Ad alcuni sembrerà paradossale, ad altri una speculazione accademica. A noi pare solo la verità figlia di una legge un po’ bislacca. Al Senato della Repubblica votare il PD può danneggiare il PD stesso. Assurdo? Continuate a leggere.
In base ai sondaggi effettuati nel periodo di Pasqua in Lombardia i partiti avevano le seguenti percentuali di voto:
- PDL+Lega 53,14%;
- PD+IDV 28,4%;
- Sinistra Arcobaleno 7,65%;
- UDC 5,24%.
Il premio di maggioranza viene assegnato al partito che prende più voti su base regionale e i senatori che la Lombardia esprime (47 in tutto) sono distribuiti in modo proporzionale tra i “voti validi” ovvero quelli dati ai partiti che hanno superato la soglia dell’8%.
Supponiamo però che, in seguito al nostro appello J, 22.000 (neanche poi troppi) lombardi decidano di votare al Senato invece che il PD la Sinistra Arcobaleno (SA). Cosa accade in questo caso?
Al PDL+Lega nulla: rimane stabile 53,14%. Il PD+IDV riduce la sua quota al 28,02%.
La SA “strappa” l’8.02% dei voti che le consente di superare la soglia di sbarramento dell’8%.
In questo caso i voti validi su cui ripartire i senatori non sono più solo quelli del PD+IDV e del PDL+Lega ma anche l’8,02% degli elettori della SA.
Pertanto il PDL+Lega otterrà un numero di senatori proporzionale a 53,14/(53,14 + 28,02 + 8,02)= 59,58%; il PD+IDV pari a 28,02/(53,14 + 28,02 + 8,02)= 31,42%%; la SA senatori per 8,02/(59,58 + 28,02 + 8,02)= 9%.
Il PDL+Lega vicerà così 28 senatori, il PD+IDV 15 e la SA 4.
Con lo spostamento dei voti dal PD alla Sinistra Arcobaleno, pertanto, la SA manda a Roma 4 senatori 3 dei quali vengono “rubati” al PDL+IDV e solo 1 al PD. Contrariamente a quanto si pensi, pertanto, votare SA al Senato in Lombardia, in luogo del PD, può aiutare a far perdere il PDL.
(Libera-mente)
0 commenti:
Posta un commento