saremmo in pieno golpe, visto che come tutti sanno un atto amministrativo di un ministero non può avere valore di legge – fa riferimento a un parere del Comitato Nazionale per la Bioetica e alla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Ma un parere del CNB non ha forza di legge; e la Convenzione Onu non è ancora stata ratificata dal Parlamento (c’è solo l’approvazione del relativo disegno di legge da parte del Consiglio dei Ministri lo scorso 28 novembre – e a questo punto c’è da chiedersi quale fosse il vero scopo di questo atto del Governo). L’atto del ministro Sacconi è quindi nullo e illegale."
(Bioetica)
Le foglie morte non sono
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Le foglie, che morte non sono,
irradiano in cielo la luce,
filtrata dai rami che, nudi, vestirono.
E mi sembra, camminando,
che pestarle sia peccato
ché ...
1 mese fa
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