VITERBO - Si sono sposati con rito civile in un'ospedale romano un giovane paraplegico e la fidanzata cui il vescovo di Viterbo, Lorenzo Chiarinelli, come sostengono i familiari, ha negato il
matrimonio religioso per «impotenza copulativa»: un'incapacità a procreare causata da gravi lesioni riportate in un incidente stradale avvenuto circa due mesi fa.
(il Corriere della Sera)
Non mi viene in mente niente per riderci sopra, sono semplicemente schifato.
Si potrebbe dire che in fondo se si accetta di essere spostati con rito cattolico si accettano anche le regole disgustose che ci sono dietro. Si potrebbe dire che questa roba si può chiamare tranquillamente EUGENETICA (i deboli non solo non si debbono riprodurre, ma nemmeno si devono sposare): tu "handicappato" non puoi pretendere una vita come gli altri, sei condannato alla solitudine, e non rompere.
Mi viene voglia di sapere come fa a capire un prete se qualcuno è affetto da «impotenza copulativa»... forse esperienza diretta...
(mi vergogno perfino della battuta che questa indecente notizia mi ha costretto a fare).
Le foglie morte non sono
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Le foglie, che morte non sono,
irradiano in cielo la luce,
filtrata dai rami che, nudi, vestirono.
E mi sembra, camminando,
che pestarle sia peccato
ché ...
1 mese fa
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