Dio crea la respirazione, la cessazione della medesima, il respiratore. Dio crea l'alimentazione, l'impossibilità ad alimentarsi, la fleboclisi. Dio crea il dolore e crea gli antidolorifici, ma niente terapie del dolore: chissà mai un malato terminale si portasse in paradiso una dipendenza da oppiacei: ad ogni buon conto la dipendenza e l'oppio sono fuori dal creato. Per lo meno in Italia, per via del Raggio Energetico Vaticano.
Dio crea la riproduzione, la sterilità e la provetta, ma è scritto: "tu non coltiverai ovuli in eccedenza come fossero viole del pensiero, ma li limiterai nel numero di tre".
Si tratta del libero arbitrio, che è sì una creatura di Dio ma però va proibito, perchè anche la proibizione del libero arbitrio è - a tutti gli effetti - una creatura di Dio.
Dio crea la legge, il libero arbitrio, e la proibizione ad applicarlo. Dunque la proibizione ad applicare il libero arbitrio, il dolore, i respiratori e le fleboclisi fanno parte del creato mentre gli ovuli in eccedenza e gli oppiacei sono distorsioni tecnologiche frutto del senso d'onnipotenza dell'uomo, che vuole esercitare il libero arbitrio il quale però deve essere a lui inibito, in nome del Dio che l'ha prima concesso ma poi vietato, sicuramente per quel che concerne gli oppiacei e altre cose, come per esempio il preservativo. Perché Dio crea l'AIDS, ma però anche la castità. Non bisogna mai dimenticarlo: dimenticarsi della castità è una cosa che da un punto di vista delle categorie sta insieme agli ovuli in eccedenza e agli oppiacei: tecniche create dalla presunzione umana.
Divertentissimo (ma serissimo) pezzo trovato qui.
Le foglie morte non sono
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Le foglie, che morte non sono,
irradiano in cielo la luce,
filtrata dai rami che, nudi, vestirono.
E mi sembra, camminando,
che pestarle sia peccato
ché ...
1 mese fa
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